"Art. 8

1. Sono subdelegate ai comuni:

a) le funzioni relative alle autorizzazioni di cui all'art. 7 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, per tutti gli interventi da effettuarsi in ambiti sottoposti a vincolo paesaggistico in base agli elenchi definiti dall’art. 1 della legge 8 agosto 1985, n. 431, fatte salve le eccezioni di cui al successivo art. 9;

b) fuori dei casi previsti dalla precedente lett. a), le funzioni relative alle autorizzazioni di cui all’art. 7 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, per interventi da effettuarsi in ambiti assoggettati a vincolo paesaggistico in base alle procedure di cui alla medesima legge 29 giugno 1939, n. 1497 nei seguenti casi:

b1) interventi su edifici costruiti dopo l’1 gennaio 1920 di manutenzione ordinaria, straordinaria, consolidamento statico, restauro conservativo, ristrutturazione o ampliamento in conformità a quanto previsto dal dodicesimo comma dell'art. 82 del dpr 24 luglio 1977, n. 616, come integrato dalla legge 8 agosto 1985, n. 431;

b2) posa in opera di cartelli od altri mezzi di pubblicità ai sensi del primo comma dell’art. 14 della legge 29 giugno 1939, n. 1497;

b3) interventi di manutenzione o di integrazione del patrimonio arboreo esistente o di sua sostituzione con elementi arborei della stessa essenza, ad eccezione delle competenze regionali in materia forestale esercitate direttamente, o per il tramite dell’azienda regionale delle foreste, o delegate agli enti locali;

b4) posa di nuove condotte di fognatura e condotte idriche, totalmente interrate, linee elettriche a tensione non superiore a 15 kV ovvero interrate e linee di telecomunicazione interrate fatte salve le competenze regionali in materia;

b5) recinzioni;

b6) prelievi in alveo di materiale litoide ai fini della regimazione idraulica relativamente ai corsi d'acqua che abbiano possibilità di naturale ricostituzione, fatte salve le competenze regionali in materia;

b7) opere interrate, totalmente o anche parzialmente, purché le parti emergenti, funzionalmente collegate alla parte interrata, abbiano un' altezza non superiore a mt. 2,5;

b8) interventi previsti in piani attuativi approvati dalla giunta regionale a norma degli artt. 3 e 5 della l.r. 12 marzo 1984 n. 14, ovvero dal consiglio comunale secondo la procedura di cui all'art. 4 della precitata l.r. 12 marzo 1984, n. 14.

2. Il rilascio delle autorizzazioni di cui al precedente primo comma e del parere di cui al successivo settimo comma deve avvenire conformemente ai criteri al riguardo emanati dalla giunta regionale.

3. Dopo l’entrata in vigore dei piani territoriali paesistici o, per i territori compresi nei parchi regionali, dei piani territoriali di coordinamento dei parchi redatti con i contenuti di cui al precedente art. 4, tutte le funzioni amministrative previste dalle leggi 29 giugno 1939, n. 1497 e 8 agosto 1985, n. 431 sono esercitate dai comuni, ad eccezione delle funzioni amministrative che restano comunque di competenza regionale, a norma del secondo comma del successivo art. 9. Per i comuni compresi nei parchi regionali, l’autorizzazione paesistica è rilasciata dal sindaco del comune interessato previo parere vincolante dell’ente gestore del parco in ordine alla conformità dell’intervento proposto con le previsioni del piano territoriale. A tal fine, l’istanza di autorizzazione, corredata dalla necessaria documentazione, è trasmessa tempestivamente dall’amministrazione comunale all’ente gestore del parco. Il parere è reso al Sindaco entro 30 giorni dal ricevimento degli atti, decorsi inutilmente i quali, esso si intende formulato favorevolmente. Tale parere non è richiesto per gli interventi indicati al precedente primo comma, lett. b).

4. Sono subdelegate ai comuni le funzioni di vigilanza e quelle relative all’applicazione delle sanzioni e agli ordini di demolizione di cui all’art. 15 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, nonché agli artt. 9, terzo comma, e 10, terzo comma, della legge 28 febbraio 1985, n. 47, quando si tratti di opere per le quali l’autorizzazione sia di competenza dei comuni medesimi.

5. Le funzioni subdelegate ai comuni a norma del presente articolo sono esercitate con provvedimento adottato dal sindaco, o dall’assessore competente, se delegato, sentita la commissione edilizia comunale.

6. I comuni trasmettono agli organismi periferici del ministero per i beni culturali e ambientali copia di tutte le autorizzazioni rilasciate e alla giunta regionale copia delle autorizzazioni riguardanti gli interventi di nuova costruzione e gli interventi di cui alle lett. d) e e) dell'art. 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457.

7. Le funzioni relative all’emissione dei pareri di cui all’art. 32 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 sono subdelegate ai comuni. Il sindaco si esprime previo parere conforme della commissione edilizia integrata a norma del successivo art. 11. Detto parere, se favorevole, è comunicato agli organismi periferici del ministero per i beni culturali e ambientali ai sensi e per gli effetti dell'art. 82, nono comma, del d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616 come modificato dall’art. 1 del decreto legge 27 giugno 1985, n. 312, convertito nella legge 8 agosto 1985, n. 431."