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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. Ass.R. Sicilia 17/06/2002, n. 890
D. Ass.R. Sicilia 17/06/2002, n. 890
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[Premessa]ASSESSORATO DELLA SANITÀ Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale n. 39/88; Vista la legge regionale n. 30/93; Vista la legge regionale n. 39/95; Vista la legge regionale n. 26/96; Premesso che, in accordo a quanto indicato dall'OMS, la Regione individua, come fondamento della politica sanitaria per l'accreditamento, il miglioramento della qualità dell'assistenza, in modo tale che ogni cittadino, in relazione ai propri bisogni sanitari, possa ricevere gli atti diagnostici e terapeutici che garantiscano i migliori risultati in termini di salute, in rapporto allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, al minor costo possibile e con i minori rischi iatrogeni, per conseguire la soddisfazione dei bisogni rispetto agli interventi ricevuti, agli esiti conseguiti ed in rapporto alle interrelazioni umane ricevute all'interno del sistema sanitario; Ritenuto, quindi, di dover individuare quali elementi fondamentali di detta politica, l'umanizzazione, l'universalità, l'accessibilità, l'accuratezza, l'appropriatezza e la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza, un buon rapporto costo-efficacia e costo efficienza, in relazione ai risultati da conseguire nel rispetto della libera scelta del luogo di diagnosi e cura da parte del cittadino; Visto l'art. 8, comma 4, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche e integrazioni, che prevede la definizione dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi richiesti per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private e la periodicità dei controlli sulla permanenza dei requisiti stessi; Visti gli artt. 8-bis, comma 3, 8-ter e 8-quater del decreto legislativo n. 502/92, come modificato dal decreto legislativo n. 229/99; Visto il D.P.R. 14 gennaio 1997, "Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private"; Considerato che, in virtù dell'art. 3 del D.P.R. 14 gennaio 1997, il possesso dei requisiti minimi è condizione imprescindibile per l'esercizio dell'attività sanitaria, nel caso di realizzazione di nuove strutture o di ampliamento e trasformazione, mentre per le strutture sanitarie pubbliche e private gi& |
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Art. 1In accordo a quanto indicato dall'OMS, la Regione individua come fondamento della politica sanitaria |
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Art. 2Gli elementi fondamentali della politica sanitaria regionale sono: l'umanizzazione, l'universalit&agr |
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Art. 3Dare attuazione al D.P.R. 14 gennaio 1997 approvando, ai fini dell'autorizzazione, i requisiti minimi |
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Art. 4L'accreditamento deve costituire lo strumento regolatore del mercato delle prestazioni erogate per co |
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Art. 5Entro il termine di un anno dall'entrata in vigore del presente decreto la Regione darà attuazione a quanto disposto dalla legge n. 405/01 sulla rideterminazione dei posti letti per acuti all'indice del 4 per mille abitanti e provvederà a ridefinire i bacini di utenza per le singole attività, ivi comprese quelle specialistiche, ai sensi dell'art. 8 ter del decreto legislativo n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione al fabbisogno di assiste |
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Art. 6I soggetti che, a seguito dell'entrata in vigore del presente decreto intendano procedere ad una tras |
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Art. 7 |
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Art. 8Il termine massimo per l'adeguamento ai requisiti di cui al D.P.R. 14 gennaio 1997 delle strutture pr |
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Art. 9I soggetti pubblici e privati, autorizzati dopo l'entrata in vigore del presente decreto, che present |
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Art. 10Le strutture sanitarie di cui all'art. 5, commi 2 e 3, escluse quelle che erogano prestazioni special |
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Art. 11Le strutture sanitarie preaccreditate per la specialistica ambulatoriale esterna nonché quelle che alla data di entrata in vigore del presente decreto erogano prestazioni specialistiche ambulatoriali in regime di assistenza indiretta, che presenteranno istanza di accreditamento, acquisiscono lo status di soggetto preaccreditato e dovranno adeguarsi entro 2 anni ai requisiti organizzativi generali e specifici pre |
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Art. 12N8 I tempi massimi per l'adeguamento delle strutture pubbliche e private ai requisiti previsti per l'accreditamento nell'allegato 1, fermo restando che gli stessi devono essere definiti in relazione a situazioni di rischio per i pazienti e per gli operatori e alla complessità degli interventi da realizzare, sono i seguenti: a) Soggetti pubblici e privati, autorizzati ed in esercizio, già provvisoriamente accreditati, per tutte le funzioni sanitarie autorizzate: |
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Art. 13Fatto salvo quanto previsto dall'art. 11, al fine di garantire la continuità dell'erogazione delle prestazioni sanitarie, nelle more del pro |
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Art. 14Tutte le strutture sanitarie di ricovero, già autorizzate ed in esercizio, anche non provvisoriamente accreditate e le strutture che op |
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Art. 15Per tutte le strutture sanitarie già autorizzate ed in esercizio, provvisoriamente accreditate |
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Art. 16È istituito presso l'Assessorato regionale della sanità l'elenco regionale delle strutt |
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Art. 17Entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente decreto, saranno emanate direttive per disciplinare le modalità e i termini per: - |
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Art. 18Le strutture sanitarie che richiedono l'accreditamento dovranno predisporre anche su supporto magneti |
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Art. 19Con l'entrata in vigore del presente decreto le alte specialità per le case di cura private, r |
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Art. 20In sede di applicazione del presente decreto il processo di accreditamento non riguarda gli studi pro |
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Art. 21I requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici per gli studi privati di odontoiatria sono quell |
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Art. 22Per quanto non previsto nel presente decreto restano ferme le disposizioni contenute negli specifici |
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Art. 23Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Uffici |
