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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Regolam. R. Liguria 22/01/2009, n. 1
Regolam. R. Liguria 22/01/2009, n. 1
Regolam. R. Liguria 22/01/2009, n. 1
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Titolo I - Generalità |
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Art. 2 (Oggetto e campo di applicazione)1. Il presente regolamento si applica alla fattispecie di cui agli articoli 27 e 28 della L.R. 22/2007 e definisce: a) i criteri per il contenimento dei consumi di energia; b) i requisiti minimi prestazionali degli edifici; c) la metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche degli e |
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Art. 3 (Definizione)1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni di cui all’articolo 2, del d.lg |
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Art. 4 (Requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici)1. I requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici interessano i seguenti ambiti: a) le caratteristiche e le prestazioni termiche dell’involucro edilizio; b) il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale; c) il rendimento globale medio stagionale dell’impianto di climatizzazione invernale; d) il fabbisogno di energia primaria per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari; e) il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione estiva; f) il fabbisogno di energia primaria per l’illuminazione artificiale. 2. Il presente regolamento definisce i requisiti minimi relativamente agli ambiti di cui al comma 1 lettere a), b) e c), individuati al comma 3. 3. Per tutte le categorie di edifici così come classificati in base alle destinazioni d’uso ai sensi dell’articolo 3 del decreto Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 (Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’articolo 4, comma 4 della L. 9 gennaio 1991 n. 10) nel caso di edifici di nuova costruzione, nei casi di ristrutturazione di edifici esistenti e di ampliamento previsti all’articolo 26 della L.R. 22/2007, comma 1, lettere a), b) e c) devono essere verificati i seguenti valori limite: a) trasmittanza termica (U): per le pareti opache, il valore di U deve essere uguale o inferiore a quello riportato nei paragrafi B.1, B.2, B.3 e B.4 dell’allegato B al presente regolamento nel caso di ponte termico corretto. Ove tale condizione non fosse verificata, occorre riferirsi alla trasmittanza termica media della parete (parete corrente più ponte termico). Per le superfici vetrate, il valore |
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Art. 5 (Edifici non dotati di impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria)1. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d’uso ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 412/1993 privi di impianti termici per la climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria e quindi nell’impossibilità di poter determinare le conseguenti prestazioni energetiche e l’energia primaria utilizzata dall’edificio, si procede con le seguenti modalità: |
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Titolo II - Criteri e procedure per la certificazione energetica |
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Art. 6 (Raccolta dati ed informazioni)1. L’acquisizione dei dati necessari per il calcolo del fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento dell’edificio è effettuata utilizzando le schede di cui all’allegato F. In particolare: |
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Art. 7 (Metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici)1. Per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici ci si riferisce principalmente alle norme UNI/TS 11300-1 e UNI/TS 11300-2 e ss.mm.ii. (paragrafo G.1 dell’allegato G). 2. Nell’allegato G al presente regolamento è inoltre considerata l’eventuale presenza |
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Art. 8 (Indici di prestazione energetica globale e parziale)1. Gli indicatori di prestazione energetica considerati nel presente regolamento sono: a) EPgl: indice di prestazione energetica globale, espresso dalla seguente relazione: EPgl = EPi + EPacs + EPe + EPill |
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Art. 9 (Certificazioni di edifici e di singole unità immobiliari)1. Per gli edifici residenziali,- nel caso di una pluralità di unità immobiliari è ammessa una certificazione comune per quelle unità immobiliari che presentano caratteristiche di ripetibilità logistica e di esposizione, sia nel caso di impianti centralizzati che individuali; nel caso di impianti individuali la certificazione comune è effettuata solo a parità di g |
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Art. 10 (Metodologia di classificazione degli edifici)1. La classificazione degli edifici riportata nell’attestato di certificazione energetica &egra |
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Art. 11 (Classificazione dell’indice di prestazione energetica globale EPgl)1. Con riferimento all’indicatore EPgl, i limiti delle classi sono definiti sulla base dei valori dell’indice di prest |
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Tabella 11.1 - Classificazione dell’indice di prestazione energetica globale EPglA* < 0.25 EPLi(2010) + 0.016 *K 0.25 EPLi(2010) + 0.016 *k ≤ A < 0.5 EPLi(2010) + 0.016 *k 0.5 EPLi(2010) + 0.016 *k ≤ B < 0.75 EPLi(2010) + 0.021 *K 0.75 EPLi(2010) + 0.021 *k ≤ C < 1.00 EPLi(2010) + 0.034 *k |
