FAST FIND : NR8985

Delib. G.R. Liguria 26/11/1999, n. 1415

Approvazione delle norme tecniche per la procedura di screening e di Valutazione di Impatto ambientale.
Con le modifiche introdotte da:
- Delib. G.R. 30/03/2001, n. 369
- Delib. G.R. 14/06/2007, n. 646
- Delib. G.R. 20/12/2013, n. 1660
- Delib. G.R. 20/12/2013, n. 1661
Scarica il pdf completo
26141 1106221
[Premessa]



LA GIUNTA REGIONALE


RICHIAMATI:

il D.P.R. 12 aprile 1996 avente ad oggetto "Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40 comma 1 della legge 22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale";

la legge regionale 30 dicembre 1998 n. 38 recante la disciplina della valutazione di impatto ambientale, ed in particolare:

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106222
NORME TECNICHE PER LA PROCEDURA DI VERIFICA/SCREENING (art. 16 L.R. 38/98 e s.m.i.) N3
IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106223
Articolo 1 - (Finalità)

1. Lo “screening” è il procedimento di verifica di assoggettabilità alla VI

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106224
Articolo 2 - (Ambito di applicazione)

1. Ai sensi dell’art. 2, comma 4 sono sottoposti a screening i progetti di opere e di impianti compresi nell’allegato 3 alla l.r. n. 38 del 30/12/1998 R e s.m.i., qualora non ricadano anche parzialmente all’interno di aree naturali protette o non ricadano anche parzialmente in aree carsiche.

2. Sono altresì sottoposti a procedura di verifica screening:

a) fra progetti di cui alla lettera 10h) dell’allegato 3, anche i rinnovi delle concessioni per derivazioni idriche che non siano già stati sottoposti a procedura di

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106225
Articolo 3 - (Avvio del procedimento)

1. Il proponente presenta domanda ai sensi dell’art.10 della l.r. 38/1998 e s.m.i., specificando i riferimenti ai punti dell’allegato 3 e depositando presso l’ufficio VIA due copie della documentazione di cui al successivo art

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106226
Articolo 4 - (Documentazione da presentare)

1. La documentazione da presentare per l’attivazione della procedura di verifica screening è la seguente:

a) Istanza corredata dell’allegato 1 alle presenti N.T. debitamente compilato e siglato dal Proponente;

b) copia delle ricevute dell’avvenuto deposito della documentazione presso i comuni ove il progetto è localizzato;

c) titolo d’uso dell’area e attestazione della conformità urbanistica dell’intervento, ovvero gli strumenti urbanistici o i piani cui si pone in variante;

d) dichiarazione di rispondenza della copia informatica alla documentazione cartacea e contestuale autorizzazione alla pubblicazione della stessa sul portale Ambiente della Regione;

e) copia della ricevuta di pagamento degli oneri istruttori, se dovuti;

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106227
Articolo 5 - (Procedimento)

1. Il responsabile del procedimento provvede all’attivazione della collaborazione con le strutture regionali interessate, sulla base delle caratteristiche dell’intervento oggetto dello screening e quindi delle competenze coinvolte. Le strutture vengono interpellate, sulla base delle competenze individuate nei provvedimenti di declaratoria delle rispettive funzioni, al fine di verificare, per i comparti di competenza, se il progetto in esame possa avere impatti significativi e negativi sull’ambiente.

2. Le strutture interessate vengono interpellate con una richiesta formale. Al fine di snellire il procedimento, il responsabile dello stesso può convocare una o più riunioni interne con i dirigenti degli uffici interessati, o loro delegati, finalizzate ad acq

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106228
Articolo 6 - (Conclusione del procedimento)

1. Il Dirigente del Settore VIA adotta il provvedimento conclusivo sulla base della relazione istruttoria di cui all’art. 5 entro novanta giorni dall’avvio della procedura di verifica/screening, fatti salvi i casi di sospensione di cui al comma 3 del precedente art. 5.

