"Art. 2

1. Con l’approvazione del piano territoriale di coordinamento regionale o di piani territoriali settoriali e funzionali redatti ai sensi dell’ultimo comma dell’art. 4 della legge regionale 15 aprile 1975, n. 51, la regione definisce gli ambiti territoriali di interesse regionale ai quali si applica la procedura speciale di cui al titolo III della presente legge.

2. Con l’approvazione del piano territoriale di coordinamento comprensoriale, del piano socio-economico o di piani settoriali adottati ai sensi dell'art. 16 della legge regionale 15 aprile 1975, n. 52, l’organismo comprensoriale definisce gli ambiti territoriali di interesse comprensoriale, ai quali si applica la procedura ordinaria di cui al titolo II della presente legge.

3. Fino a quando non saranno operanti i piani di cui ai commi precedenti e ai soli fini dell’applicazione della presente legge, i comuni, sulla base di indirizzi e criteri che il consiglio regionale determina entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, fatte salve comunque le previsioni degli strumenti urbanistici generali vigenti, possono definire gli ambiti territoriali di interesse comunale e quelli ritenuti di interesse comprensoriale o regionale; le relative deliberazioni sono adottate sentito il parere vincolante dell’organismo comprensoriale.

4. Tali deliberazioni, dopo il controllo di legittimità, sono soggette ad approvazione da parte della giunta regionale che ne verifica la conformità agli indirizzi e ai criteri di cui al comma precedente e può apportarvi le necessarie modifiche."