Gli articoli 3 e 3/bis sono stati abrogati dalla L.P. Bolzano del 16/03/2012 n.7 e così recitavano: “Art. 3 - 1. La Giunta provinciale, entro sei mesi dalla data di pubblicazione della presente legge, definisce gli indirizzi e criteri programmatori per un razionale sviluppo dell'apparato distributivo, secondo le finalità di cui all'articolo 1, da osservare nella predisposizione entro ulteriori sei mesi degli strumenti di pianificazione comunale e provinciale a carattere vincolante, rispettivamente per le medie e grandi strutture di vendita. Possono essere anche previsti particolari vincoli di natura urbanistica, oltre quelli già posti dalle disposizioni urbanistiche vigenti, quali la disponibilità di parcheggi e di spazi ad uso pubblico e considerati fattori quali la mobilità, il traffico e l'inquinamento, onde stabilire la compatibilità urbanistica ed ambientale delle diverse strutture di vendita ed individuare le aree nelle quali consentirne l'insediamento. 2. La programmazione della rete distributiva ai sensi del presente articolo nonché l'esame delle istanze di autorizzazione e delle comunicazioni per l'esercizio del commercio al dettaglio ai sensi degli articoli 4, 5, 6 e 7 sono comunque soggette alla disciplina urbanistica provinciale. 3. Per l'emanazione degli indirizzi e criteri, nonché degli strumenti di pianificazione provinciale di cui al presente articolo, la Provincia acquisisce il parere del Consorzio dei comuni, delle organizzazioni delle imprese di commercio, dei lavoratori dipendenti e dei consumatori più rappresentative a livello provinciale. Il comune per l'emanazione dei propri strumenti di pianificazione acquisisce il parere delle organizzazioni delle imprese di commercio nonché dei lavoratori dipendenti e dei consumatori più rappresentative a livello locale.

Art. 3-bis - 1. Al fine di salvaguardare e valorizzare la presenza delle attività commerciali nei centri storici, secondo le finalità di cui all'articolo 1, i comuni possono approvare un progetto di qualificazione della rete commerciale del centro storico, tenuto conto delle linee guida approvate dalla Giunta provinciale."

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