2. Il Decreto del Dirigente del Settore VIA viene notificato al

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106229
NORME TECNICHE PER LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (V.I.A.) (Art. 16 L.R. 38/98 e s.m.i.) N4
IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106230
Articolo 1 - (Avvio del procedimento)

1. Il proponente, in caso di procedura regionale, presenta domanda di compatibilità ambientale ai sensi della normativa vigente sulla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) depositando:

a) Domanda in originale di attivazione della procedura, redatta secondo il modello A, disponibile sul sito web regionale dedicato all’ambiente www.ambienteinliguria.it;

b) 1 copia dello Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) e del progetto definitivo presso il Comune o i Comuni interessati;

c) 1 copia del S.I.A. e del progetto definitivo presso la Provincia o le Province interessate;

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106231
Articolo 2 - (Procedura e codice di pratica)

1. Il procedimento si intende avviato dalla data di pubblicazione dell’avviso di avvio del procedimento. Al proponente viene data comunicazione del nominativo del responsabile del procedimento. Nel caso non sia indicato, il responsabile del procedimento è il dirigente dell’ufficio. Ogni variazione necessaria deve essere comunicata al proponente. La procedura si articola nelle seguenti fasi:

a) Il responsabile del procedimento provvede alla richiesta dei pareri di competenza alle strutture regionali interessate, sulla base delle caratteristiche dell’intervento oggetto della V.I.A., ed alla richiesta di parere da rilasciare entro 45 giorni a Provincia, Comune e Ente Parco quando interessato. Qualora ritenuto necessario il Responsabile del Procedimento, per specifiche tematiche, può richiedere il supporto tecnico di ARPAL;

b) Entro 45 giorni dall’avvio del procedimento, sentito il CTR per il Territorio – sezione per la V.I.A. (di seguito CTVIA), ove necessario possono essere richieste integrazioni, indicando un termine per la risposta trascorso il quale potrà essere formulata una pronuncia interlocutoria negativa relativamente alla compatibilità dell’intervento.

c) Copia della documentazione integrativa deve essere contestualmente inviata a Provincia, Comune e Ente Parco quando interessato.

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106232
Articolo 3 - (Definizione dell’ambito di applicazione)

1. Con riferimento all’art. 2 comma 5 lettera d) della l.r. n. 38/98 e s.m.i., si intendono per modifiche non sostanziali di impianti esistenti quelle che comportano:

a) ristrutturazioni e trasformazioni che riguardano meno del 30% delle dimensioni che caratterizzano le opere di cui all’allegato 2 o 3, con esclusione degli impianti produttivi;

b) modifiche a impianti produttivi che comportano un aumento della produzione (intesa come media annuale calcolata sugli ultimi 3 anni) inferiore al 30%;

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106233
Articolo 4 - (Pareri di competenza)

1. Ai fini dell’espressione del parere di cui all’art. 13, comma 4, della l. r. n. 38/98, la Provincia si pronuncia analizzando in partico

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106234
Articolo 5 - (Studio di Impatto Ambientale - S.I.A.)

1. Insieme con la domanda di avvio della procedura deve essere fornito l’indice del S.I.A., con evidenziati i diversi capitoli nonché indicato l’elenco della documentazione fornita in allegato allo stesso.

2. Lo Studio di Impatto Ambientale deve essere così articolato:

PREMESSA

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

STIMA FINALE DEGLI IMPATTI NON ELIMINABILI E LORO MITIGAZIONI

BREVE SINTESI NON TECNICA

3. Nella PREMESSA del S.I.A. deve essere contenuto quanto segue:

a) definizione del “momento zero”, inteso come condizione temporale di partenza dei sistemi ambientali, sulla quale si innestano i successivi eventi di trasformazione e gli effetti conseguenti alla realizzazione dell’opera. La situazione preesistente all’intervento deve essere puntualmente analizzata, avvalendosi dei dati disponibili presso gli enti pubblici e altri, in quanto la stessa costituisce la base conoscitiva in riferimento alla quale possono essere definiti gli impatti derivanti da una trasformazione, nonché con apposite campagne di indagini e monitoraggio;

b) individuazione del “do nothing”, cioè dell’”alternativa o opzione zero”, rappresentata dall’evoluzione possibile dei sistemi ambientali in assenza dell’intervento. L’alternativa opzione zero deve essere necessariamente confrontata con le

