Deliberaz. G.R. Liguria 03/08/2012, n. 951

La nuova normativa regionale in materia di attività estrattive, approvata con la L.R. n. 12/2012, ha previsto, innovando il regime previgente, tra l’altro, una disciplina particolare per i casi di possibile interferenza dell’esercizio dell’attività estrattiva con la presenza di grotte.

Si prevede, infatti, all’articolo 13, commi 1 e 3, a fronte della tutela assoluta assicurata alle grotte dalla legge regionale n. 39/2009 R, in materia di valorizzazione della geodiversità, dei geositi e delle aree carsiche che, all’art. 7, c. 1, ne vieta l’occlusione, il danneggiamento e la distruzione, una disciplina derogatoria, che consenta l’attività di cava anche in presenza di grotte censite nel Catasto regionale di cui all’articolo 3 della citata L.R. n. 39/09.

Il necessario contemperamento delle esigenze di sviluppo e di quelle di salvaguardia ambientale è, peraltro, garantito mediante la previsione di un parere vincolante della struttura competente in materia di grotte, che viene elaborato anche tenuto conto dei contenuti delle valutazioni esperte formulate dalla Dele

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Dove:

Successivamente alla compilazione della tabella viene eseguita la somma aritmetica dei punteggi attribuiti ai 7 indicatori.

Qualora la salvaguardia della grotta condizioni la possibilità di estrazione di volumi di giac

Comma 3, art. 13, L.R. 12/2012 - Nel caso di grotte non censite nel catasto regionale intercettate nel corso dell’attivi

Qualora la salvaguardia della grotta condizioni la possibilità di estrazione di volumi di giac

Il parere vincolante rilasciato nell’ambito della procedura autorizzativa prevista contiene, ol