Il termine può essere prorogato con atto motivato del Comune fino a un massimo di 240 giorni nei casi di serie e comprovate esigenze di salute dei soggetti residenti nell'immobile all'epoca di adozione dell'ingiunzione o di assoluto bisogno o di gravi situazioni di disagio socio-economico, che rendano inesigibile il rispetto di tale termine.

Al doppio fino all’entrata in vigore del D.L. n. 69 del 2024 [R=DL292024#A1].

T.A.R. Lazio-Roma, sez. II, 30 gennaio 2023, n. 1652 R ha specificato che l'ordinanza di demolizione costituisce una misura di carattere reale volta a reprimere un illecito di natura permanente e ciò legittima l'individuazione del proprietario tra i soggetti onerati a rimuovere l’irregolarità.

La sentenza del T.A.R. Campania-Napoli, sez. III, 31 marzo 2021, n. 2123 R ha annullato l’ordine di demolizione in un caso in cui, per il lungo lasso di tempo trascorso dalla commissione dell’abuso ed il protrarsi dell’inerzia dell’Amministrazione preposta alla vigilanza, si era ingenerata una posizione di affidamento in capo al privato.

Ciò perché gli ordini di demolizione di costruzioni abusive, avendo carattere reale, prescindono dalla responsabilità del proprietario o dell’occupante l’immobile.

Il Consiglio di Stato, sez. VI, 11 gennaio 2021, n. 347 R, ha affermato che nella determinazione della somma da versare:

Non costituisce difformità dal progetto assentito la tombatura di determinati spazi per rispettare la normativa antisismica (T.A.R. Lazio Roma, sez. II-quater, 30 marzo 2020, n. 3722 R).

Secondo un non indiscutibile orientamento della Corte di cassazione, concorre nel reato anche l'imprenditore che noleggi attrezzature complete di personale addestrato al loro uso, non potendosi il predetto imprenditore esimersi da un'elementare attività informativa volta a verificare l'esistenza del titolo autorizzativo dell'opera che la sua organizzazione aziendale contribuirà a realizzare, sia pure sotto le direttive del proprietario dell'area, pena l'illiceità del contratto di noleggio stipulato (Cass., sez. III pen., 3 dicembre 2019, n.

Per Cass., sez. III pen., 28 marzo 2019, n. 13607 R non basta, per dimostrare la ultimazione dei lavori, l’attivazione delle utenze.

Cass., sez. III pen., 31 agosto 2018, n. 39339 R precisa che la cessazione dell'attività si ha con l'ultimazione dei lavori per completamento dell'opera, con la sospensione dei lavori volontaria o imposta (ad esempio, mediante sequestro penale), con la sentenza di primo grado, se i lavori continuano dopo l'accertamento del reato e sino alla data del giudizio (v. anche Cass., sez. III pen., 9 luglio 2014, n.