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106235
Articolo 6 - (Fase di cantierizzazione)

1. La stima degli impatti sui vari comparti ambientali deve essere fatta anche con riferimento alla f

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106236
Articolo 7 - (Archivio V.I.A. regionale)

1. All’interno dell’Ufficio V.I.A. è realizzato un Archivio delle procedure di V.I

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106237
Articolo 8 - (Edilizia)

1. Il proponente può attuare strategicamente a livello locale, come criteri ed indicatori per i progetti di tipo edilizio da assoggettare a V.I.A., le seguenti azioni fondamentali definite dall’Unione Europea:

a) gestione delle superfici e riduzione del consumo di suolo: riutilizzo di superfici ed aree già utilizzate, recupero e rivitalizzazione di quartieri abbandonati, ristrutturazione dell’esistente;

b) risparmio di risorse e di materiali, con conseguente recupero anche di sottoprodotti e materie seconde e contenimento delle scorie e degli scarti;

c) gestione della costruzione: flessibilità nella costruzione degli edifici anche ai fini del riuso per altri scopi;

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106238
Articolo 9 - (Stato dei suoli)

1. Il S.I.A. deve contenere una serie di informazioni in merito al possibile stato di contaminazione

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106239
Articolo 10 - (Uso di indicatori)

1. Il ricorso ad indici numerici sintetici non sempre risulta adeguato, in quanto il merito delle scelte è bas

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106240
Articolo 11 - (Comparti ambientali)

1. Il S.I.A., a seconda della tipologia dell’intervento e delle risultanze dello scoping, deve prendere in esame i vari comparti ambientali con i seguenti contenuti:

a) ARIA: al fine di definire l’impatto dell’opera sulla qualità dell’aria si devono individuare tutti gli inquinanti emessi, scegliendo i traccianti più appropriati e giustificandone la scelta.

Vanno valutati anche gli impatti secondariamente indotti dalla realizzazione dell’intervento, quali ad esempio le emissioni da traffico. Per le emissioni significative, o che comunque possono provocare disagi (odori, etc.), devono essere calcolate le ricadute al suolo tramite l’uso di opportuni modelli.

La modellistica numerica per la simulazione della qualità dell’aria nei S.I.A. deve rispettare i seguenti criteri:

1. i modelli numerici utilizzati devono essere validati o tarati da un Ente certificatore o documentate da pubblicazioni su riviste specializzate a livello internazionale 2. le caratteristiche dei modelli prescelti fra quelli succitati devono risultare adatte alle caratteristiche spazio-temporali ed alla natura dei fenomeni che si ritiene di dover simulare

3. in ogni caso le modalità d’uso dei modelli devono dipendere dalle caratteristiche delle sostanze inquinanti considerate

4. i modelli utilizzati devono essere applicati sul peggiore scenario possibile tenendo conto, ove applicabili, delle seguenti condizioni:

- “short term”, allo scopo di individuare le massime concentrazioni prevedibili (ponendosi nelle condizioni atmosferiche più sfavorevoli)

- “long term”, allo scopo di individuare livelli medi di inquinamento al suolo rapportati ai tempi previsti per legge.

5. I dati meteorologici utilizzati devono provenire da stazioni meteorologiche conformi alle prescrizioni dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, situate nelle vicinanze delle fonti di emissioni considerate ed in funzione per un periodo temporale significativo (10 anni o più); in mancanza di uno o più di questi requisiti vanno precisate le ipotesi e i criteri utilizzati per ottenere le necessarie informazioni meteorologiche;

6. le concentrazioni simulate, definite da un intervallo di valori la cui ampiezza deriva dal grado di precisione delle simulazioni, devono corrispondere ai limiti previsti dalle vigenti normative; in particolare devono essere chiaramente individuati i possibili superamenti degli standard di qualità dell’aria, o la situazione riferita ai valori guida definiti dalla vigente normativa nazionale ed europea;

7. devono inoltre essere simulati i possibili scenari di esposizione della popolazione e degli ecosistemi, ai fini della valutazione del rischio tossicologico ed ecotossicologico associabile all’intervento proposto.

