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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Veneto 09/08/2022, n. 988
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- D. Dir. R. 24/11/2023, n. 524
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Testo del documento
L'art. 199 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. stabilisce l'obbligo per le Regioni di predisporre e adottare i piani di gestione rifiuti, procedendo all'approvazione tramite un provvedimento amministrativo che dia conto del puntuale rispetto della procedura prevista dalla Parte II del medesimo decreto in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA). Lo strumento di pianificazione vigente è stato approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 30 del 29.04.2015, recante "Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali". Dal punto di vista normativo, il 4 luglio 2018 sono entrate in vigore le quattro direttive europee del cosiddetto "pacchetto economia circolare" e pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 14 giugno 2018, che modificano 6 precedenti direttive su rifiuti (2008/98/Ce), imballaggi (1994/62/Ce), discariche (1999/31/Ce), rifiuti elettrici ed elettronici (2012/19/Ue), veicoli fuori uso (2000/53/Ce) e pile (2006/66/Ce). Le succitate direttive europee, conseguenti al Piano d'Azione dell'Unione Europea stabiliscono obiettivi stringenti, con particolare riferimento alla Direttiva (UE) 2018/851, di modifica della direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE e alla Direttiva (UE) 2018/850, di modifica della direttiva discariche 1999/31/CE, rendendo opportuno l'aggiornamento della pianificazione regionale allo scopo di testarne la coerenza con le nuove indicazioni emanate e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati. In tale contesto, è opportuno rilevare che i dati sui quali sono state condotte le analisi e costruiti gli scenari del vigente Piano rifiuti sono riferiti al 2010 e le previsioni hanno come orizzonte temporale il 2020. Per tali motivi la Giunta ha ritenuto di dover valutare l'adeguatezza complessiva dello strumento di programmazione e delle misure proposte, in continuità con le finalità e gli obiettivi originariamente determinati. A tal proposito è da sottolineare che le scelte di programmazione adottate con il vigente strumento programmatorio, specialmente nella gestione dei rifiuti urbani, sono già in linea con gli indirizzi contenuti nel "Nuovo Piano d'Azione per l'economia circolare - Per un'Europa più pulita e più competitiva" (COM/2020/98 final), ponendo la Regione in una posizione di eccellenza nel panorama europeo per gli obiettivi raggiunti nella gestione dei rifiuti urbani. Il vigente Piano approvato nel 2015 contiene pertanto dei target ad oggi già in linea con i nuovi indirizzi comunitari, nazionali e regionali, e quindi l'aggiornamento al nuovo orizzonte temporale del 2030 non può che perseguire la continuità rispetto ai contenuti e gli indirizzi precedentemente definiti, confermandone gli obiettivi principali e declinando le azioni nei settori focalizzati maggiormente caratterizzati da criticità o da nuovi requisiti normativi. Per le motivazioni soprariportate la Giunta regionale con DGR n. 726 del 08.06.2021 ha avviato l'iter per l'aggiornamento dello strumento di pianificazione vigente in materia di rifiuti (DCR n. 30 del 29.04.2015) in cui si sono evidenziate alcune criticità per le quali il nuovo ciclo di pianificazione doveva individuare misure correttive. Nella stesura delle misure correttive e della proposta del nuovo ciclo di programmazione si è delineata la possibilità di applicare l'art.6, comma |
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Allegato A - Aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e specialiParte di provvedimento in formato grafico |
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