Deliberaz. G.R. Umbria 23/10/2017, n. 1232

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il documento istruttorio concernente l'argomento in oggetto: "Criteri per l'esecuzione degli studi di microzonazione sismica. Adozione delle linee guida per la gestione del territorio in aree interessate da faglie attive e capaci (FAC), da liquefazione (LQ), da instabilità di versante sismoindotte (FR)." e la conseguente proposta dell'assessore Giuseppe Chianella;

Preso atto:

Oggetto: Criteri per l'esecuzione degli studi di microzonazione sismica. Adozione delle linee guida per la gestione del territorio in aree interessate da faglie attive e capaci (FAC), da liquefazione (LQ), da instabilità di versante sismoindotte (FR)

La Regione Umbria con Delib.G.R. 8 marzo 2010, n. 377 ha approvato i criteri per l'esecuzione degli studi di microzonazione sismica. Con tale atto sono stati adottati gli indirizzi e criteri generali per la microzonazione sismica (ICMS08) indicandone gli ambiti di applicazione; tali criteri hanno sostituito i precedenti criteri che erano stati approvati con Delib.G.R. 14 marzo 2001, n. 226.

Successivamente, tra il 2014 ed il 2017, la Commissione tecnica di cui all'articolo 5, comma 7, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 novembre 2010, n. 3097, istituita presso il Dipartimento della Protezione civile nazionale e di cui fa parte un rappresentante della Regione Umbria, ha elaborato alcune linee guida di approfondimento degli ICMS08:

• Linee guida per la gestione del territorio in aree interessate da faglie attive e capaci (FAC);

• Linee guida per la gestione del territorio in aree interessate dalla liquefazione (LQ);

• Linee guida per la gestione del territorio in aree interessate da instabilità di versante sismoindotte (FR).

In queste linee guida sono stati seguiti alcuni principi generali che di seguito si indicano.

• FAC:

○ evitare che negli studi di MS si segnalino faglie attive e capaci quando non siano stati raccolti dati sufficientemente sostenuti dalla letteratura scientifica;

○ legare strettamente l'individuazione delle faglie attive e capaci alla tipologia e alla qualità delle indagini svolte;

○ definire il grado di incertezza dei risultati e tenerne conto nella classificazione delle faglie attive e capaci;

○ cercare di schematizzare la geometria delle aree di rottura e deformazione del suolo;