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Allegati - RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL DECRETO SULL'ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALEStrumento fondamentale di programmazione per la razionalizzazione del SSR e per il miglioramento della qualità delle prestazioni è l'accreditamento. Il termine accreditamento è stato introdotto nella normativa italiana con il decreto legislativo n. 502/92, tuttavia la prima definizione di accreditamento è formulata dalla Corte costituzionale che nel pronunciare la sentenza n. 416 del 21/7/95 in merito all'art. 10 della legge n. 724/94, statuisce: "l'accreditamento è una operazione da parte di una autorità o istituzione (Regione), con la quale si riconosce il possesso da parte di un soggetto o di un organismo di prescritti specifici requisiti (standard di qualificazione) e si risolve, in iscrizione in elenco, da cui possono attingere per l'utilizzazione altri soggetti (assistiti-utenti delle prestazioni sanitarie)". Detto concetto è stato ribadito recentemente dal decreto legislativo n. 229/99. Con tale termine, dunque, si indica il meccanismo istituzionale ed obbligatorio attraverso il quale le strutture autorizzate all'esercizio dell'attività sanitaria, pubbliche o private ed i professionisti che ne facciano richiesta, dopo attenta verifica sul possesso dei requisiti strutturali, tecnici ed organizzativi, definiti dalla Regione indispensabili per l'accreditamento, acquisiscono lo "status" di soggetto idoneo ad erogare prestazioni sanitarie per conto del Servizio sanitario nazionale, divenendo pertanto potenziali erogatori . Sebbene il soggetto accreditato è abilitato a fornire prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale, la qualità di "soggetto accreditato", non costituisce vincolo per le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale a corrispondere la remunerazione delle prestazioni erogate, al di fuori degli accordi contrattuali di cui all'art. 8 quinquies decreto legislativo n. 502/92, ed in coerenza con il comma 6 dell'art. 28 della legge regionale n. 2/2002. Il modello di accreditamento introdotto nell'ordinamento italiano individua, dunque, nelle Regioni il livello di governo del processo e caratterizza questo processo quale strumento di programmazione sotto il duplice aspetto della "regolazione" dell'accesso al Servizio sanitario nazionale dei soggetti erogatori delle prestazioni e della definizione del livello qualitativo necessario per erogare dette prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale. (Piano sanitario regionale 2000/02 par. 6.5). In questa direzione si è mossa la Regione Sicilia che ha definito suo obiettivo prioritario la costruzione di un sistema sanitario che fornisca un livello di prestazioni qualitativamente elevato, che sia in grado di orientare lo svolgimento delle attività al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini ed ha individuato l'accreditamento quale strumento insostituibile per la realizzazione di questo progetto di sistema. (Piano sanitario regionale 2000/02 par. 6.5.1). Tuttavia perché siano create le condizioni per garantire un livello predefinito di qualità, la Regione, secondo i criteri uniformi indicati a livello nazionale (LEA), deve definire dei requisiti sulla base dei quali valutare i soggetti richiedenti. A tal fine, in ottemperanza a quanto disposto dalla normativa nazionale e più specificatamente dall'art. 8, del decreto legislativo n. 502/92 e successive modific |
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Allegato 1 - REQUISITI ORGANIZZATIVI, STRUTTURALI, TECNOLOGICI, GENERALI E SPECIFICI PER L'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ SANITARIE E PER L'ACCREDITAMENTO |
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INTRODUZIONEI requisiti contenuti nel presente documento comprendono sia i requisiti minimi essenziali strutturali, tecnologici ed organizzativi richiesti per l'esercizio di attività sanitarie, mutuati da quelli stabiliti dall'atto di indiriz |
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PARTE 1Individua i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici generali che tutti i soggetti devono possedere per l'esercizio delle attività sanitarie, siano esse di tipo ambulatoriale, che di ricovero a ciclo continuativo per acuti e non acuti, riportati rispettivamente in: |
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PARTE 2Individua i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici specifici richiesti per l'esercizio di qualsiasi tipologia di attività sanitaria erogata a livello ambulatoriale. La parte 2 è suddivisa in due punti: Punto 2.1 Requisiti per l'erogazione di prestazioni di specialistica e diagnostica. Punto 2.2 |
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PARTE 3Individua i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi specifici richiesti per l'erogazione di attività sanitarie in regime di ricovero a ciclo continuativo e diurno per acuti, che completano quelli generali definiti nella parte 1. Vengono riportati in questa parte una serie di requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi connessi a determinati momenti organ |
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PARTE 4Individua i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici specifici richiesti per l'esercizio di attività sanitarie a ciclo continuativo e diurno in fase post-acuta che completano quelli generali definiti nella parte 1 relativ |
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PARTE 5Requisiti organizzativi strutturali tecnologici specifici per gli studi odontoiatrici privati. |
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PARTE 6 " REQUISITI ORGANIZZATIVI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DEGLI AMBULATORI ODONTOIATRICI! |
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Art. 1 - Campo di applicazioneN2 Il presente allegato stabi |
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Art. 2 - Ambulatorio odontoiatricoPer ambulatorio odontoiatrico si intende un presidio odontoiatrico, sia di diretta dipendenza dall'Azienda unità sanitaria locale sia afferente ad Azienda ospedaliera che a gestione esterna, sia in forma individuale che societaria. |
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Art. 3 - Titoli necessari per l'esercizio dell'attività professionale di odontoiatraIl sanitario, al fine di esercitare l'attività di odontoiatra ed acquisire la qualifica di direttore sanitario responsabile di un ambulatorio odontoiatrico, deve essere in possesso di uno dei seguenti titol |
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Art. 4 - Autorizzazione sanitariaL'istanza, in duplice copia, per ottenere l'autorizzazione sanitaria, dovrà essere indirizzata al sindaco e presentata all'unità operativa di igiene pubblica del distretto sanitario di base territorialmente competente del dipartimento di prevenzione dell'Azienda unità sanitaria locale e comunicata all'ordine dei medici per conoscenza. L'istanza dovrà indicare: a) generalità e titoli professionali dell'odontoiatra che intende assumere la titolarità dell'ambulatorio odontoiatrico e/o la qualifica di direttore sanitario responsabile; |
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Art. 5 - Requisiti minimi generali dei locali adibiti ad ambulatorio odontoiatricoLe aree destinate ad ambulatorio odontoiatrico devono essere d'uso dedicato ed esclusivo. La configurazione minima degli ambienti dove è ubicato l'ambulatorio odontoiatrico è rappresentata da: |
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Art. 6 - Requisiti specifici dei locali adibiti ad ambulatorio odontoiatrico1) Aree operative: a) la superficie minima dell'area operativa, per riunito odontoiatrico, è di mq 10. Qualora l'area operativa sia ubicata in un ammezzato la superficie minima viene aumentata di 1 mq.; b) deve essere individuata una zona da destinare al deposito di materiale vario pulito; una zona da destinare al deposito di materiale sporco; una zona da destinare allo stoccaggio dei rifiuti speciali e tossico-nocivi; una zona da destinare al deposito di materiale d'uso e delle attrezzature; c) l'area operativa deve essere dotata di lampada d'emergenza che si attiverà automaticamente in caso di improvvisa interruzione di corrente elettrica; d) le pareti devono essere tinteggiate con prodotti lavabili; |
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Art. 7 - Dotazione minima di attrezzature e strumentazionea) due riuniti odontoiatrici; b) seg |
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Art. 8 - Requisiti minimi ed organizzativiL'ambulatorio odontoiatrico deve essere in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti normative in materia di: |
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Art. 9 - Norme finali e transitorieNelle more del rilascio dell'autorizzazione sanitaria, ai sensi del presente decreto, negli ambulatori odontoiatrici attualmente operanti si continuerà a svolgere regolarmente l'attività libero professionale. Qualora già pre-accreditati si rinvia agli artt. 11 e seguenti del decreto n. 890/2002. |
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PARTE 1 - REQUISITI ORGANIZZATIVI STRUTTURALI TECNOLOGICI GENERALI |
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1.1. Requisiti organizzativi generaliSezione A: strutture di ricovero, poliambulatori, studi associati ed ambulatori specialistici allocat |
