Articolo abrogato dalla L.R. 06/08/2009, n. 33, così recitava:

“1. Sono siti industriali dismessi, ai fini del presente articolo, le aree caratterizzate dalla cessazione dell’attività e ricomprese nell’Anagrafe di cui all’articolo 8.

2. Il Comune, accertata la sussistenza delle condizioni di cui al comma 1, diffida la proprietà dell’area a presentare una proposta di riutilizzo della stessa, entro un termine da definirsi in ragione della complessità della situazione riscontrata e comunque non inferiore a sei mesi e non superiore a diciotto mesi.

3. A seguito della presentazione dei risultati della caratterizzazione, il Comune adotta, anche attraverso l’assunzione delle opportune varianti urbanistiche, le possibili destinazioni d’uso dell’area.

4. La proposta di riutilizzo di cui al comma 2 deve indicare:

a) il progetto di bonifica in conformità con le previsioni del piano di cui all’articolo 7;

b) le attività e funzioni che si intendono insediare;

c) gli interventi urbanistico edilizi, infrastrutturali e per l’accessibilità, le funzioni e le destinazioni d’uso;

d) il cronoprogramma degli interventi previsti;

e) il piano economico-finanziario.

5. In caso di mancata ottemperanza alla diffida o nel caso in cui la proposta di riutilizzo non corrisponda ai contenuti di cui al presente articolo, il Comune chiede l’attivazione della procedura di cui all’articolo 2 del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 208 (Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente) convertito in legge con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13. Conclusa tale procedura il Comune provvede ad acquisire proposte di riutilizzo mediante procedura pubblica.

6. A seguito della selezione di proposte di riutilizzo di cui al comma 5, il Comune può costituire con il soggetto selezionato una società di trasformazione urbana ai sensi e per gli effetti dell’articolo 120 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) per dare attuazione alla proposta stessa.”

Dalla redazione