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Art 12 (Classificazione dell’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio EPi,inv)1. Con riferimento all’indicatore EPi, inv, i limiti delle classi energetiche sono definiti sulla base dei valo |
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Tabella 12.1 - Classificazione dell’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio EPinvA* < 0.23 EPLi(2010) 0.23 EPLi(2010) ≤ A < 0.45 EPLi(2010) |
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Art. 13 (Classificazione dell’indice di prestazione per la produzione di acqua calda sanitaria EPacs)1. Con riferimento all’indicatore EPacs, i limiti delle classi energetiche sono definiti sulla |
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Tabella 13.1 - Classificazione della prestazione energetica per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari EPacsA < 0.016 *K 0.016 *K ≤ B < 0.021 *K 0.021 *K ≤ C < 0.034 *K 0.034 *K ≤ D < 0.042 *K |
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Art. 14 (Classificazione dell’indice di prestazione energetica dell’impianto per la climatizzazione invernale Ω)1. Il valore di Ω, definito nel paragrafo H.4 dell’allegato H al presente regolamento e o |
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Tabella 14.1 - Classificazione dell’indice di prestazione energetica dell’impianto per la climatizzazione invernaleA < 1.03 |
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Art. 15 (L’attestato di certificazione energetica degli edifici)1. L’attestato di certificazione energetica contiene le informazioni tecniche relative al siste |
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A) FRONTESPIZIO |
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B) RETRO |
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Art. 16 (Descrizione del frontespizio)1. Il frontespizio contiene le seguenti informazioni: a) Numero, data di rilascio e di scadenza dell’attestato di certificazione; b) Informazioni generali relative all’edificio: - ubicazione; - proprietà; - anno di cost |
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Tabella 16.1 - Coefficienti di emissione di CO2
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Art. 17 (Descrizione del retro)1. Il retro contiene le seguenti informazioni: a) Numero dell’attestato di certificazione; b) Prestazioni energetiche parziali: 1. prestazione energetica dell’involucro: - scala di classificazione energetica dell’involucro (da A+ a G) da compilare a cura del certificatore sulla base dell’art. 12 tabella 12.1 del presente regolamento; - freccia di colore rosso, che individua la classe attuale dell’involucro sulla base dell’indice EPi, inv effettivo; - freccia di colore verde, che individua la classe raggiungibile dell’involucro sulla base dell’indice EPi, inv valutato in seguito ad in |
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Art 18 (Procedure per il rilascio della certificazione energetica)1. La procedura per il rilascio o l’aggiornamento dell’attestato di certificazione energetica si articola nelle seguenti fasi: |
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Titolo III - Ispezioni e verifiche |
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Art. 19 (Ispezioni)1. Le ispezioni di cui all’art. 31, comma 1, della L.R. 22/2007, eseguite su almeno il 5% annuo degli edifici di nuova costruzione o in ristrutturazione, consistono nella verifica in corso d’opera della conformità delle opere al progetto approvato con particolare riferimento a: a) involucro edilizio: |
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Art. 20 (Verifiche del processo di certificazione)1. Le verifiche di idoneità della certificazione energetica di cui all’art. 31, comma 2, de |
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Art. 21 (Norma finale)1. Il presente regolamento regionale è pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Ligur |
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Art. 22 (Abrogazione)1. Con il presente regolamento è abrogato il regolamento regionale n. 6/2007. |
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ALLEGATO A - NORMATIVA TECNICA E GIURIDICA DI RIFERIMENTO |
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UNIUNI 8065 - Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile; |
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UNI/TSUNI/TS 11300-1 - Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: |
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UNI ENUNI EN 303-1 - Caldaie per riscaldamento - Parte 1: Caldaie con bruciatori ad aria soffiata - Terminologia, requisiti generali, prove e marcatura; UNI EN 410 - Vetro per edilizia -Determinazione delle caratteristiche luminose e solari delle vetrate; |
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UNI EN ISOUNI EN ISO 6946 - Componenti ed elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo; UNI EN ISO 7345 - Isolamento termico - Grandezze fisiche e definizioni; UNI EN ISO 10077-1 - Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti - Calcolo della trasmittanza termica - Generalità; |
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CENCEN/T |
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LEGISLAZIONED.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 - Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici a |
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ALLEGATO B - VALORI LIMITE DELLA TRASMITTANZA TERMICA |
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B.1 - Trasmittanza termica delle strutture opache verticali
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B.2 - Trasmittanza termica delle strutture opache orizzontali o inclinate