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Politica, obiettivi ed attivitàLa direzione aziendale, per le strutture pubbliche o l'organo preposto alla direzione delle strutture private, provvede alla definizione delle politiche complessive dell'azienda ed esplicita gli obiettivi da raggiungere, sia per la tipologia ed i volumi che per la qualità delle prestazioni e dei servizi che intende erogare in osservanza della programmazione e degli atti di indirizzo e coordinamento regionali. Nel caso di strutture pubbliche la direzione aziendale deve esplicitare ai presidi, alle unità operative ed alle altre articolazioni organizzative, il ruolo, gli obiettivi e le funzioni assegnate agli stessi. È adottato un regolamento in cui è esplicitata la missione, e cioè la ragion d'essere dell'organizzazione ed i valori cui si ispira. La missione di cui al regolamento specificato deve essere sottoposta a verifica ed aggiornamento periodico, con cadenza biennale o nell'ipotesi di modifiche alla programmazione regionale. Nel regolamento sono esplicitate le strategie complessive, e cioè l'indirizzo dato dalla direzione, che consiste nel definire i campi prioritari di azione, gli obiettivi finali, gli obiettivi intermedi, i relativi indicatori e quali metodi adottare per raggiungere detti obiettivi. Tali strategie devono risultare in linea con gli indirizzi e le priorità indicate negli atti di programmazione e nelle direttive nazionali e regionali. Le strategie complessive devono essere sottoposte a verifica ed aggiornamento periodico, con cadenza biennale o nell'ipotesi di modifiche alla programmazione regionale. Gli obiettivi inoltre: |
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Struttura organizzativaLa direzione definisce ed esplicita l'organizzazione e le politiche di gestione delle risorse umane ed economiche, generali e per singolo presidio, articolate per: - attività ambulatoriali; - attività di ricovero a ciclo continuativo e diurno (acuti e post-acuti). La direzione definisce le procedure amministrative generali, per singolo presidio e per struttura organizzativa e i collegamenti operativo funzionali tra i servizi tecnico-amminist |
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Gestione risorse umaneLa direzione definisce il fabbisogno di personale: - in termini numerici (equivalente a tempo pieno) per ciascuna professione o qualifica professionale; - per posizione funzionale; - per qualifica; - in rapporto ai volumi ed alle tipologie delle attività; - in rapporto alla organizzazione dei singoli presidi, in maniera tale da garantire il corretto svolgimento delle attività. Tutti i ruoli e le posizioni funzionali devono essere ricoperti da personale in possesso dei titoli previsti dalla normativa vigente. È definito l'organigramma della dirigenza con relativa matrice delle responsabilità e attività. |
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Gestione risorse strutturaliÈ individuato un referente per gli interventi di manutenzione della struttura e degli impianti. |
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Gestione risorse tecnologicheSi devono prevedere specifiche procedure di programmazione degli acquisti delle apparecchiature biomediche e dei dispositivi medici che devono tener conto dell'obsolescenza, dell'adeguamento alle norme tecniche, dell'eventuale disponibilità di nuove tecnologie per il miglioramento dell'assistenza sanitaria. Deve essere garantita la presenza, il funzionamento e l'utilizzazione degli apparecchi vitali (definiti come quelli al cui funzionamento è affidata la vita del paziente e indicati in apposito elenco in riferimento al livello organizzativo dell'azienda) anche in caso di guasto prolungato, mediante sostituzione con altro apparecchio o analoga procedura. Deve esistere un piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature biomediche; tale piano deve essere documentato per ciascuna apparecchiatura e reso noto ai diversi livelli operativi. Il piano della manutenzione preventiva e correttiva delle apparecchiature biomediche è predisposto dall'azienda attraverso una pianificazione dettagliata dei metodi e dei mezzi (personale, strumentazione, eventuali contratti di manutenzione con ditte esterne), nonché degli strumenti di controllo dell'attività manutentiva. Il piano per la manutenzione preventiva e correttiva delle apparecchiature deve rispondere a protocolli operativi che tengano conto della specifica gerarchia funzionale con particolare riferimento a: - le grandi apparecchiature di diagnosi e cura così come individuate nei flussi ministeriali; |
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Gestione, valutazione e miglioramento della qualità, linee guida e regolamenti interniLa direzione è responsabile della creazione delle condizioni organizzative che facilitino e consentano la promozione e il supporto ad attività valutative e di miglioramento dei processi di erogazione dei servizi e delle prestazioni, secondo le indicazioni contenute in questo stesso regolamento o nella normativa già emanata a livello nazionale o locale. In ogni azienda deve esistere una struttura organizzativa (o un responsabile in relazione alla complessità della stessa) che presiede alle attività di valutazione e miglioramento della qualità. Deve essere redatto un piano, almeno triennale, per il miglioramento della qualità che, tenuto conto anche delle criticità riscontrate, specifichi gli obiettivi, le strategie, le responsabilità attribuite, la destinazione di risorse, i tempi di realizzazione e gli indicator |
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Linee guida - Protocolli terapeutici e diagnosticiIn tutte le articolazioni organizzativo-funzionali è favorito l'utilizzo delle linee guida predisposte dalle società scientifiche o da gruppi di esperti per una buona pratica clinica nelle varie branche-discipline specialistiche come strumento di efficacia della qualità dell'assistenza. Le linee guida, i regolamenti e i protocolli terapeutici devono essere predisposti in manie |
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Sistema informativoIl sistema informativo è finalizzato alla raccolta, elaborazione ed archiviazione dei dati di struttura, processo ed esito, con gli obiettivi di: - sostanziare e ridefinire le politiche e gli obiettivi del presidio e dell'azienda; - fornire il ritorno informativo alle strutture organizzative, necessario per le valutazioni di loro competenza, ivi compreso quello finalizzato alla elaborazione dei dati necessari per le attività di verifica e miglioramento della qualità; - rispondere al debito informativo nei confronti dei livelli sovraordinati. La direzione assicura: - l'individuazione dei bisogni informativi dell'organizzazione; |
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Carta dei servizi pubblici sanitari e informazione all'utenzaLa direzione definisce modalità per dare informazioni agli utenti. Gli strumenti e il materiale informativo a disposizione dell'utenza devono specificare anche le procedure relative all'erogazione (prenotazioni, tempi di attesa); (per le aziende pubbliche: le informazioni sono ricomprese nel piano di comunicazione aziendale). È individuato un referente addetto ai rapporti con il pubblico (informazioni e accettazione reclami, segnalazioni e suggerimenti, ecc.). I soggetti che partecipano al processo assistenziale nell'ambito di percorsi formativi (es. tirocinio, specializzazione post-laurea) devono essere opportunamente identificabili. La direzione dichiara i propri impegni nei confronti degli utenti, tramite la predisposizione della carta dei servizi. La carta dei servizi è redatta con l'apporto documentato dei responsabili delle strutture organizzative e deve prevedere il coinvolgimento più ampio possibile del personale interno all'azienda. La carta dei servizi è portata a cono |
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1.2. Requisiti strutturali e tecnologici generaliTutti i presidi, in relazione alla tipologia delle attività svolte, devono essere in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di: - caratteristiche ambientali e di accessibilità N3; - protezione antincendio; |
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Parte 2 - REQUISITI ORGANIZZATIVI STRUTTURALI TECNOLOGICI SPECIFICI PRESTAZIONI AMBULATORIALI |
