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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. P.G.R. Piemonte 17/07/2007, n. 8/R
D. P.G.R. Piemonte 17/07/2007, n. 8/R
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Art. 2. - (Definizioni)1. Ai fini del presente regolamento si intende per: a) DMV: la portata minima istantanea che deve essere presente in alveo immediatamente a valle dei prelievi, al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interes |
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Art. 3. - (Ambito d’applicazione)1. Il DMV di base si applica a tutti i prelievi d’acqua da sorgenti e da corsi d’acqua naturali, ivi compresi quelli che originano un invaso. 2. Il DMV ambientale si applica ai pre |
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Art. 4. - (DMV idrologico e DMV di base)1. La quantificazione del DMV idrologico e del DMV di base è effettuata secondo le modalit&agr |
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Art. 5. - (DMV ambientale)1. Le misure di area del Piano di tutela delle acque definiscono i fattori correttivi riguardanti la |
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Art. 6. - (Bacini inferiori o uguali a 50 chilometri quadrati)1. In sede di prima applicazione, le modalità di quantificazione del DMV idrologico si applicano anche ai prelievi collocati in sezioni di corpi idrici che sottendono bacini di estensione inferiore o uguale a 50 chilometri quadrati. 2. Nel caso di prelievi esistenti costituiti da prese principali e da prese sussidiarie ubicate nella medesima area idrografica come delimitata dal Piano di tutela delle acque, è ammessa la co |
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Art. 7. - (Rilasci da invasi)1. Per gli invasi esistenti, originati da sbarramenti su corsi d’acqua naturali, che superano i 15 metri di altezza o che determinano un volume |
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Art. 8. - (Rilasci da sorgente)1. Nel caso di prelievi da sorgenti è richiesto il rilascio del solo DMV idrologico pari: |
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Art. 9. - (Deroghe)1. Nelle more del completamento delle azioni volte al riequilibrio del bilancio idrico, nei tratti dei corsi d’acqua di cui all’allegato B su cui incidono rilevanti prelievi irrigui e caratterizzati da ricorrenti deficit idrici stagionali, alle derivazioni ad uso agricolo destinate all’irrigazione e limitatamente al periodo di massima idroesigenza si applica un DMV ridotto a un terzo del valore calcolato ai sensi dell’articolo 4. La deroga è estesa, limitatamente allo stesso periodo, alle altre utilizzazioni collocate sulla medesima asta fluviale a valle dell’ultima utenza irrigua. |
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Art. 10. - (Nuovi prelievi e rinnovi)1. L’applicazione del DMV di base e degli ulteriori fattori correttivi riguardanti la naturalità (N), la qualità dell’acqua (Q), la fruizione (F) e le esigenze di modulazione della portata residua a valle dei prelievi (T) è condizione necessaria per il rilascio: |
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Art. 11. - (Prelievi esistenti)1. Entro il 31 dicembre 2008 tutti i prelievi esistenti rilasciano, eventualmente anche con modalità provvisorie, il DMV di base, fermi restando eventuali obblighi di maggior rilascio già previsti nei disciplinari di concessione. 2. La relazione di calcolo del DMV di cui al comma 1 è trasmessa all’autorità concedente entro un anno dall’entrata in vigore del presente regolamento, fermo restando l’obbligo di realizzare l’adeguamento de |
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Art. 12. - (Modalità di rilascio in alveo)1. Le derivazioni dotate di opere di presa fisse o di dispositivi di regolazione delle portate derivate sono dotate di apparati fissi per la gestione dei rilasci, costituti di n |
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Art. 13. - (Sperimentazione)1. La Regione e le province incentivano l’approccio sperimentale volontario all’applicazione del deflusso minimo vitale sulla base di accordi con utenti che si impegnano a |
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Art. 14. - (Controlli)1. Il controllo del rispetto degli obblighi di rilascio di cui al presente regolamento è effettuato dall’autorità concedente attraverso una misura diretta |
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Art. 15. - (Disposizione finale)1. A far data dall’entrata in vigore del presente regolamento non trovano più applicazio |
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Allegato A - (Art. 4) CALCOLO DEL DMV IDROLOGICO E DEL DMV DI BASE |
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Aste principali del fiume Po dalla confluenza Pellice fino al confine regionale e del fiume Tanaro dalla confluenza Stura di Demonte fino alla confluenza in PoConsiderata la sostanziale costanza della portata naturale media annua fluente nei tratti di corpo idrico compresi tra una confluenza e la successiva, il DMV di base per ciascuno dei tratti sotto elencati è così stabilito:
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Altri corsi d'acqua naturali del territorio piemonteseIl deflusso minimo vitale di base in una determinata sezione del corpo idrico è calcolato con la formula seguente: DMV base = k *qmeda * |
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Determinazione del parametro kIl parametro k esprime la percentuale della portata media annua naturale che deve essere considerata nel calcolo della componente idrologica del deflusso minimo vitale. I valori del parametro k, variabili tra 0 e 1 estremi esclusi e diversificati per aree omogenee in relazione ai regimi idrologici di magra, in coerenza con gli esiti degli studi finalizzati alla redazione del Piano di tutela delle acque, sono così stabiliti: |
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Determinazione della qmedaLa valutazione della portata specifica media annua naturale di un corso d'acqua per unità di superficie del bacino - detta q meda - è effettuata secondo una delle modalità di seguito descritte: a) utilizzando il modello di regionalizzazione delle portate e cioè la formula: qmeda = 0,00860*H + 0,03416*A-24,5694 dove: H rappresenta l'altitudine media sul livello del mare del bacino idrografico sotteso alla presa, |
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Determinazione della superficie del bacino sotteso dalla derivazione: SIl parametro S rappresenta la superficie del bacino idrografico sotteso dalla sezione di presa nella quale è calcolato il deflusso minimo vitale. Nel d |
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Determinazione del fattore morfologico: MIl valore del fattore morfologico M da applicare per il calcolo del DMV di base è quello descritto nella seguente tabella. |
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Fattore di interscambio idrico con la falda: AIl fattore A di interscambio con la falda determina una correzione del DMV idrologico nei tratti di corsi d'acqua evidenziati nella successiva tabella, ai quali si applica il valore riportato nell'ultima colonna.