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B.3 - Trasmittanza termica dei pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno
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B.4 - Trasmittanza termica delle strutture edilizie di separazione tra edifici o unità immobiliariPer tutte le categorie di edifici ad eccezione della categoria E.8, da realizzarsi in zona climatica C, D, E e F |
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B.5 - Trasmittanza termica delle chiusure trasparenti (superficie vetrata dell’immobile inferiore al 25% della superficie perimetrale verticale)
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B.6 - Trasmittanza termica centrale dei vetri (superficie vetrata dell’immobile inferiore al 25% della superficie perimetrale verticale)
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B.7 - Trasmittanza termica delle chiusure trasparenti (superficie vetrata dell’immobile superiore al 25% della superficie perimetrale verticale)
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B.8 - Trasmittanza termica centrale dei vetri (superficie vetrata dell’immobile superiore al 25% della superficie perimetrale verticale)
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ALLEGATO C - VALORI LIMITE DELL’INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA |
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Edifici residenziali della classe e1, esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme |
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Tabella C.1
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Tabella C.2
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TUTTI GLI ALTRI EDIFICI |
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Tabella C.3
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Tabella C.4
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ALLEGATO D - RENDIMENTI |
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D.1 - Rendimento globale medio stagionale limite dell’impianto termicoIl rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico deve essere superiore al valore fornito dalla seguente espressione: |
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D.2 - RegolazioneDeve essere prevista almeno una centralina di termoregolazione programmabile per ogni generatore di calore e dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali e nelle singole zone che, per loro caratteristiche di uso ed esposizione possano godere, |
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D.3 - Rendimento globale medio stagionale limite dell’impianto termico per edifici pubblici o ad uso pubblicoIl rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico deve essere superiore al valore fornito dalla seguente espressione: |
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ALLEGATO E - SOSTITUZIONE DEL GENERATORE DI CALORE O DELLA POMPA DI CALORE |
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E.1 - Rendimento termico utile per nuovi generatori di caloreI nuovi generatori di calore a combustione devono presentare un valore del rendimento termico utile, in corrispondenza di un carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale al valore li |
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E.2 - Rendimento termico utile per nuove pompe di calore elettricheLe nuove pompe di calore elettriche devono presentare un valore del rendimento termico utile, in condizioni nominali riferito all’energia primaria , maggiore o uguale al valore limite calcolato con la seguente espressione: |
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E.3 - RegolazioneNella mera sostituzione dei generatori di calore o pompe di calore devono essere previste almeno una centralina di termoregolaz |
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E.4 - Potenza massima |
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E.5 - Rendimento termico utile per nuovi generatori di calore (problematiche connesse alla sicurezza)I nuovi generatori di calore a combustione devono presentare un valore del rendimento termico utile, in corrispondenza di un carico pari al 30% della potenza termica ut |
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ALLEGATO F - GUIDA ALLA RACCOLTA DEI DATI |
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F.1 Guida alla raccolta dei dati relativi alle strutture |
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F.2 - Rilievo dati centrale termica |
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F.3 Rilievo dati impianto di produzione acqua calda sanitaria |
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F.4 - Rilievo dati impianto di riscaldamento |
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ALLEGATO G - METODOLOGIE DI CALCOLO |
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G.1 - Fabbisogno globale di energia primariaIl calcolo per la valutazione del fabbisogno globale di energia primaria per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari (Qp,H,W) è svolto secondo la norma UNl/TS 11300-2 alla quale si rimanda per una completa trattazione. Di seguito si riporta la relazione fina le: [kWh] (1) Ove: - QH,c,i [kWh]: fabbisogno di energia per il solo riscaldamento ottenuto da ciascun vettor |
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G.2 - Solare fotovoltaicoLa metodologia di calcolo è ripresa dalla norma UNI EN 15316-4-6 e ss.mm.ii. Il contributo energetico dovuto all’impianto fotovoltaico Qel,expè espresso da: |
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Tabella G.2.1 - Irradiazione totale annuale incidente su una superficie orizzontale |