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2. Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni in regime ambulatorialePer ambulatorio si deve intendere la struttura o luogo fisico, intra od extraospedaliero, preposto al |
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Requisiti strutturaliPer le nuove strutture deve essere garantito l'accesso al presidio indipendente da quello utilizzato per altre finalità non riferite all'attività sanitaria e deve essere esclusa ogni forma di comunicazione interna. I locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate. La dotazione minima di ambienti per l'attività ambulatoriale è la seguente: |
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Requisiti impiantisticiLa dotazione minima impiantistica prevista deve essere: |
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Requisiti tecnologiciIl locale ambulatorio deve disporre di attrezzature e presidi me dico chirurgici in relazione alla specificità d |
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Requisiti organizzativiOgni struttura erogante prestazioni ambulatoriali deve possedere i seguenti requisiti organizzativi: - durante lo svolgimento della attività ambulatoriale deve essere prevista la presenza: - di almeno un medico indicato quale responsabile delle attività cliniche svolte nell'ambulatorio "per i centri ambulatoriali di riabilitazione si rinvia a quanto stabilito dal decreto 15 febbraio 1992" N3; - di una unità infermieristica durante l'orar |
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Direzione tecnicaIl direttore tecnico deve essere in possesso della specializzazione nella branca specialistica specif |
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PRESTAZIONI SPECIALISTICA DIAGNOSTICA AMBULATORIALI |
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2.1. Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale |
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2.1-a) Medicina di laboratorioL'attività di medicina di laboratorio fornisce informazioni ottenute con metodi chimici, fisici o biologici su tessuti o liquidi di origine umana o su materiali connessi alla patologia umana, ai fini della prevenzione, della diagnosi, del monitoraggio della terapia e del decorso della malattia e ai fini della ricerca. Può fornire consulenza su quesiti clinici ed epidemiologici in relazione alle specifiche problematiche di laboratorio. |
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Requisiti strutturali e tecnologiciI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate e non trova applicazione il D.P.C.M. 14 febbraio 1984. La dotazione minima di ambienti per l'attività di medicina di laboratorio è la seguente: |
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Requisiti organizzativiIl personale sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate. E comunque devono essere garantiti oltre al responsabile: - un tecnico sanitario di laboratorio biomedico o un biologo o un chimico o un medico durante l'esecuzione delle indagini analitiche; N11 - "Un medico o un biologo abilitato all'esecuzione dei prelievi o un'unità infermieristica presente durante l'attività di prelievo". Nel caso in cui la responsabilità del laboratorio sia affidata ad un laureato in biologia o chimica, deve essere garantita la disponibilità di un medico per le attività professi |
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Valutazione e miglioramento della qualitàIl laboratorio deve svolgere programmi di controllo interno di qualità e partecipare a programmi di valutazione esterna di qualità promossi |
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2.1-b) Radiologia diagnosticaLe strutture di diagnostica per immagini svolgono indagini strumentali ai fini diagnostici e/o di indiriz |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. La dotazione minima di ambienti per l'attività di diagnostica per immagini è la seguente: - area di attesa dotata di un adeguato numero di posti a sedere rispetto ai picchi di frequenza degli accessi; |
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Requisiti tecnologiciLa dotazione strumentale minima delle strutture di radiologia diagnostica tradizionale che utilizzano radiazioni ionizzanti prevede: - generatore A.T. trifase di potenza non inferiore a 30 KW e tavolo di comando; |
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Requisiti organizzativiOgni struttura erogante prestazioni di diagnostica per immagini deve possedere i seguenti requisiti organizzativi: - il personale sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate; e comunque devono essere garantiti: - un medico specialista in radiodiagnostica o disciplina equipollente; - un tecnico sanitario di radiologia medica o un medico radiologo per postazione di lavoro attiva per tutto l'orario di apertura; |
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2.1-c) Medicina nucleareLa medicina nucleare consiste in attività diagnostica e/o terapeutica mediante l'impiego delle |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. La dotazione minima di ambienti per l'attività di medicina nucleare è la seguente: - area dedicata all'accettazione ed att |
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Requisiti tecnologiciLa dotazione minima tecnologica delle strutture di medicina nucleare deve prevedere: - adeguati sistemi di monitoraggio; i sistemi di monitoraggio e di misura delle sorgenti radi |
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Requisiti organizzativiIl personale sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate e comunque devono essere garantiti: - un medico specialista in medicina nucleare presente per l'intero orario di apertura; - un tecnico sanitario di radiologia medica o un medico specialista in radiologia per postazione di lavoro attiva durante tutto l'orario di apertura; - un'unità infermieristica per l'inte |
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2.1-d) CardiologiaLe strutture organizzative che erogano prestazioni di cardiologia svolgono indagini cliniche e strume |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. Nel caso in cui vengano erogate prestazio |
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Requisiti tecnologiciLa dotazione strumentale minima delle strutture di cardiologia prevede diverse tipologie a seconda dei settori diagnostici: Ecocardiografia: ecocardiografo mono e bidimensionale, con sistema doppler pulsato, continuo ed a codice di colore, dotato di almeno due sonde, una a bassa ed una ad alta frequenza, con sistema automatico interno di misurazioni e con monitoraggio elettrocardiografico. |
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Requisiti organizzativiIl personale sanitario deve essere adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate a seconda dei vari settori ed in particolare: Ecocardiografia: deve essere garantita: |
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2.1-e) EndoscopiaLe attività di endoscopia si caratterizzano per l'accesso alla cavità da esplorare che può essere o un orifizio naturale o un accesso chirurgico percutaneo. Nel caso di endoscopia tram |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia ed al volume delle prestazioni erogate, e comunque devono essere assicurati: |
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Requisiti impiantisticiOltre i requisiti generali di sicurezza e protezione, devono essere previsti: |
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Requisiti tecnologiciLa dotazione di strumenti ed accessori deve essere correlata alla tipologia ed al volume delle prestazioni erogate, e comunque devono essere assicurati, a seconda dei settori interessati sottos |
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Requisiti organizzativiIl personale sanitario deve essere adeguato al volume ed alla tipologia delle prestazioni erogate, e comunque devono essere garantiti: |
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2.1-f) RadioterapiaL'attività di radioterapia è svolta mediante l'impiego di fonti radioattive e di sorgen |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. La dotazione minima di ambienti per l'attività di radioterapia è la seguente: |
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Requisiti tecnologiciSimulatore per radioterapia ovvero la piena disponibilità di una diagnostica radiologica (convenzionale o computerizzata) dedicata |
