Sent. C. Stato 25/09/1995, n. 745 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent. C. Stato 25/09/1995, n. 745

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1. Edilizia ed urbanistica - Piano regolatore - Prescrizioni e vincoli - Decadenza - Obbligo di integrazione piani - Sussistenza. 2. Edilizia ed urbanistica - Piano regolatore - Comune di Bari - Decadenza dei vincoli - Artt. 63 e 34 n.t.a. sull'assoggettamento indifferenziato delle aree ad attività industriale.
1. I cittadini proprietari di aree assoggettati nello strumento urbanistico a vincoli a carattere espropriativo o di inedificabilità hanno titolo, allo scadere dei vincoli medesimi, ad azionare il procedimento giurisdizionale del silenzio-rifiuto per contrastare l'inerzia dell'Amministrazione che non provvede a dotarsi dello strumento urbanistico occorrente per assicurare una disciplina urbanistica che copra l'intero territorio. 2. Gli artt. 63 e 64 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore di Bari, in forza dei quali "i beni... per i quali si sia comunque verificata la decadenza dei vincoli di destinazione" sono assoggettati al regime previsto dall'art. 34 per le aree destinate ad attività industriali connesse all'agricoltura, è riferibile alle fattispecie di decadenze dei vincoli previsti dal piano medesimo, non apparendo, infatti, ragionevole pensare che l'Amministrazione - ponendo in essere una norma palesemente illegittima perché in contrasto con i principî di temporaneità dei vincoli -, abbia inteso prevedere una sorta di clausola generale in forza della quale ogni area, qualunque fosse la destinazione impressa dal piano, si trovi, allo scadere del vincolo, assoggettata, in maniera indifferenziata, alla stessa destinazione ad attività industriale.

1. Conf. C. Stato Ap. 2 aprile 1984 n. 7.[R=WCS2A847] 1a. e 2a. Come nota 1a. a C. Stato IV 5 luglio 1995 n. 539.R

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