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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Delib. G.R. Campania 24/05/2011, n. 214
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[Premessa]Alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Settore e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Dirigente del Settore a mezzo di sottoscrizione della presente Alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Settore e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Dirigente del Settore a mezzo di sottoscrizione della presentePREMESSO Che con la Legge Regionale n.1/2011, di modifica della Legge Regionale n.19/2009, è stato introdotto |
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ALLEGATO A - REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO |
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Articolo 1 - Ambito di applicazione1. Il presente regolamento disciplina i procedimenti amministrativi di formazione dei piani, territoriali, urbanistici e di settore, previsti dalla legge regionale 22 dicembre 2004, n. 16 R (Norme sul governo del territorio), ai sensi dell’articolo 43 bis della stessa legge. Con ulteriore regolamento di attuazione in materia edilizia si provvede a disciplinare gli articoli 41(sportello unico dell’edilizia) commi 2 e 3, e 43 |
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Articolo 2 - Sostenibilità ambientale dei piani1. La Valutazione ambientale strategica (VAS), è disciplinata dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 R (Norme in materia ambientale) e dalle seguenti disposizioni. 2. L’amministrazione procedente avvia contestualmente al procedimento di pianificazione la valutazione ambientale strategica o la verifica di assoggettabilità secondo le disposizioni dell’articolo 6 del decreto legislativo n. 152/2006 e nel rispetto dei casi di esclusione previsti dal medesimo decreto legislativo. 3. La Regione N3 ed i comuni sono autorità competenti per la VAS dei rispettivi piani e varianti nonché per |
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Articolo 3 - Procedimento di formazione e pubblicazione dei piani territoriali, urbanistici e di settore1. Il piano, redatto sulla base del preliminare di cui al comma 4 dell’articolo 2, è adottato dalla Giunta dell’amministrazione procedente, salvo diversa previsione dello statuto. L’amministrazione procedente accerta, prima dell’adozione del piano, la conformità alle leggi e regolamenti e agli eventuali strumenti urbanistici e territoriali sovra ordinati e di settore. Dall’adozione scattano le norme di salvaguardia previste all’articolo 10 della legge regionale n. 16/2004. 2. Il piano è pubblicato contestualmente sul bollettino ufficiale della regione Campania (BURC) e sul sito web dell’amministrazione pro |
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Articolo 4 - Procedimento di variante dei piani territoriali, urbanistici e di settore1. Prima dell’adozione del piano di cui al comma 1 dell’articolo 3 l’amministrazion |
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Articolo 5 - Accordi di programma1. Gli accordi di programma di cui al comma 1 dell’articolo 12 della legge regionale n.16/2004 sono promossi nel caso che comportino variante agli strumenti urbanistici anche di portata sovra comunale, e partecipano tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati all’attuazione degli interventi oggetto dell’accordo, in applicazione dell’articolo 34 del TUEL n. 267/2000. |
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Articolo 6 - Adeguamento dei piani1. “Salvo quanto previsto per le varianti agli strumenti urbanistici” N9 l’amministrazione procedente adegua, modificandolo o integrandolo, il piano di sua competenza, nei seguenti casi: a) sopraggiunti interventi legislativi statali e regionali; |
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Articolo 7 - Partecipazione al procedimento di formazione dei piani e delle loro varianti1. L’amministrazione “procedente” N12 garantisce la partecipazione e la pubblicità nei processi di pianificazione attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati nel procedimento dei piani o di loro varianti, in attuazione delle disposizioni della legge n |
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Articolo 8 - Accordi e intese tra pubbliche amministrazioni nel procedimento di piano o variante1. L’amministrazione procedente, quando ne ravvisi la opportunità o il piano sovraordinato lo |
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Articolo 9 - Attuazione dell’articolo 3 della legge regionale n.16/2004 (Piano strutturale e piano programmatico)1. Tutti i piani disciplinati dalla legge regionale n. 16/2004 si compongono del piano strutturale, a tempo indeterminato, e del piano programmatico, a termine, come previsto all’articolo 3 della legge regionale n. 16/2004. 2. Il Piano strutturale del PTCP ha valenza di piano di valorizzazione paesaggistica, di piano stralcio dell’Autorità di Bacino con le intese di cui all’articolo 8. 3. “Il PTCP definisce, secondo quanto stabilito dall’articolo 9, comma 1 e 3 della l.r. n. 13 del 2008, oltre agli elementi strutturali a scala provinciale anche le seguenti ulteriori componenti strutturali a scala 1:10.000”:N12 |
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Articolo 10 - Procedimento di formazione dei piani urbanistici attuativi1. L’amministrazione comunale verifica, prima dell’adozione, che il PUA è compatibile con il PUC e con i piani di settore comunali. 2. Il Comune, dopo la adozione del PUA da parte della Giunta, garantisce il rispetto degli strumenti di partecipazione procedimentale stabiliti dalla normativa vigente. |
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Articolo 11 - Procedimento di formazione del regolamento urbanistico edilizio comunale1. Il regolamento urbanistico edilizio comunale (RUEC) è approvato dal consiglio comunale, salvo diversa previsione dello statu |
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Articolo 12 - Perequazione urbanistica ed ambiti di trasformazione urbana1. Il piano urbanistico, nell’ambito delle sue potenzialità edificatorie, può essere attuato anche con sistemi perequativi, compensativi e incentivanti, secondo criteri e modalità definiti dal presente articolo e dettagliati da provvedimenti regionali. 2. La perequazione è finalizzata al superamento della diversità di condizione giuridico - economica che si determina tra le proprietà immobiliari per effetto della pianificazione urbanistica, promuovendo forme di equa distribuzione dei benefici e degli oneri derivanti dagli interventi di trasformazione degli assetti insediativì, infrastrutturali ed edilizi del territorio comunale. 3. La compensazione si realizza con l’attribuzione, nel rispetto delle previsioni dello strumento urbanistico generale, di diritti edificatori alle proprietà immobiliari sulle quali, a seguito di accordo tra il comune e l’avente diritto, sono realizzati interventi pubblici o comunque ad iniziativa del comune. 4. L’incentivazione urbanistica ha come obiettivo il miglioramento della qualità urbana, architettonica ed edilizia attraverso interventi che presentano elevate prestazioni in campo energetico- ambientale paesaggistico, promuovendo nel contempo la bioedilizia e l’uso di materiali ecosostenibili. L’incentivazione si realizza prevedendo specifiche modalità e azioni previste nel piano programmatico-operativo. 5. Il piano programmatico del Puc può delimitare gli ambiti di trasformazione urbana da attuare con procedure perequative mediante comparti edificatori (CE), seguendo gli indirizzi della perequazione territoriale previsti dal Piano territoriale regionale approvato con legge regionale n. 13/2008, ed attraverso convenzione. 6. La |
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