“Art. 20

1. Allo scopo di consentire all'A.R.S.I.A.L. di provvedere agli interventi di sistemazione degli acquedotti di propria competenza, in vista del trasferimento ai Comuni ai termini della normativa vigente, il capitolo di spesa n. 21227 è incrementato della somma di L. 1.000.000.000 finalizzata all'accensione di mutui a destinazione vincolata.

1-bis. Gli interventi di sistemazione degli acquedotti di proprietà dell'ARSIAL di cui al comma 1, relativamente ai comuni di Roma e Fiumicino, sono elaborati dall'ACEA che allo scopo presenta singoli progetti definitivi, distinti eventualmente in stralci funzionali, da sottoporre al preventivo parere del C.T.C.R. regionale.

1-ter. Al finanziamento dei progetti per gli interventi di sistemazione degli acquedotti di cui al comma 1-bis, l'ARSIAL provvede tramite il netto ricavo del mutuo stipulato in applicazione del comma 1, limitatamente all'importo di L. 6.400.000.000.

2. Il trasferimento di cui il comma 1 è perfezionato con atti formali dai comuni interessati e dall'ARSIAL entro e non oltre il 31 dicembre 2000, fatti salvi i trasferimenti già effettuati dai predetti enti.

2-bis. Con la stessa cadenza temporale di cui al comma 2, i comuni interessati e l'ARSIAL provvedono al perfezionamento degli atti formali occorrenti per il trasferimento delle strade ancora in gestione all'Agenzia.

2-ter. Gli adempimenti di cui ai commi 2 e 2-bis danno titolo ai comuni per richiedere alla Regione il concorso al finanziamento delle opere di sistemazione ed ammodernamento in quanto i medesimi progetti concernono acquedotti e strade rurali.

2-quater. Il finanziamento di cui al comma 2-ter è riconosciuto sino al cento per cento della spesa ammissibile e fa carico al capitolo 21222, la cui denominazione è sostituita dalla seguente: "Contributi ai comuni per la sistemazione e l'ammodernamento degli acquedotti rurali e delle strade rurali ex ARSIAL".

2-quinquies. Il finanziamento delle opere di sistemazione e miglioramento degli acquedotti e delle strade di proprietà dell'ARSIAL da trasferire ai comuni interessati, comprende tutte le tipologie di acquedotti anche se non rurali.”