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Requisiti organizzativiOgni unità di radioterapia deve assicurare i seguenti requisiti minimi organizzativi: - il personale sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate; e comunque devono essere garantiti almeno: |
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2.1-g) Chirurgia ambulatorialeCon il termine chirurgia ambulatoriale si intende la possibilità clinica, organizzativa ed amm |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. La dotazione specifica di ambienti per la chirurgia ambulatoriale è la seguente: - zona preparazione personale addetto costituita da: - uno spazio da adibire a spogliatoio per il personale sanitario (separato dal locale chirurgico |
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Requisiti impiantisticiNel locale chirurgico devono essere garantiti un adeguato ricambio d'aria ed un adeguato comfort microclimatico. Nello spazio riservato alla sterilizzazione e preparazione del personale deve essere presente: - un lavello in materiale |
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Requisiti tecnologiciTutto lo strumentario degli ambulatori chirurgici deve essere in monouso o in acciaio inossidabile o in leghe o in metalli non ossidabili e deve essere idoneo al tipo di chirurgia esercitata. Gli arredi utilizzati sono realizzati in acciaio inossidabile o comunque metalli non ossidabili. |
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Requisiti organizzativiOgni struttura erogante prestazioni deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: - per ogni paziente deve essere approntata una scheda clinica ambulatoriale in cui siano riportate la diagnosi, gli eventuali esami e condizioni cliniche, le prestazioni effettuate e le prescrizioni terapeutiche; - deve essere altresì approntato un registro ambulatoriale in cui devono essere riportati, per ciascun paziente, la diagnosi, la descrizione dell'intervento eseguito, le eventuali tecniche di an |
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2.1-h) DialisiLa dialisi è un trattamento terapeutico ambulatoriale per pazienti affetti da insufficienza renale in fase uremica, che può essere effettuata in ambito extraosped |
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2.1-i) Chirurgia plastica ed estetica Requisiti ulteriori per l'autorizzazione |
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Art. 1 - Centri dialiticiL'attività dialitica in regime ambulatoriale è un trattamento terapeutico, per pazienti affetti da patologie renali croniche, che può essere effettuato, a parità di regole e condizioni, in ambito extraospe |
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Art. 2 - Requisiti minimi strutturali tecnologici ed organizzativi per le strutture specialistiche ambulatoriali che erogano prestazioni dialitiche |
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Dotazione struttura obbligatoria per la dialisi extracorporea:- locali per l'attesa e per l'attività amministrativa ivi inclusa l'accettazione; - sala dialisi per l'esecuzione delle prestazioni, dimensionata nel rispetto dei parametri di 9 mq. per posto rene, con spogliatoio e servizio igienico di pertinenza, non necessariamente |
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Dotazione strutturale facoltativa:- i centri di dialisi possono svolgere attività di chirurgia ambulatoriale nell'ambito delle p |
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Requisiti tecnologiciA) Sala dialisi: - letti o poltrone; - bilancia pesa-persone; - monitors per emodialisi; - monitor di riserva (alme |
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PersonaleA) Direzione di struttura La direzione di struttura è affidata ad un medico specialista in nefrologia che può assumere la direzione di una sola struttura e non può svolgere attività in altri centri. B) Personal |
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Requisiti organizzativiPer ciascun paziente è predisposto un piano di trattamento con le indicazioni delle modalità di presa in carico, della strategia dialitica e terapeutica. Deve essere previsto un protocollo per la gestione delle emergenze cliniche e devono essere stabiliti accordi con la struttura nefrologica ospedaliera più accessibile nell'ambito territoriale. Alla immissione del paziente nel pro |
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Art. 3 - ConvenzioniPer le indagini chimico-cliniche e per la chirurgia ambulatoriale è ammesso il ricorso a conve |
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Art. 4 - Dotazione posti reneIl fabbisogno di posti rene viene individuato dalla Regione sulla base dei dati epidemiologici, del b |
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Art. 5 - VigilanzaÈ istituita presso l'Assessorato regionale della sanità la commissione permanente sulla |
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2.2. Prestazioni di base ambulatoriali |
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2.2-a) Presidi ambulatoriali di recupero e riabilitazione funzionaleLe attività di recupero e riabilitazione funzionale sono finalizzate a consentire il massimo recupero possibile delle funzioni lese in seguito ad eventi patogeni o lesionali, prevenendo le menomazioni seco |
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Requisiti strutturaliLa struttura garantisce sempre la completa fruibilità degli spazi da parte di tutti i possibili utenti affetti dalle diverse tipologie di disabilità; è indispensabile la completa assenza di barriere architettoniche che limitino l'accesso o gli spostamenti dentro la struttura e l'utilizzo sicuro dei vari spazi e servizi. Deve essere garantita la privacy degli utenti. |
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Requisiti tecnologiciLa dotazione strumentale deve essere correlata quantitativamente e qualitativamente ai bisogni dell'utenza ed alle diverse tipologie di attività assicurandone uno svolgimento sicuro, efficace ed efficiente. |
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Requisiti organizzativiLe attività di recupero e riabilitazione funzionale sono caratterizzate anche dalla modalit&ag |
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Direzione tecnicaLa direzione tecnica di norma è affidata allo specialista fisiatra. |
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2.2-b) Centri ambulatoriali di riabilitazioneLe prestazioni ambulatoriali erogate dai centri di riabilitazione si differenziano dalle attivit&agra |
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Requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativiOltre ai requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici generali i centri devono possedere, in relazione alla specificità del trattamento riabilitativo: - l'esistenza di una equipe pluridisciplinare composta da personale medico specialista, personale dell'area psicologica e pedagogica, tecnici della riabilitazione, educat |
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2.2-c) Centro di salute mentaleEspleta le funzioni indicate per il C.S.M. dal D.P.R. 7 aprile 1994. |
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Requisiti strutturali e tecnologiciNumero locali e spazi in relazione alla popolazione servita e tale da garantire la compresenza delle diverse figure professionali operanti. |
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Requisiti organizzativiIl C.S.M. costituisce la sede organizzativa degli operatori ed il punto di coordinamento dell'attività di tutela della salute mentale per il territorio di competenza. Per c |
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2.2-d) Consultorio familiareEspleta le funzioni di cui alle leggi n. 405/75 e n. 194/78 e costituisce il punto di organizzazione |
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Requisiti strutturali e tecnologiciNumero locali e spazi in relazione alla popolazione servita; la popolazione servita è quella del distretto sanitario di base, che costituisce il bacino di utenza del consultorio. |
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Requisiti organizzativiIl servizio di assistenza alla famiglia, alla maternità, all'infanzia è attuato con una piena integrazione fra sociale e sanitario e con un apporto degli enti locali in relazione soprattutto alle loro competenze sulla tutela del minore, le adozioni e gli affidi. |
