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Deliberaz. G.R. Lazio 02/11/2012, n. 535

Modifiche alla DGR Lazio n. 545 del 26 novembre 2010 e alla DGR Lazio n. 490 del 21 ottobre 2011.
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Testo del documento

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

Su proposta dell’Assessore all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile;

VISTI lo Statuto della Regione Lazio e la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni;

VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e successive modificazioni;

VISTO l’articolo 94 comma 2 lettera a) del D. Lgs. 112 del 31 marzo 1998 che attribuisce alle Regioni le funzioni per l’individuazione delle zone sismiche, la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone;

VISTA la

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Allegato A - Modifiche alla DGR Lazio n. 545 del 26 novembre 2010 e alla DGR Lazio n. 490 del 21 ottobre 2011

1. Introduzione

Con l’emanazione delle due Delibere di Giunta Regionale (n. 545/2010 e n. 490/2011) riguardanti gli aspetti di Microzonazione Sismica, la Regione Lazio (di seguito Regione) ha ottemperato a quanto richiesto dagli Indirizzi e Criteri Nazionali per la Microzonazione Sismica (di seguito ICMS).

La Microzonazione Sismica (di seguito MS) costituisce un valido e ormai riconosciuto strumento per analizzare la pericolosità sismica locale durante la predisposizione degli strumenti di pianificazione urbanistica, territoriale e per l’emergenza.

Alla fine della prima fase temporale di sperimentazione di queste due Delibere, l’Ufficio Geologico e Sismico Regionale ha atteso la necessità di dover intervenire per modificare, con correttivi, piccole parti dei due atti normativi succitati per permettere un più idoneo funzionamento del processo autorizzativo ai sensi dell’art. 89 del DPR n. 380/2001 e della DGR Lazio n. 2649/1999.

Le principali modifiche riguardano le Tabelle che indicano le indagini da eseguire da parte dei Realizzatori gli studi per i diversi Livelli di MS, i Capitoli 4 e 9 della DGR Lazio n. 490/2011 riguardanti, rispettivamente, le inversioni del profilo di velocità delle Vs in profondità e la procedura per l’espressione del parere ai sensi del DPR n. 380/2001 una volta eseguito il Livello 2 di MS, ed infine si è ritenuto dare un’indicazione sulla redazione degli elaborati cartografici in ambiente GIS a integrazione di quanto indicato nel Cap. 12 della DGR Lazio n. 545/2010 e del Cap. 10 della DGR Lazio n. 490/2011.

 

2. Modifiche alle tabelle 1, 2 e 3 dell’allegato a della DGR Lazio n. 545/2010 e alla tabella 1 dell’allegato A della DGR Lazio n. 490/11

Alla luce del primo periodo di sperimentazione delle Delibere di Giunta Regionale di Microzonazione Sismica (DGR Lazio n. 545/2010 – Linee Guida; DGR Lazio n. 490/2011 – Abachi Regionali), si è notata una generale confusione nell’esecuzione delle indagini minime da eseguire.

Pertanto, al fine di dover indicare con maggior dettaglio le indagini geologiche e geofisiche da eseguire da parte dei Professionisti incaricati di redigere i diversi livelli di Microzonazione Sismica, si è ritenuto necessario modificare le Tabelle 1, 2 e 3 dell’Allegato A della DGR Lazio n. 545/2010 e la Tabella 1 dell’Allegato A della DGR Lazio n. 490/2011.

In questo modo i Professionisti incaricati saranno certi di quali indagini minime eseguire per i differenti Livelli di MS e i Funzionari dell’Autorità Regionale competente potranno avere una più coerente e omogenea valutazione nell’emissione del parere ai sensi dell’art. 89 del DPR n. 380/2001.

La carta delle misure delle frequenze fondamentali diventa documento obbligatorio nella realizzazione del Livello 1 di Microzonazione Sismica.

Pertanto le Tabelle delle due Delibere sopra citate sono modificate secondo il seguente nuovo schema:

 

Tabella 1 – Indagini, metodi ed elaborazioni per il Livello1 di MS

 

LIVELLO 1

INDAGINI MINIME tutte da eseguire

• Raccolta di tutti i dati pregressi: rilievi geologici, geomorfologici e geologico-tecnici, sondaggi, indagini geofisiche.

• Rilevamenti geologici di controllo sul terreno con sezioni stratigrafiche tipo

• Misure della frequenza naturale del sito con tecniche passive o attive a stazione singola (almeno due per ciascuna zona suscettibile di amplificazione sismica o zone stabili)

• In caso di situazioni geologiche complesse o di incertezza sul modello geologico del sottosuolo dovrà essere identificato il profilo di velocità delle onde S con indagini di tipo MASW, SASW, REMI etc (almeno una prova per ciascuna zona Suscettibile di Amplificazione Sismica)

ALTRE INDAGINI da eseguire se necessarie

• Altre indagini geofisiche (tipo MASW, SASW, REMI), per identificare il substrato rigido con Vs > 700 m/s

METODO DI PROCESSO

• Nuovi Rilievi, Rilettura, Analisi e Sintesi dei dati e delle cartografie disponibili

PRODOTTI FINALI OBBLIGATORI

• Carta delle Indagini (pdf e shapefile);

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