Nel caso in cui si ritenga che le emissioni e/o le conseguenti concentrazioni al suolo non siano significative, e quindi tali da non richiedere l’uso di specifica modellistica numerica, devono essere comunque espresse indicazioni quantitative ancorché approssimate e, per quanto riguarda le condizioni meteorologiche, deve essere indicata la percentuale dei giorni con condizioni meteo avverse alla dispersione degli inquinanti, ad esempio inversioni termiche, calma di vento etc.

b) ACQUA: deve essere effettuata l’analisi idrologica ed idraulica del bacino interessato, allo scopo di individuare il rischio di inondazione (in conseguenza di portate al colmo di piena con tempo di ritorno opportuno) a cui l’opera stessa è soggetta o che l’opera stessa può indurre in aree anche non contigue.

Deve inoltre essere definita la forma ed estensione dell’area interessata dall’eventuale immissione diretta o indiretta o captazione, o dalla realizzazione di scavi e volumi in sotterraneo, fornendo tra l’altro informazioni su:

1) la qualità dei corpi idrici superficiali al momento zero e la qualità attesa, anche in riferimento all’alternativa zero, attraverso l’uso di opportuni modelli di diffusione/dispersione, con riferimento alla normativa vigente

2) caratterizzazione degli acquiferi sotterranei e quantificazione degli effetti prodotti dalle opere sulle acque sotterranee anche tramite modelli numerici di simulazione di flusso delle falde e di trasporto e diffusione dei contaminanti nel saturo e nell'insaturo

3) stato di manutenzione degli alvei

4) indicazione delle derivazioni nell’ambito dell’area vasta

5) regimazione delle acque, captazione, modalità di irrigazione, eventuali sistemazioni irrigue (nel caso di attività agricole)

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106241
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA

TABELLA 1 - DEFINIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI DELLA DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE – ELEMENTI BASE COSTITUTIVI DELL’ILLUSTRAZIONE DI SIA E PROGETTO DA PARTE DEL PROPONENTE

Parte di provvedimento in formato grafico


PRESENTAZIONE DEL SIA: nell'ambito della seduta per l'illustrazione del progetto dovrà essere effettuata proiettando le parti ritenute significative per una più proficua comprensione delle parti progettuali e dei comparti maggiormente impattati.

Componenti progettuali:

- Esplicitazione degli obiettivi e gli scopi del progetto

- Giustificazione dell’opera

- Area interessata dal progetto

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106242
NOTA DELL'AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE - COMITATO TECNICO REGIONALE - SU IL RISCHIO IDRAULICO RESIDUALE ASSOCIATO ALLA REALIZZAZIONE DELLE DISCARICHE DI INERTI

Seduta C.T.R. 1/07/1999, O.d.G. n. 3 - (articolo 11, comma 1, lettera b))

Il presente documento intende affrontare nello specifico gli aspetti legati al rischio idraulico residuale associato alla

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106243
Premessa

In conseguenza della configurazione orografica e dell'uso del territorio ligure, le discariche di inerti vengono di norma localizzate in piccole vallette laterali spesso profondamente incise. In questi casi la realizzazione della discarica implica necessariamente una decisa interferenza con il corso d'acqua che attraversa naturalmente il sito prescelto.

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106244
Considerazioni e raccomandazioni

Sulla base di quanto sopra evidenziato si può concludere che questo tipo di opere presenta un livello di rischio residuo intrinseco non trascurabile.

Tale livello di rischio, pur non essendo eliminabile, può essere sicuramente mitigato mediante alcuni accorgimenti di cui si forniscono le seguenti specifiche di tipo prestazionale:

Realizzazione di opportune opere a monte dell'imbocco della tombinatura, quali vasche di trattenuta del materiale solido, briglie selettive, etc; volte ad impedire o limitare al massimo l'apporto di materiale lapideo e vegetale.

