Sent.C. Conti 19/03/1991, n. 31

1. La ratio ispiratrice dell'art. 4, 3° c., L. 2 febbraio 1973 n. 14 - in forza del quale l'aggiudicazione viene fatta al concorrente che ha presentato l'offerta che eguaglia o, in mancanza, che più si avvicina per difetto alla media - risiede nella duplice finalità di individuare l'offerta più conveniente (idealmente eguale alla media dei maggiori ribassi in ragione del 50% delle offerte pervenute) e di escludere le offerte troppo basse (quelle che tale media travalicano in vantaggio della P.A.) che potrebbero rivelarsi non idonee a soddisfare compiutamente l'interesse della stazione committente, volto, in particolare alla realizzazione dell'opera a regola d'arte e a prescindere della maggiore convenienza del prezzo offerto. 2. La lettera di invito a licitazione privata, qualora non contraddica alla legge, legittimamente pone le regole da seguire, nell'espletamento della procedura concorsuale, regole da osservare con il dovuto rigore, considerata l'esigenza di tutela della par condicio e dell'affidamento.