Sent.C. Stato 16/01/1992, n. 47

1. In presenza di una specifica disciplina della gara, non è consentito al giudice amministrativo sovrapporre le sue valutazioni sulla adeguatezza dell'offerta a quelle fissate ex ante dalla Amministrazione, in quanto la predeterminazione delle condizioni di inammissibilità dell'offerta esclude di per se che si possa attribuire ex post, alle condizioni non sanzionate esplicitamente con la esclusione, un carattere preclusivo, anche nel caso in cui la stessa Amministrazione sia incorsa in errore omettendo di attribuire ad un determinato adempimento il predetto carattere. 2. Nel caso in cui le norme regolatrici di una licitazione privata non contengano prescrizioni a pena di esclusione, sia l'Amministrazione sia il giudice possono valutare la completezza ed efficacia dell'offerta, distinguendo tra condizioni essenziali e inderogabili allo svolgimento della gara e condizioni non inderogabili e, conseguentemente, sanabili con diversi adempimenti.