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Tabella G.2.2 - Fattore di conversione in funzione dell’angolo di inclinazione e dell’azimut irradiazione annuale compresa tra 1350 [(kWh/m²)/anno] e 1450 [(kWh/m²/anno]
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Tabella G.2.3 - Coefficienti della potenza di picco per differenti moduli fotovoltaici
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Tabella G.2.4 - Fattori di efficienza dell’impianto
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G.3 - Solare termicoLa valutazione dell’energia termica fornita dai collettori solari è svolta sulla base della norma UNI EN 15316-4-3 e ss.mm.ii. In tale norma si utilizza il metodo, noto come f-Chart, che prevede il calcolo su base mensile della frazione del fabbisogno soddisfatto dall’impianto solare termico sul totale necessario, mediante l’utilizzo di due parametri adimensionali X e Y. Questi sono correlati rispettivamente al rapporto tra le perdite di calore dei collettori solari con il fabbisogno di calore richiesto e ai |
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Tabella G.3.1 - Irradiazione totale Em incidente su una superficie inclinata di 45° a Sud
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G.4 - MicrocogenerazioneQuando il sistema cogenerativo è costituito da un’unità dedicata all’edificio al quale fornisce calore, si usa il termine di "micro cogenerazione". Per la valutazione del consumo di energia primaria ci si riferisce alla norma UNI EN 15316-4-4 e ss.mm.ii. Nel presente regolamento ci si riferisce in particolare al caso in cui il sistema cogenerativo fornisce una parte della domanda di energia termica (Qchp,gen,out). In tali ipotesi, |
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Tabella G.4.1 - Efficienza termica ed elettrica per diversi tipi di motori per micro cogenerazione
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G.5 - Pompe di caloreL’energia elettrica richiesta (EH,gen,in) per il funzionamento di una pompa di calore durante il periodo di riscaldamento è valuta bile mediante la seguente equazione riferita ad ogni mese di funzionamento: [kWh/anno] Ove: - QH,gen,out,j [kWh/mese]: energia termica richiesta dal sistema di distribuzione; - QH,gen,ls,j [kWh/mese]: energia termica dispersa; - Qaux,HP,j [kWh/mese]: energia elettrica degli ausiliari; - COPH,HP,j: coefficiente di prestazione della pompa di calore. |
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ALLEGATO H - INDICI DI PRESTAZIONE ENERGETICA |
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H.1 - Indice di prestazione energetica globaleL’indice di prestazione energetica globale per la climatizzazione invernale è definito dal seguente rapporto: a) edifici residenziali della classe E1 , esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme:
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H.2 - Indice di prestazione energetica dell’involucroL’indice di prestazione energetica dell’involucro è definito dal seguente rapporto: a) edifici residenziali della classe E1, esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme: |
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H.3 - Indice di prestazione energetica dell’impianto per la produzione di acqua calda sanitariaL’indice di prestazione energetica dell’impianto per la climatizzazione invernale è definito dal seguente rapporto: a) edifici residenziali della classe E1, esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme: |
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H.4 - Indice di prestazione energetica dell’impianto per la climatizzazione invernaleL’indice di prestazione energetica dell’impianto per la climatizzazione invernale è definito dal seguente rapporto: |
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ALLEGATO I - Analisi costi - benefici |
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I.1 - FinalitàLo scopo dell’analisi costi-benefici consiste nel contribuire al raggiungimento dell’efficienza economica, assicurando che le risorse disponibili al conseguimento di un prefissato obiettivo siano investite nel modo più efficiente e siano in grado di produr |
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DIAGNOSI ECONOMICAPer poter condurre efficacemente un’analisi costi - benefici è necessario: - individuare tutti i costi derivanti ed i benefici generati dalla realizzazione di uno specifico intervento di riqualificazione energetica ipotizzato; |
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TEMPO DI RITORNO SEMPLICE (SP)Il Tempo di Ritorno Semplice (o simple pay·back time) viene definito come il numero di anni necessari affinché i flussi di cassa (escluso il pagamento del debito) eguaglino l’investimento totale, e viene calcolato secondo la seguente equazione di calcolo:
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VALORE ATTUALE NETTO (VAN)Il VAN costituisce una metodologia di valutazione economico-finanziaria tramite cui si definisce il valore attuale di una serie attesa di flussi di cassa , non solo sommandoli algebricamente ma attualizzandoli sulla base del tasso di rendimento, secondo la seguente relazione:
Ove: - : flusso di cassa al netto delle imposte; - r: tasso di sconto; - n: numero di anni di vita del progetto. Il flusso di cassa al netto delle imposte viene calcolato come:
Ove: - Cn: flusso di cassa al lordo delle imposte; - Rn: imposte annuali. A sua volta, il flusso di cassa al lordo delle imposte, Cn, viene esplicitato come:
in cui: - Cin,n: flusso di cassa in entrata; - Cout,n: flusso di cassa in us |
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