“Art. 17 - Indice convenzionale di edificabilità

1. Le aree edificabili sono classificate:

a) di categoria A, quelle comprese all'interno dei centri storici individuati dai piani urbanistici in vigore e, nei comuni sprovvisti di piano, quelle interne alla perimetrazione compiuta ai sensi della legge provinciale 3 agosto 1970, n. 11;

b) di categoria B, quelle ricomprese o adiacenti ad aree individuate dai piani urbanistici in vigore come insediamenti abitativi aventi densità edilizia superiore a 1,5 metro cubo per metro quadrato;

c) di categoria C quelle ricomprese o adiacenti ad aree individuate dai piani urbanistici in vigore come aree commerciali, alberghiere, nonché come insediamenti abitativi aventi questi ultimi densità edilizia inferiore o eguale a 1,5 metro cubo per metro quadrato;

d) di categoria D, quelle ricomprese o adiacenti ad aree individuate dai piani urbanistici in vigore come aree produttive, nonché quelle per attrezzature ed impianti di interesse generale ed esterne alle parti del territorio classificato nelle categorie A, B e C con esclusione dei tracciati stradali.

2. Qualora vi sia incertezza di attribuzione delle superfici da espropriare alle varie categorie, viene assegnata alle stesse superfici la categoria più favorevole all'espropriato.

3. A ciascuna categoria delle aree edificabili è attribuito un indice convenzionale di edificabilità.

4. L'indice convenzionale è determinato in:

a) 1,5 metro cubo per metro quadrato per le aree di categoria A;

b) 1,2 metro cubo per metro quadrato per le aree di categoria B;

c) 0,8 metro cubo per metro quadrato per le aree di categoria C;

d) 0,4 metro cubo per metro quadrato per le aree di categoria D.