Circ.P.C.M. 31/03/1993, n. 432 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Circ.P.C.M. 31/03/1993, n. 432

Circolare esplicativa del decreto interministeriale in data 6 luglio 1992, n.467, avente per oggetto: "Regolamento concernente l'ammissione al contributo statale e la determinazione della relativa misura degli interventi per la realizzazione di ecc.
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[Premessa]

La presente circolare é mirata:

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Parte I - Illustrazione del decreto
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1.

L'articolo 1 (Requisiti) - comma 1 elenca i contenuti del "programma di itinerari ciclabili e ciclopedonali" che, ai fini dell'ammissione ai contributi, deve essere predisposto dai comuni interessati (precisati dalla legge nell'articolo 2, comma 1, periodi primo e secondo).

Detti contenuti sono articolati su 8 punti (da "a" ad "h"), di cui il primo (la tipologia degli interventi) e parte del secondo (la descrizione e localizzazione degli itinerari), costituiscono l'esposizione dell'intera "rete di itinerari" in programma per il 1992 ed il 1993, mentre la restante parte del secondo punto ed i successivi rappresentano l'esposizione dei caratteri dei "singoli itinerari" per i quali é ammissibile il contributo.

Appare evidente che i contributi competono per la realizzazione di quelle parti di itinerari che si identificano con le "piste ciclabili", sia su "sede propria" che su "corsia riservata", ritenendo che l'obiettivo del decongestionamento del traffico veicolare a motore vada perseguito garantendo, contestualmente, condizioni di sicurezza per i ciclisti.

L'articolo 1 - comma 2 completa l'esposizione dei requisiti degli interventi per i quali é richiesta l'ammissione ai contributi, riassumibili sostanzialmente in:

a) elevato grado di decongestionamento del traffico dei veicoli a motore nelle aree urbane, che si ritiene possa raggiungersi con preminente riferimento alla mobilità lavorativa e scolastica;

b) elevata redditività dell'investimento, con riferimento specialmente ai benefici associabili ad una intensa utilizzazione delle piste ciclabili;

c) oggettiva fruibilità delle piste da parte dei potenziali utilizzatori secondo le diverse fasce dell'età, per le quali é necessario che siano verificate favorevoli condizioni altimetriche dei percorsi.

L'articolo 2 (Priorità) - comma 1 definisce il preliminare ordine di priorità degli interventi ai fini della conces

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Parte II - Principali criteri e standard progettuali per le piste ciclabili
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1. Definizioni, tipologia e localizzazione.

1.1. Gli itinerari ciclabili si identificano con i percorsi stradali utilizzabili dai ciclisti, sia in sede riservata (pista ciclabile), sia in sede ad uso promiscuo con veicoli a motore o pedoni.

1.2. In genere le piste ciclabili si configurano:

su sede propria, ad unico o doppio senso di marcia, qualora la loro sede sia fisicamente separata da quelle relative ai veicoli a motore ed ai pedoni, attraverso idonei spartitraffico longitudinali rialzati;

su corsia riservata, ad unico senso di marcia, concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore ed ubi

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2. Larghezza delle corsie e degli spartitraffico.

2.1. Tenuto conto degli ingombri dei ciclisti e della bicicletta, nonché dello spazio per l'equilibrio e di un opportuno franco laterale libero da ostacoli, la larghezza standard della corsia ciclabile va considerata pari ad 1,50 m; tale

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3. Velocità di progetto, caratteristiche piano-altimetriche e limiti di velocità.

3.1. La velocità di progetto, a cui correlare le distanze di arresto e quindi le lunghezze di libera visuale, va definita tronco per tronco delle piste ciclabili, tenuto conto che i ciclisti in pianura marciano in genere ad una velocità di 20-25 km/h e che in discesa con pendenza del 5% possono raggiungere velocità anche superiori a 40 km/h.

3.2. Nella valutazione delle distanze di arresto va tenuto conto di un tempo di percezione e di decisione variabile tra un minimo pari a 1 sec. per le situazioni urbane ed un massimo di 2,5 sec. per le situazioni extraurbane, nonché di un coefficiente di aderenza longitudinale da relazionare al tipo di p

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4. Attraversamenti ciclabili.

4.1. In generale gli attraversamenti delle carreggiate stradali da parte dei ciclisti vanno effettuati con le stesse modalità degli attraversamenti pedonali, con comportamenti dell'

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5. Segnaletica stradale.

5.1. Le piste ciclabili debbono essere provviste di apposita segnaletica verticale all'inizio ed alla fine del loro percorso ed ogni qualvolta esso cambia direzione.

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6. Parcheggio delle biciclette.

6.1. Ogni progetto di pista ciclabile deve essere corredato dall'individuazione dei luoghi e delle op

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7. Superfici ciclabili.

7.1. Sulle piste ciclabili deve essere curata al massimo la regolarità delle loro superfici pe

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8. Fattibilità tecnico-economica.

8.1. Ai fini della determinazione della fattibilità tecnico-economica delle piste ciclabili concorrono, oltre che il rispetto dei criteri standard e progettuali indicati negli articoli precedenti, con particolare riguardo a quanto prescritto all'articolo 1, comma 5, anche i risultati di specifiche analisi costi-benefici degli interventi previsti, intese come valutazione quantificata della redditivit&ag

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Parte III - Modalità di accesso al finanziamento statale
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1.

Per accedere al finanziamento statale le relative proposte si conformano alla seguente procedura:

a) i comuni capoluogo di provincia e quelli non capoluogo già individuati con decreti del Ministro per i problemi delle aree urbane, tenuto conto

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