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2.2-e) Presidi per il trattamento dei tossicodipendenti Centro ambulatorialePer i requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali si richiama la normativa sull'istituzione de |
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Parte 3 - REQUISITI ORGANIZZATIVI STRUTTURALI TECNOLOGICI SPECIFICI PRESTAZIONI RICOVERO A CICLO CONTINUATIVO E DIURNO PER ACUTI |
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3. Requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno per acuti |
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Requisiti organizzativi specificiTutti i presidi di ricovero per acuti, per quanto non espressamente specificato, devono possedere i requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici generali già definiti nella parte 1. I presidi di ricovero sono articolati in strutture organizzative. Le strutture organizzative semplici devono essere dotate di un numero minimo complessivo di posti letto non inferiore a 15, sia a ciclo continuativo che diurno. A tale numero minimo fanno eccezione le terapie intensive ed i presidi autonomi di day surgery. Nel caso in cui all'interno del presidio siano presenti strutture organizzative di medicina generale e/o di area medica, è necessario che sia garantita la presenza in organico di almeno un titolare della funzione operativa di medicina generale e/o di altra disciplina afferente l'area medica stessa. Nel caso in cui all'interno del presidio siano presenti strutture organizzative di chirurgia generale e/o di area chirurgica, è necessario che sia garantita la presenza in organico di almeno un titolare della funzione operativa di chirurgia generale e/o di altra disciplina afferente l'area chirurgica stessa. |
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3-a) Pronto soccorso ospedalieroLa struttura organizzativa deputata all'emergenza deve assicurare l'accettazione ospedaliera e gli in |
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Requisiti minimi strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate, sulla base dei dati di attività degli ultimi 3 anni. L'unità minima dovrà prevedere: - camera calda (area coperta e riscaldata di |
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Requisiti minimi impiantisticiOgni unità deputata al pronto soccorso deve possedere i seguenti requisiti: |
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Requisiti minimi tecnologiciLa dotazione minima strumentale deve prevedere: - elettrocardiografo; |
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Requisiti minimi organizzativiOgni struttura erogante prestazioni di pronto soccorso deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: - la dotazione organica del personale medico ed infermieristico deve essere rapportata alla tipologia della struttura e al volume delle prestazioni e comunque, sull'arco delle 24 ore; - l'articolazione dei turni del personale medico e infermieristico deve garantire la presenza di almeno un infermiere e un me dico. |
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3-b) Rianimazione e terapia intensivaLe attività di rianimazione e terapia intensiva sono dedicate al trattamento intensivo dei sog |
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Requisiti minimi strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. La dotazione minima di ambienti per la rianimazione e terapia intensiva è la seguente: |
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Requisiti minimi impiantisticiLa terapia intensiva deve essere dotata di condizionamento ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrotermiche: - temperatura invernale ed estiva compresa tra 20-26°C; |
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Requisiti minimi tecnologici- letto tecnico attrezzato per la rianimazione; - ventilatore automatico da rianimazione; - monitor ad 8 tracce modulari per la rilevazione dei parametri vitali (ECG, pressori incruenti e cruenti, curva respirato ria, capnografia e ossimetria, pvc, temperatura, gittata cardiaca ed EEG); - sistema di riscaldamento paziente; |
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Requisiti minimi organizzativiOgni struttura erogante prestazioni deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: |
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3-c) Terapia iperbaricaL'ossigenoterapia iperbarica (O.T.I.) è basata sulla somministrazione di ossigeno puro in ambienti ermeticamente chiusi (camere iperbariche) entro cui, con aria immessa dall'esterno si porta la pressione interna a valori superiori a qu |
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Requisiti generaliI requisiti generali sono quelli prescritti dalle disposizioni sulla prevenzione degli incendi che prevedono parere di idoneità dei V.V.F. Il locale che ospita una camera iperbarica deve essere ubicato al piano terra e staccato da altre unità operative di degenza e/o terapia, e rispondere ai requisiti previsti dalle norme vigent |
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Requisiti tecnologici- respiratore iperbarico; |
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Requisiti minimi organizzativiLa dotazione del personale del centro iperbarico deve prevedere: |
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Procedure per l'O.T.I.Procedure di controllo del paziente: - visita medica di idoneità che consiste nella visita specialisti |
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3-d) Area di degenzaL'area di degenza deve essere strutturata in modo da garantire il rispetto della privacy dell'utente |
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Requisiti strutturaliLa dotazione minima di ambienti per una degenza tipo è la seguente: - camera di degenza singola: 12 mq.; - camera di degenza multipla: 9 mq. per posto letto; - non più di 4 posti letto per camera; - nelle strutture esistenti è consentita una superficie minima della camera di degenza singola di 9 mq. e della multipla di 9 mq. per il primo posto letto e di 7 mq. per ogni letto ulteriore fino ad un massimo di 4 posti letto per camera; in detto calcolo sono ricomprese le superfici per i servizi igienici; |
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Requisiti impiantisticiDotazione minima impiantistica: |
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Requisiti tecnologiciCarrello per la gestione dell'emergenza completo di cardiomonitor con defibrillatore e unità di ventilazione manuale; |
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Requisiti organizzativiOgni reparto di degenza deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: |
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3-e) Day-hospitalIl day-hospital deve disporre di spazi per il trattamento diagnostico-terapeutico e per il soggiorno |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. La dotazione minima di ambienti per il day-hospital è la seguente: |
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Requisiti impiantisticiLa dotazione minima impiantistica prevista è la seguente: - impianto gas medicali; |
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Requisiti organizzativiOgni struttura erogante prestazioni deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: |
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3-f) Day-surgeryCon il termine chirurgia di giorno (day-surgery) si intende la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici od anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e seminvasive in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno, in anestesia locale, loco-regionale, generale. La day-surgery costituisce un regime assistenziale alternativo al ricovero ordinario, consentendo una diversificazione dell'offerta sanitaria per i cittadini ed una maggiore |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. La dotazione minima di ambienti per il day-surgery è la seguente: - spazio attesa; - spazio registrazione archivio; |
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Requisiti impiantisticiLe caratteristiche igrometriche per la sala operatoria coincidono con quelle del gruppo operatorio. Dotazione minima di arredi: camere di degenza: - impianto |
