Abbattimento del rumore: schema di nuovo decreto del Ministero dell’ambiente | Bollettino di Legislazione Tecnica
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21/03/2018

Abbattimento del rumore: schema di nuovo decreto del Ministero dell’ambiente

Lo schema del nuovo decreto del Ministero dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare si propone di modificare il D. Min. Ambiente 29/11/2000 recante i criteri per la predisposizione dei piani di contenimento e abbattimento del rumore, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture.

L’art. 10, comma 5, della Legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante “Legge quadro sull’inquinamento acustico” prevede che le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, comprese le autostrade, nel caso di superamento dei valori limite di riferimento, hanno l'obbligo di predisporre e presentare al comune Piani di contenimento ed abbattimento del rumore.

Il D. Min. Ambiente 29/11/2000 stabilisce i criteri tecnici per la predisposizione di tali Piani, ma in sede di applicazione della disciplina da esso recata sono emersi molteplici problemi applicativi inerenti la concreta realizzazione dei Piani. Pertanto, la bozza di decreto in oggetto propone di apportare modifiche al citato D. Min. Ambiente 29/11/2000 al fine di rendere più chiara, completa e duttile la procedura da seguire per la predisposizione dei Piani, anche con riferimento a poteri e responsabilità dei soggetti coinvolti.

Come specificato dalla relazione illustrativa dello schema di decreto, quest’ultimo si propone di intervenire sul testo vigente del D. Min. Ambiente 29/11/2000 mediante:

  • l’individuazione di un nuovo termine di decorrenza per il perseguimento degli obiettivi di risanamento dell’approvazione del Piano con riferimento agli aeroporti;
  • l’espressa previsione, per le infrastrutture lineari di interesse nazionale e per quelle aeroportuali, della possibilità di approvare il Piano per stralci;
  • la previsione di una formale chiusura della fase istruttoria condotta dalla regione attraverso l’espressione di un parere della medesima sul Piano, con riferimento agli aeroporti di interesse nazionale;
  • l’attribuzione all’ente competente ad approvare il Piano del corrispettivo potere di concedere termini diversi in riferimento alle diverse fasi della procedura disciplinata all’art. 2 del D. Min. Ambiente 29/11/2000;
  • l’introduzione della possibilità di approvare il Piano con prescrizioni;
  • l’integrazione dell’art. 5, comma 2, del D. Min. Ambiente 29/11/2000, con la previsione di procedure differenti a seconda che si debba approvare un intero Piano (o singoli stralci di esso), oppure approvare modifiche e integrazioni ad un Piano (o a un suo singolo stralcio) già approvato, o, ancora, che si debba semplicemente procedere ad anticipazioni o accorpamenti di interventi previsti dal Piano (o da un suo singolo stralcio) precedentemente approvato.

 

Dalla redazione