Delib. CNA 20/12/2007

Visto l’art. 4, comma 2, Cost. che così recita: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta un’attività o una fun

La professione di Architetto è espressione di cultura e tecnica che impone doveri nei confronti della Società, che storicamente ne ha riconosciuto il ruolo nelle trasformazioni fisiche del territorio, nella valorizzazione e conservazione dei paesaggi, naturali e urbani, del patrimonio storico e artistico e nella pianificazione della città e del territorio.

Con la sua attività, l'Architetto nel comprendere e tradurre le esigenze degli individui, dei gruppi sociali e delle autorità in materia di assett

1. Il presente Codice si applica agli Architetti iscritti all’albo nell’esercizio a titolo individuale, associato o societario, dell’attività professional

1. L’architetto deve conformare la sua attività al principio di professionalità s

1. L’Architetto deve svolgere la sua attività con lealtà e correttezza nei confro

1. Nell’esercizio dell’attività professionale l’Architetto ha il dovere di c

1. L’Architetto deve ispirare la sua condotta al riserbo circa coloro che ricorrono alla sua prestazione nonché alle persone a questi ultimi legate; al contenuto 4 della

1. L’Architetto non deve accettare incarichi che non possa svolgere con la necessaria competenz

1. L’Architetto deve curare costantemente la propria preparazione professionale, conservando e

1. Le dichiarazioni rese in giudizio dall’Architetto devono essere vere.

1. L’Architetto è tenuto a rispettare la legge nell’esercizio della professione e

1. L’Architetto deve porsi in condizione di poter risarcire eventuali danni cagionati nell&rsqu

1. Qualora l’Architetto accetti un incarico congiuntamente con professionisti di altre categori

1. Gli Architetti che intendono collaborare tra di loro in esclusiva è opportuno che si accord

1. Nell’esercizio professionale i seguenti comportamenti possono assumere rilevanza ai sensi dell’art. 9 comma 2:

1. Costituisce comportamento rilevante ai sensi dell’art. 3 l’uso di un titolo profession

1. In caso di decesso di un collega, l’Architetto chiamato a sostituirlo per effettuare la liquidazione dello studio e/o

1. In caso di sospensione dall’esercizio della professione o impedimento temporaneo di un colle

1. L’Architetto è tenuto a prestare all’Ordine adeguata collaborazione al fine di consentire nel modo più

1. Nei rapporti professionali con le Istituzioni, l’Architetto deve curare, con particolare diligenza, l’osservanza d

1. L’Architetto che, in quanto tale, è nominato in una commissione o giuria deve curare che le modalità

1. L’Architetto che, a qualunque titolo, abbia partecipato alla programmazione e definizione di

1. L’Architetto deve curare che le modalità con cui svolge il proprio mandato presso le

1. L’Architetto che ricopre cariche di rappresentanza in enti previsti dall’ordinamento d

1. Nei rapporti con i collaboratori e i dipendenti, l’Architetto è tenuto ad assicurare

1. Nei rapporti con i tirocinanti, l’Architetto è tenuto a prestare in modo disinteressato il proprio insegnamento professionale e a compiere quanto necessario per assicurare ad essi il sostanziale adempimento della pratica professionale, con particolare cura per le regole deontologiche.

1. L’incarico professionale, qualunque sia la forma contrattuale che lo regola, è ordinato

1. L’Architetto è tenuto ad astenersi dal prestare attività professionale quando

1. Costituisce indebita interferenza tra interessi economici e professione, rilevante ai sensi degli

1. L’Architetto deve far conoscere tempestivamente al cliente la sua decisione di accettare o m

1. L’Architetto, chiamato a sostituire un collega nello svolgimento di un incarico, deve accertarsi con il

1. L’Architetto che riceve un incarico congiunto deve stabilire rapporti di fattiva collaborazione nel rispetto dei relativi compiti. In particolare:

1. L’Architetto non può divulgare notizie e informazioni riservate ricevute, anche occas

1. Tenuto conto di quanto previsto dall’art. 2, comma 1, lett. b) della legge 4 agosto 2006, n. 248, che ha abrogato le disposizioni, legislative e

1. L’Architetto deve svolgere l’incarico con diligenza e perizia richieste dalle norme che regolano la professione.

2. L’Architetto deve, tempestivamente, informare il cliente, con semplic

1. La conformità a standard prestazionali, adottati dal Consiglio Nazionali, è indice d

1. L’Architetto non deve proseguire l’incarico qualora sopravvengano circostanze o vincoli che possano influenzare la sua libertà di giudizio ovvero

1. L’Architetto, fatto salvo quanto previsto dalla legge o dall’accordo stipulato, in cas

1. Costituisce infrazione disciplinare il mancato o non corretto adempimento dell’incarico prof

1. L’Architetto è tenuto a consegnare al cliente i documenti dallo stesso ricevuti o rel

1. L’Architetto, in costanza del rapporto professionale non formalizzato per iscritto, può chiedere la corresponsione di anticipi parametrati alle spese sostenute ed a quelle prevedibili non

1. L'informativa al cliente in ordine all'attività professionale è resa ai sensi delle disposizioni di cui al presente articolo.

2. Spetta al professionista assicurare l'informazione al cliente in ordine a:

- i dati personali: nomi; indirizzi; formazione; specializzazioni; pubblicistica; attività didattica, con indicazione del periodo e dell'istituto presso la quale è stata svolta;

- i dati de

1. Ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. b) della legge 4 agosto 2006, n. 248, la pubblicità informativa può avere ad oggetto i titoli e le specializzazioni professionali, le

1. E’ vietata la diffusione da parte del professionista che partecipa ad eventi pubblici in ragione della competenza o attività svolta - come l'intervento a trasmissioni televisive; la partecipazione, come relatore, a conveg

1. Fatto salvo quanto previsto dalla legge, spetta ai Consigli degli Ordini provinciali la potestà di decidere le sanzioni adeguate

1. Al fine di attuare l’art. 3 della Costituzione e garantire la parità di trattamento, il Consiglio Nazionale assicura, ai sensi dei commi successivi, l'unità

1. Il Consiglio nazionale procede a massimare le sue decisioni, che sono pubblicate nel sito www.awn.

1. La responsabilità disciplinare discende dalla violazione dei doveri.

1. Le sanzioni previste per le violazioni alle presenti norme sono: l’avvertimento, la censura, la sospensione e la cancellazione ai sensi dell’art.45 del R.D. 23.10.1925, n.2537. Sono fatte salve, comunque, le sanzioni disposte da

1. Le disposizioni di cui ai Titoli III, IV e V costituiscono espressione dei principi generali conte

1. Entro il mese di marzo di ogni anno il Consiglio Nazionale delibera, sentiti gli Ordini provincial

1. Le presenti norme entrano in vigore dal 1° settembre 2009.