Deliberaz. G.R. Veneto 25/09/2017, n. 1531 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Deliberaz. G.R. Veneto 25/09/2017, n. 1531

Procedura di individuazione dei distretti del commercio ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50. Definizione di criteri e modalità.
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Testo del provvedimento


L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.


Con la legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50 "Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto" è stata approvata la disciplina del commercio al dettaglio su area privata.

L'intervento normativa regionale ha inteso perseguire una generale finalità di sviluppo del settore commercio riservando un ruolo di primo piano alle attività commerciali inserite nel tessuto urbano, favorendone la rigenerazione e ricercando nuove strategie di sviluppo commerciale sostenibile sotto il profilo economico, sociale, territoriale e ambientale.

In tal senso il legislatore regionale ha previsto alcune misure di politica attiva per il commercio, tra le quali assume un particolare rilievo la previsione relativa ai distretti del commercio, definiti come gli ambiti di rilevanza comunale o intercomunale nei quali i cittadini e le imprese, liberamente aggregati, qualificano il commercio come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio, al fine di accrescerne l'attrattività e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali.

In attuazione di quanto previsto dalla citata normativa regionale la Giunta regionale, con deliberazione n. 1912 del 14 ottobre 2014, approvava in via sperimentale un bando di finanziamento di progetti-pilota finalizzati all'individuazione dei distretti del commercio.

La citata deliberazione regionale stabiliva alcuni criteri di natura qualitativa ai fini dell'approvazione dei suddetti progetti-pilota, prevedendo in particolare le seguenti tipologie:

- distretti urbani del commercio, qualificati come gli ambiti ricadenti all'interno del territorio comunale, articolati anche su più polarità urbane;

- distretti territoriali del commercio, qualificati come gli ambiti che interessano il territorio di più comuni.

Venivano, altresì, attribuite particolari premialità, in termini di punteggio, nel caso di ubicazione del distretto nell'ambito del centro urbano, qualora individuato ai sensi del regolamento regionale n. 1 del 21 giugno 2013, attuativo della legge regionale n. 50 del2012, ovvero, in assenza di detta individuazione, all'interno del centro storico.

Con decreto del Direttore della Sezione Commercio n. 240 del 30 dicembre 2014, emanato in attuazione della citata deliberazione giuntale n. 1912 del 2014, veniva approvata la graduatoria delle domande di finanziamento, contenenti le relative proposte progettuali, disponendosi al contempo il relativo impegno di spesa.

La graduatoria approvata con il citato provvedimento direttoriale prevedeva l'ammissione a contributo di n. 51 proposte progettuali, su un totale di n. 53 domande complessivamente presentate, ed il finanziamento delle prime 32 proposte in ordine di graduatoria, anche per effetto di un successivo provvedimento di scorrimento della graduatoria medesima; in particolare, delle 51 proposte ammesse a contributo, 38 afferiscono all'individuazione di distretti urbani del commercio e 13 ai distretti territoriali, con una marcata prevalenza dei distretti all'interno dei centri storici e urbani rispetto ad altri ambiti territoriali. L'investimento complessivo programmato è risultato pari a euro 19.846.000,00 a fronte del quale sono state stanziate risorse pari a euro 9.447.000,00.

La conclusione dei progetti era prevista per il 29 agosto 2017; tutti i 32 progetti sono stati conclusi entro tale data e, in particolare, alcuni comuni hanno presentato rendicontazioni finali e intermedie già nel corso del 2016. Complessivamente sono pervenute rendicontazioni per un importo totale di euro 21.064.000,00.

Da un primo esame delle progettualità pervenute emerge, in particolare, il conseguimento dei seguenti obiettivi:

- identificazione di un circuito virtuoso tra Enti locali, associazioni

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