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Requisiti organizzativiOgni struttura erogante prestazioni deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: - la dotazione organica del personale medico ed infermieristico deve essere rapportata al volume e alla tipologia delle attività e alla complessità delle patologie trattate; - per l'intero orario di funzionamento della day-surgery deve essere garantita la presenza di almeno un medico appartenente alla disciplina richiesta per l'espletamento dell'attività, un medico specializzato in anestesia e rianimazione e una figura infermieristica anche non dedicati; - nel caso in cui la day-surgery sia organizzata secondo i modelli a), b) e d) deve essere individuata una figura infermieristica responsabile dedicata; - nel caso di prestazioni di radiologia interventistica deve essere garantita la presenza di un tecnico sanitario di radiologia medica; |
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3-g) Punto nascita-blocco partoIl punto nascita costituisce unità di assistenza per gravidanze e neonati fisiologici. L'attiv |
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Requisiti strutturaliI requisiti vengono articolati rispetto a: - spazi di degenza: - area di assistenza neonatale in continuità con l'area di degenza di ostetricia e ginecologia, privilegiando il rooming-in; |
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Requisiti impiantisticiI locali travaglio e parto devono essere dotati di condizionamento ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrotermiche: - temperatura interna invernale ed |
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Requisiti tecnologiciSala travaglio-parto: - testa letto con gas medicali; |
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Requisiti organizzativiOgni struttura erogante prestazioni deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: - la dotazione organica del pers |
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3-h) Reparto operatorioIl numero complessivo di sale operatorie deve essere definito, per ogni singola struttura, in funzion |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. Il gruppo operatorio deve essere articolato in zone progressivamente meno contaminate dall'ingresso del complesso operatorio fino alle sale chirurgiche e devono essere garantiti flussi separati funzionalmente per "sporco" e "pulito" e zone filtrate d'ingresso, e comunque devono essere garantite almeno 2 sale operatorie fino a 100 posti letto chirurgici e un'altra sala operatoria per ogni ulteriori 50 posti letto chirurgici o frazione. |
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Requisiti impiantisticiLa sala operatoria deve essere dotata di condizionamento ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrotermiche: - temperatura interna invernale e estiva compresa tra 20-24°C; |
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Requisiti tecnologiciPer ogni sala operatoria: - tavolo operatorio; - apparecchio per anestesia con sistema di evacuazione dei gas dotato anche di spirometro e di monitoraggio della concentrazione di ossigeno e di protossido di azoto erogato, respiratore automatico dotato di tutti gli allarmi per deconnessione paziente; |
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Requisiti organizzativiOgni struttura erogante prestazioni deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: |
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3-i) FrigoemotecaIn ogni presidio di ricovero deve essere presente una frigoemoteca (F.E.) collegata con il servizio di immunoematologia e trasfusione o con il centro |
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3-l) Anatomia patologicaL'anatomia patologica consiste in attività diagnostica su organi o campioni di organi (tessuti |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia ed al volume delle prestazioni erogate, e comunque devono essere assicurati: |
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Requisiti tecnologiciLa dotazione di strumenti ed accessori deve essere correlata alla tipologia ed al volume delle prestazioni erogate, e comunque devono essere assicurati: - banchi da laboratori; |
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Requisiti organizzativiIl personale sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato al volume ed alla tipologia delle prestazioni erogate. Deve esistere un regolamento interno o linee guida per lo svolgimento delle principali attività di gestione concordati con i servizi competenti; in particolare: |
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3-m) Gestione farmaci e materiale sanitarioIn ogni presidio di ricovero, ove non sia presente la struttura organizzativa di farmacia, devono ess |
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Requisiti strutturali e tecnologiciOgni presidio di ricovero, fatta eccezione che a livello aziendale sia garantita la distribuzione diretta dei farmaci e del materiale sanitario alle strutture organizzative, deve essere dotato di: - spazio ricezion |
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Requisiti strutturali e tecnologici- vano blindato per la conservazione degli stupefacenti; - locale o spazio per preparazioni farmaceutiche; - locale o spazio per preparazioni nutrizionali; |
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Requisiti impiantisticiCaratteristiche igrotermiche: |
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3-n) Attività di sterilizzazioneIn ogni struttura deve essere garantita l'attività di sterilizzazione in rapporto alle esigenze specifiche delle attività svolte. In particolare, i presidi di ricovero in cui operan |
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Requisiti strutturaliI locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. Il percorso deve essere pro |
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Requisiti impiantisticiIl servizio di sterilizzazione deve essere dotato di condizionamento ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrometriche: |
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Requisiti tecnologiciDotazione minima tecnologica del servizio di sterilizzazione: |
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Requisiti organizzativiOgni servizio di sterilizzazione deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: |
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3-o) Attività di disinfezione e disinfestazioneDevono essere garantiti i servizi di disinfezione e di disinfestazione, che possono essere espletati attraverso due distinte soluzioni organizzative: |
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Requisiti strutturaliL'articolazione interna degli spazi deve consentire la netta separazione tra le zone sporche e pulite. |
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Requisiti impiantisticiIl servizio di disinfezione deve essere dotato di condizionamento ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrometriche: |
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Requisiti tecnologiciIl servizio di disinfezione deve essere dotato di: |
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Requisiti organizzativiOgni servizio di disinfezione deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi: |
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3-p) Cucina-dispensaIl servizio di cucina può essere espletato attraverso due distinte soluzioni organizzative: |
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Requisiti strutturaliNel caso di servizio di cucina svolto all'interno del presidio devono essere presenti adeguati spazi per: - recezione derrate; - dispensa; |
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Requisiti organizzativiSia nel caso di servizio interno che esterno: |
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3-q) Lavanderia-guardarobaIl servizio di lavanderia può essere espletato attraverso due distinte soluzioni organizzative: - internamente al presidio; - esternamente a |
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3-r) Servizio mortuarioOgni presidio di ricovero deve assicurare: - locale osservazione/sosta salme dotato di idoneo impianto di refrigerazione; |
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Requisiti strutturaliIl servizio deve essere dotato di: - camera ardente; |
