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Sent.C. Cass. 18/10/1988, n. 5665

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1. Consulente tecnico d'ufficio - Sue conclusioni - Dissenso del giudice - Legittimità.
1. La decisione di far ricorso alla consulenza tecnica, quale strumento tecnicamente più funzionale ed efficace per l'accertamento dei fatti essenziali ai fini del giudizio, non vincola per questo il giudice al parere espresso dal consulente, potendo egli dissentire dallo stesso qualora nel suo libero apprezzamento ritenga le conclusioni dell'ausiliare non sorrette da adeguata motivazione per altre convincenti ragioni.

1. Il giudice che dissenta dalle conclusioni del C.T.U. non può limitarsi a mettere in dubbio od a negare gli elementi obiettivi acquisiti o i dati su cui quelle conclusioni sono fondate, ma ha l'obbligo di motivare le diverse conclusioni raggiunte esponendo gli elementi e i dati in base ai quali è pervenuto alle diverse conclusioni (Giurisprudenza costante: Cass. 20 marzo 1987 n. 2785R, 12 febbraio 1986 n. 871R, 6 giugno 1985 n. 3385, [R=W6G853385] 12 giugno 1982 n. 3600,[R=W12G823600] 2 febbraio 1982 n. 615R, 29 agosto 1979 n. 4712R, 20 luglio 1979 n. 4317R, 26 luglio 1978 n. 3762R, 24 giugno 1977 n. 2692, R 24 gennaio 1977 n. 346R, 10 maggio 1976 n. 1642R, 24 ottobre 1975 n. 3552R, 7 aprile 1975 n. 1228R, 13 gennaio 1975 n. 126, R 5 ottobre 1974 n. 2621R); diversamente incorre nel vizio di motivazione, sindacabile in Cassazione (Cass. 11 giugno 1981 n. 3804R, 20 luglio 1979 n. 4317R, 26 luglio 1978 n. 3762R, 30 gennaio 1975 n. 360[R=W30GE75360]

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