Sent. C. Stato 25/02/2015, n. 927 | Bollettino di Legislazione Tecnica
FAST FIND : GP13838

Sent. C. Stato 25/02/2015, n. 927

2275376 2275376
Ecco cosa incide sulla moralità del concorrente.
Il Collegio non intende decampare dalla consolidata giurisprudenza (cfr. ex plurimis C. Stato, Sez. V, 11 luglio 2014, n. 3562; Sez. V, 6 marzo 2013, n. 1378), secondo cui: I) la valutazione della gravità delle condanne riportate dai concorrenti e della loro incidenza sulla moralità professionale è rimessa alla più ampia discrezionalità tecnico-amministrativa della stazione appaltante; II) la giustificazione della scelta può desumersi per relationem dagli elementi documentali versati in atti, non richiedendosi l’assolvimento di un particolare onere motivazionale; III) in tal caso la motivazione si evince ob relationem col richiamo implicito al titolo penale acquisito al procedimento amministrativo, il ché consente al Giudice di esercitare il controllo nei limiti del sindacato di legittimità operabile ab externo su valutazioni fiduciarie comunque riservate alla Pubblica amministrazione; IV) ciò che conta davvero è che l’amministrazione, come verificatosi nel caso di specie, abbia acquisito tutti i dati utili seguendo lo schema tracciato dalla legge per la verifica del requisito della idoneità morale.

Dalla redazione