Circ.Ass.R. Sicilia 08/04/1992, n. 1810

Nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 302 del 27 dicembre 1991 è stato pubblicato il decreto legislativo 19 dicembre 1991 n. 406, che dà attuazione alla direttiva n. 89/440/CEE in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti di lavori pubblici, direttiva che modifica ed integra la precedente n. 71/305/CEE di analogo contenuto, recepita con la legge 8 agosto 1977, n. 584.

Le modifiche più rilevanti introdotte nel nostro ordinamento a seguito del recepimento della nuova direttiva possono così riassumersi:

1) La nuova normativa disciplina l'affidamento, sotto qualsiasi forma, di lavori pubblici d'importo pari o superiore a cinque milioni di E.C.U., I.V.A. esclusa; viene, pertanto, innalzata la soglia comunitaria già fissata nella misura di un milione di E.C.U.

Si deve evidenziare, al riguardo, che il calcolo va effettuato prendendo in considerazione, oltre all'importo dei lavori, il valore stimato delle forniture necessarie all'esecuzione dei lavori stessi e messe a disposizione dell'appaltatore dall'amministrazione aggiudicatrice.

Sempre in tema di individuazione della soglia comunitaria, è opportuno ricordare le disposizioni antielusive previste dall'art. 5, commi 1 e 2, relative alla suddivisione in lotti delle opere e degli appalti.

L'art. 3, riguardante in particolare i lavori c.d. di genio civile specificatamente indicati nel comma 2, contiene un dato innovativo di speciale rilievo in quanto si prevede l'estensione dell'ambito di operatività della direttiva anche agli enti diversi da quelli qualificati pubblici nell'art. 2, quando l'esecuzione delle opere comporti l'impiego di denaro pubblico sotto forma di sovvenzione o di contribuzione nella misura superiore