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Requisiti impiantisticiIl servizio mortuario deve essere dotato di condizionamento ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrometriche: |
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Parte 4 - REQUISITI ORGANIZZATIVI STRUTTURALI TECNOLOGICI SPECIFICI PRESTAZIONI A CICLO CONTINUATIVO E DIURNO FASE POST-ACUTA |
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4. Requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni a ciclo continuativo e/o diurno in fase post-acutaTrattasi di presidi che erogano prestazioni sanitarie specialistiche e sanitario assistenziali, diagnostiche, terapeutiche e riabilitative non erogabili in ambito ambulatoriale o domiciliare per situazioni che non richiedono ricovero ospedaliero. |
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4-a) Presidi di riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensorialiLa dotazione minima per il funzionamento è fissata in 20 posti letto. |
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Requisiti strutturaliPer i presidi a ciclo diurno, in rapporto alla tipologia e al volume dei trattamenti effettuati, devono essere previsti: - locale/i per gli accertamenti medici: nel caso di più locali, almeno uno deve essere attrezzato per le medicazioni; - locali per valutazioni psicodiagnostiche; - locali e palestra per le terapie riabilitative, articolati in: - locale/i per terapia individuale; |
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Requisiti tecnologiciI locali di trattamento sono dotati di attrezzatura e presidi medico-chirurgici, diagnostico-terapeutici e riabilitativi in relazione alla specificità della riabilitazione svolta e della tipologia della struttura. |
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Requisiti organizzativiEsistenza di una equipe pluridisciplinare composta da personale sanitario laureato, da personale dell'area psicologica e pedagogica, tecnici della riabilitazione, educatori, terapisti occupazionali, personale di assistenza sociale. |
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4-b) Presidi di tutela della salute mentale: centro diurno psichiatrico e day hospital psichiatricoSvolgono le funzioni: terapeutico-riabilitative, come indicate rispettivamente per il centro diurno e |
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CENTRO DIURNO PSICHIATRICO |
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Requisiti strutturaliLocali per attività prevalentemente di gruppo, in relazione alle attività specifiche previs |
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Requisiti organizzativiPresenza di personale medico specialistico e di psicologi programmata o per fasce orarie; Presenza di |
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DAY-HOSPITAL PSICHIATRICO |
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Requisiti strutturaliLa tipologia del day hospital deve essere adattata ed integrata in rapporto alle specifiche funzioni |
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Requisiti organizzativiApertura 8 ore al giorno, per 6 giorni la settimana. Preferibilmente ubicato in presidi territoriali extraospedalieri |
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4-c) Presidi di tutela della salute mentale: struttura residenziale psichiatricaEsplica le funzioni terapeutico riabilitative e socio-riabilitative per utenti di esclusiva competenz |
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Requisiti strutturaliNumero complessivo locali e spazi, in relazione alla popolazione servita. |
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Requisiti organizzativiPresenza di medici specialisti ed altre figure professionali di cui al D.P.R. 7 aprile 1994, programmata o per fasce orarie, secondo orari definiti, adeguati ai bisogni assistenziali degli ospiti. Devono comunque essere garantite tutte le figure professionali di cui al D.P.R. 7 aprile 1994. Per strutture residenziali terapeutico-riabilitative per acuti e subacuti: presenza di person |
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4-d) Strutture di riabilitazione e strutture educativo-assistenziali per i tossicodipendentiI requisiti organizzativi tecnologici e strutturali di presidi riabilitativi e educativo-assistenzial |
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4-e) "RSA per i soggetti anziani non autosufficienti e disabili".Per le residenze sanitarie assistite in questa fase si ritiene opportuno recepire i requisiti previst |
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Parte 5 - REQUISITI ORGANIZZATIVI STRUTTURALI TECNOLOGICI SPECIFICI STUDI ODONTOIATRICI PRIVATI STUDI DI ODONTOIATRIA PRIVATIViene riproposto con le modifiche di seguito indicate, il decreto assessoriale n. 34487 del 23 aprile |
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Art. 1 - (Campo di applicazione)Il presente decreto individua le strutture sanitarie odontoiatriche private e disciplina l'apertura e |
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Art. 2 - (Individuazione delle strutture sanitarie odontoiatriche private)Sono considerate strutture sanitarie odontoiatriche gli ambienti e i locali ove l'odontoiatra esercit |
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Art. 3 - (Studio odontoiatrico privato)1. Si definisce studio odontoiatrico l'ambiente privato e personale in cui l'odontoiatra esercita la sua libera attività professionale (di diagnosi e terapia), in forma singola o associata, in analogia agli studi medici privati ove si erogano prestazioni medico-chirurgiche di altra natura. 2. La titolarità |
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Art. 4 - (Titoli necessari per l'esercizio dell'attività professionale di odontoiatra)1. Il sanitario, al fine di esercitare l'attività di odontoiatra e acquisire la titolarità dello studio odontoiatrico, deve essere in possesso di uno dei seguenti titoli: |
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Art. 5 - (Autorizzazione sanitaria)1. L'istanza, in duplice copia, per ottenere l'autorizzazione sanitaria, dovrà essere indirizzata al sindaco e presentata all'unità operativa di igiene pubblica del distretto sanitario di base territorialmente competente del dipartimento di prevenzione dell'Azienda unità sanitaria locale. L'istanza dovrà indicare: a) generalità e titoli professionali dell'odontoiatra che intende assumere la titolarità dello studio odontoiatrico privato; |
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Art. 6 - (Requisiti minimi generali dei locali adibiti a studio odontoiatrico)1. I locali destinati all'esercizio dell'attività professionale privata dell'odontoiatria devono essere separati da quelli destinati ad altri usi. 2. La configurazione minima degli ambienti ove & |
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Art. 7 - (Requisiti specifici dei locali adibiti a studio odontoiatrico)1. Locale operativo: a) la superficie minima del locale operativo, per riunito odontoiatrico, è di 9 mq.; qualora lo studio odontoiatrico sia ubicato in un ammezzato, la superficie minima del locale operativo è aumentata di 1 mq.; b) deve essere individuata una zona da destinare al deposito di materiale vario pulito; una zona da destinare al deposito di materiale sporco (contenitore dei rifiuti); una zona da destinare al deposito di materiale d'uso e attrezzature; |
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Art. 8 - (Dotazione minima di attrezzature e strumentario)1) Riunito odontoiatrico. 2) Sediolini per l'op |
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Art. 9 - (Requisiti minimi tecnologici e organizzativi)1) Lo studio odontoiatrico privato deve essere in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti normative in materia di: |
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Art. 10 - (Norme finali e transitorie)1. I titolari degli studi privati di odontoiatria, già in esercizio alla data di pubblicazione del presente decreto, dovranno richiedere l'autorizzazione igienico-sanitaria all'autorità competente entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore dello stesso, secondo le modalità previste nel presente decreto. 2. Gli odontoiatri di cui al comma 1 del presente articolo possono continuare a svolgere, nell'ambito del proprio studio, l'attività libero-professionale nelle more d |
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