Gare telematiche: riapertura dei termini per malfunzionamento della procedura | Bollettino di Legislazione Tecnica
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24/01/2019

Gare telematiche: riapertura dei termini per malfunzionamento della procedura

Secondo il TAR Lombardia-Milano 09/01/2019, n. 40, il rallentamento della piattaforma telematica su cui devono essere caricate le offerte giustifica la riapertura dei termini di presentazione.

I giudici hanno ritenuto che il rallentamento avvenuto in prossimità della scadenza del termine di presentazione delle offerte costituisce una circostanza idonea a giustificare la decisione della Stazione appaltante di prorogare il relativo termine, in applicazione del disposto dell’art. 79, comma 5-bis, D. Leg.vo n. 50/2016.

Ed infatti, nell’ambito di una procedura ad evidenza pubblica in cui vi è un’unica modalità di presentazione dell’offerta, predeterminata dalla Stazione appaltante, o prescritta dalla legge, senza margine di scelta per il concorrente, e il cui controllo è sottratto al concorrente stesso, il malfunzionamento del sistema di presentazione dell’offerta non può andare a danno dell’offerente.

Nella logica di leale collaborazione che informa i rapporti tra Amministrazione e amministrato, il concorrente deve farsi parte diligente nel presentare correttamente e tempestivamente la propria offerta, e la Stazione appaltante deve mettere l’operatore economico in condizione di partecipare alla gara. Pertanto, a fronte di un malfunzionamento del sistema telematico di gestione della gara che realmente interferisca sull’intervallo di presentazione dell’offerta stabilito dalla disciplina di gara, la Stazione appaltante è tenuta, nelle forme più adeguate alla fattispecie, a ripristinare tale intervallo, per dare la possibilità a tutti gli operatori economici di presentare la propria offerta, garantendo così la par condicio competitorum.

Nel caso di specie il TAR ha ritenuto legittima la riapertura dei termini di presentazione e la conseguente aggiudicazione della gara al concorrente che aveva inviato la propria offerta successivamente allo scadere del termine originariamente stabilito, prorogato a causa di un rallentamento durato circa trenta minuti della piattaforma telematica.

Dalla redazione