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Allegato B - (Art. 9) TRATTI DI CORSI D'ACQUA SOGGETTI A RICORRENTI DEFICIT IDRICI ESTIVI
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Allegato C - (Artt. 10 e 12) MODULAZIONE DEL RILASCIONel caso di nuovi prelievi aventi una portata massima istantanea superiore alla portata naturale di d |
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Modulazione di Tipo ALa modulazione temporale del deflusso minimo secondo la presente modalità comporta l'adattamento della portata istantanea rilasciata in alveo alle fluttuazioni del regime idrologico misurate immediatamente a monte della traversa di captazione In tal caso la portata da rilas |
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Modulazione di Tipo BLa modulazione temporale dei rilasci secondo la presente modalità comporta l'obbligo di gestire rilasci a gradini con valori differenziati, ciascuno dei quali applicabile per periodi di tempo di durata predefinita, di norma, non inferiore a 30 giorni. |
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Allegato D - (Art. 11) PROGETTI DI ADEGUAMENTO DELLE OPERE DI PRESA |
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Contenuti dei progetti di adeguamento delle opere di presa al rilascio del DMVI titolari delle opere di presa insistenti sul reticolo idrografico piemontese soggette all'obbligo previsto dall'articolo 11 comma 3 del presente regolamento predispongono, per ogni opera di presa gestita, un progetto di adeguamento delle opere al rilascio del DMV strutturato nelle seguenti parti: |
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A. Ubicazione della presaLocalizzazione dello sbarramento o dell'opera di presa su Carta tecnica regionale in scala 1:10.000. |
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B. Descrizione stato di fatto |
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B1) Dati caratteristici della derivazionea) Tipologia sbarramento (traversa con organi di regolazione, traversa senza organi di regolazione, piccola diga, grande diga, sbarramento precario, altro; specificare eventuale classificazione ai sensi legislazione vigente) |
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B2) Planimetria generale e sezioni principali dello sbarramentoIn scala idonea e comunque rispettivamente, ove applicabile, non inferiore ad 1:100 per la planimetri |
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B3) Profilo complessivo dello sviluppo sbarramento-opera di presa-opere di adduzioneQuote di fondo, quote delle soglie e quote di ogni dispositivo di regolazione ivi installato ed indic |
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B4) Fotografie dello sbarramento con indicazione dei relativi punti di ripresa |
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B5) Descrizione sintetica delle attuali modalità operative seguite nella gestione e regolazione dello sbarramentoNel caso di sbarramenti precari specificare modalità realizzative e permanenza in alveo; nel c |
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C. Calcolo della portata da rilasciareSintetica relazione di calcolo del valore di DMV da rilasciare, evidenziando le metodologie utilizzat |
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D. Prese sussidiarieIllustrazione sull'estratto della Carta tecnica regionale in scala 1:10.000 delle superfici sottese d |
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E. Interventi di adeguamento in progetto |
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E1) Relazione descrittiva degli interventi di adeguamento previstiIllustrazione dell'entità e della consistenza degli eventuali interventi strutturali e delle previste regolazioni di organi e dispositivi esistenti. Nel caso di obblighi di rilascio preesistenti e/o di passaggio per l'ittiofauna devono essere dettagliate le eventuali modalità di adeguamento degli stessi. La relazione deve inoltre descrivere sinteticamente i metodi di regolazione previsti per garantire il rilascio a valle nelle tre seguenti condizioni idrol |
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E2) Tavole grafiche degli interventi strutturali in progettoa) planimetria di base di cui al punto B2 sulla quale sono localizzati gli interventi in progetto; |
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E3) Relazione tecnica relativa al progetto del passaggio di risalita per l'ittiofauna (qualora da realizzarsi contestualmente agli interventi di adeguamento)a) individuazione degli ambienti significativi a monte e valle dello sbarramento (tratti d'alveo nei quali i pesci risultino isolati e impossibilitati a effettuare percorsi migratori a causa della presenza di ostacoli naturali o artificiali al libero movimento della fauna ittica) |
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Criteri per la redazione dei progetti di adeguamento delle opere di presaIl rilascio del DMV deve preferibilmente essere assicurato attraverso uno stramazzo rettangolare in parete sottile collocato direttamente sul corpo della traversa, con ciglio sfiorante ubicato ad una quota inferiore all'incile del canale di derivazione in modo tale da rendere impossibile il prelievo dell'acqua in presenza di condizioni di deflusso in alveo inferiori al DMV. Nel caso in cui il carico massimo superi il valore oltre il quale le formule di letteratura non dispongono di conferme sperimentali, deve essere ricostruita la scala di deflusso attraverso una taratura ad hoc. Tale modalità di rilascio dovrà obbligatoriamente prevedere idonei dispositivi di controllo visivo del livello idrico a monte necessario a affinché defluisca il rilascio previsto. Ove tecnicamente non siano applicabili le modalità innanzi richiamate, il DMV può esse |
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