Utilizzo di materiali che garantiscano una durevolezza estremamente elevata, escludendo quelli che necessitano di manutenzione frequente;

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106245
CRITERI PER LA REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO E DI CLIMA ACUSTICO AI SENSI DELL'ART. 2, COMMA 2, LETT. G) DELLA L.R. N. 12/98 (articolo 11, comma 1, lettera c)
IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106246
Titolo I - (Campo di applicazione)

La documentazione di impatto acustico di cui all'art. 8 della legge 26.10.1995, n. 447, deve essere presentata dal soggetto proponente unitamente alla domanda per il rilascio della concessione edilizia o alla denuncia di inizio attività di cui all'art. 2, comma 60, punto 7, della legge 23.12.1996, n. 662 "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica" (fatta esclusione per le lettere e) e g) nonché per la lettera c) qualora sia evidente che l'intervento non provoca aumento di rumore nell'ambiente esterno), e di tutti gli altri provvedimenti a queste collegati quali l'abilitazione all'uso (agibilità, abitabilità) e la licenza o l'autorizzazione all'esercizio ovvero la denuncia di inizio, ove prevista, di attività produttive, relativamente a:

- realizzazione, modifica o potenziamento delle opere sottoposte a "Valutazione di Impatto Ambientale" nazionale e delle opere sottoposte a "Valutazione di Impatto Ambientale" regionale;

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106247
Titolo II - (Documentazione di Impatto Acustico)

In attuazione dell'art. 2, comma 2, lettera g), della legge regionale n. 12/1998, sono individuati i criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico.

Detta documentazione deve contenere almeno:

- la descrizione della tipologia della nuova opera o attività, del ciclo produttivo o tecnologico, degli impianti, delle attrezzature e dei macchinari di cui è prevedibile l'utilizzo;

- la planimetria dell'area ove sarà insediata la nuova opera o attività, con particolare riferimento alla collocazione delle sorgenti e dei ricettori più esposti, corredata di informazioni sulle quote altimetriche. La planimetria dovrà essere prodotta in scala adeguata (preferibilmente 1:2.000) così da garantirne una chiara leggibilità e dovrà essere opportunamente corredata dalle indicazioni toponomastiche. Dovranno essere inoltre forniti gli stralci progettuali atti a consentire l'esame complessivo delle sorgenti acustiche;

- l'indicazione delle classi acustiche di destinazione d'uso del territorio interessato dalla nuova opera o attività. Se il Comune non ha ancora redatto la classificazione acustica, la classe delle zone sarà, in via presun

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
26141 1106248
Titolo III - (Valutazione del clima acustico)

Per "clima acustico", sia a fini previsionali che di constatazione e verifica della situazione in essere, deve intendersi la rumorosità propria e abituale, prevedibilmente ripetitiva nelle sue variazioni nel tempo, di una data area.

Principale descrittore del clima acustico è l'andamento temporale nelle 24 ore del livello sonoro continuo equivalente di pressione sonora ponderato A misurato ad intervalli non superiori all'ora.

Ove la variabilità o le peculiari caratteristiche del rumore rendano il solo livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A n

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.

Dalla redazione

  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Impatto ambientale - Autorizzazioni e procedure
  • Tutela ambientale

L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)

A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Studio Groenlandia
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Beni culturali e paesaggio

Il Restauratore dei beni culturali: figura, qualifica, attività riservate

A cura di:
  • Dino de Paolis
  • Esercizio, ordinamento e deontologia
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Professioni
  • Inquinamento acustico

Tecnico competente in acustica ambientale: disciplina, requisiti, elenco

A cura di:
  • Studio Groenlandia
  • Demanio
  • Pubblica Amministrazione
  • Demanio idrico
  • Acque
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali

Concessioni demaniali marittime, canoni aggiornati, proroghe e scadenze

A cura di:
  • Dino de Paolis
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Inquinamento elettrico ed elettromagnetico

I catasti delle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

A cura di:
  • Anna Petricca