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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Impugnazione del permesso di costruire per riduzione della veduta panoramica
RIDUZIONE VEDUTA PANORAMICA IMPUGNAZIONE PERMESSO DI COSTRUIRE - Nel caso di specie i ricorrenti contestavano la sentenza del TAR che aveva respinto il ricorso di primo grado, avente ad oggetto la domanda di annullamento degli atti con i quali era stata autorizzata la demolizione e ricostruzione di un fabbricato adiacente. I ricorrenti lamentavano il pregiudizio che avrebbero subito per effetto dalla realizzazione dell’intervento edilizio proposto, incidente (a loro avviso) non solo sul godimento delle unità immobiliari di loro proprietà, ma anche sul valore commerciale delle stesse, per effetto della riduzione di aria e di luce, oltre che di veduta panoramica.
CONDIZIONI PER L’AZIONE DI ANNULLAMENTO DEL TITOLO - C. Stato 17/09/2024, n. 7612 ha dichiarato inammissibile il ricorso di primo grado, non ravvisando i presupposti dell’azione per difetto di interesse.
In primo luogo i giudici hanno ricordato che l’Adunanza plenaria ha affermato che nei casi di impugnazione di un titolo autorizzatorio edilizio, riaffermata la distinzione e l’autonomia tra la legittimazione e l’interesse al ricorso quali condizioni dell’azione, è necessario che il giudice accerti, anche d’ufficio, la sussistenza di entrambi e non può affermarsi che il criterio della vicinitas, quale elemento di individuazione della legittimazione, valga da solo ed in automatico a dimostrare anche la sussistenza dell’ulteriore condizione dell’azione, costituita dall’interesse al ricorso, che va inteso come specifico pregiudizio derivante dall’atto impugnato (C. Stato Ad. Plen. 09/12/2021, n. 22).
VALUTAZIONE CASO PER CASO - Ciò chiarito, i giudici hanno spiegato che l’interesse alla tutela della visuale panoramica costituisce un interesse di mero fatto, come tale, di regola, inidoneo a configurare una lesione giuridicamente rilevante utile ad integrare la condizione dell’interesse a ricorrere. In altri termini la panoramicità del luogo consiste in una situazione di fatto derivante dalla bellezza dell'ambiente e dalla visuale che si gode da un certo posto, nondimeno, il diritto di veduta consistente nella fruizione di un piacevole panorama esige che di esso sia previamente accertata l'esistenza.
Va dunque valutato caso per caso se l’eventuale annullamento del titolo edilizio possa comportare effetti di riduzione in pristino rispetto all’opera edilizia che si rivelino concretamente utili per il ricorrente, non essendo sufficiente la mera finalità demolitoria.
L’interesse a ricorrere deve consistere dunque in un’utilità ulteriore che il ricorrente mira a conseguire proponendo la sua azione, non tutelando l’ordinamento giuridico azioni meramente emulative.
ACCERTAMENTO DELLO SPECIFICO PREGIUDIZIO - La visuale panoramica, anche se priva di una diretta protezione giuridica, può rappresentare una qualità che incide sulla migliore fruibilità dell’immobile e quindi sul suo valore economico e, in questo senso, la sua compromissione può, in concreto, integrare i presupposti di un pregiudizio idoneo a configurare l’interesse a ricorrere, ma deve comunque trattarsi di un pregiudizio effettivo e “serio”. Deve cioè trattarsi di una visuale effettivamente fruibile e connotata da evidenti, peculiari e qualificati profili di pregio, proprio per evitare, come detto, che l’iniziativa giudiziaria finisca per essere piegata a fini meramente emulativi o comunque estesa sino a ricomprendere profili di danno meramente soggettivi, disancorati da dati di realtà.
Nel caso di specie, la relazione di verificazione e la copiosa documentazione fotografica depositata in giudizio non consentivano di ravvisare un reale pregiudizio (suscettibile di apprezzamento economico) alla posizione giuridica soggettiva degli appellanti, in termini di riduzione della visuale panoramica, in quanto l’area in questione era caratterizzata da una forte urbanizzazione e già connotata dalla significativa presenza di palazzi di notevole altezza (come quello degli appellanti).
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