L. R. Emilia Romagna 26/04/1990, n. 33 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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L. R. Emilia Romagna 26/04/1990, n. 33

Norme in materia di regolamenti edilizi comunali.

Con le modifiche introdotte da:
- L.R. 30/01/1995, n. 6
- L.R. 24/03/2000, n. 20

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TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI
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Art. 1 - Finalità

1. La presente legge detta norme atte a garantire il coordinamento dei contenuti dei regolamenti edilizi comunali e ad accelerare l'esame delle domande di concessione e di autorizzazione edilizia, attraverso specifiche indicazioni su procedure, adempimenti, compiti e responsabilità, nonché sulle prescrizioni tecniche da osservarsi nel processo edilizio, in attuazio

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Art. 2 - Schema di regolamento edilizio tipo

1. La Giunta regionale, N2 e previo parere della Commissione consiliare competente, approva lo schema di regolamento e

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Art. 3 - Incentivi ai Comuni

1. Nell'intento di favorire l'adeguamento dei Regolamenti edilizi comunali alle norme della presente legge, la Regione approva con deliberazione del Consiglio regionale un apposito programma d

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TITOLO II - I REGOLAMENTI EDILIZI
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Capo I - Principi generali
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Art. 4 - Oggetto

1. Oggetto del regolamento edilizio sono le opere edilizie ed i processi di intervento.

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Art. 5 - Obiettivi

1. Il regolamento edilizio ha per obiettivi:

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Art. 6 - Contenuti

1. Il regolamento edilizio deve contenere le normative attinenti alle attività di costruzione e di trasformazione fisica e funzionale delle opere edilizie, di competenza dell'ente locale, ivi comprese le norme igieniche di interesse edilizio, così come indicato dall'art. 33, primo comma, punto 9) della legge 17 agosto 1942, n. 1150

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TITOLO II - I REGOLAMENTI EDILIZI
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Capo II - Definizioni e adempimenti
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Art. 7 - Certificato d'uso

1. L'avente titolo al rilascio della concessione e della autorizzazione edilizia ha diritto a chiedere al Sindaco il preventivo rilascio del certificato d'uso, indicante ogni vincolo o prescrizione riguardanti l'immobile interessato, contenuti

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Art. 8 - Parere preventivo

1. I soggetti che hanno titolo al rilascio della concessione e della autorizzazione edilizia, prima della presentazione della domanda possono richiedere al Sindaco un parere preventivo su uno schema preliminare di progetto.

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Art. 9 - Scheda tecnica descrittiva

1. Ogni immobile oggetto di intervento edilizio è dotato di una "scheda tecnica descrittiva", articolata per le diverse unità immobiliari che lo compongono, nella quale sono riportati i dati catastali ed urbanistici utili all'esatta individuazione dell'immobile, i dati metrici e dimensionali, le prestazioni fornite in ordine ai requisiti cogenti e raccomandati, nonché gli estremi dei provvedimenti comunali relativi allo stesso. In particolare, per gli immobili destinati ad attività

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Art. 10 - Certificato di conformità edilizia

1. Il certificato di conformità edilizia attesta che l'opera edilizia risponde al progetto regolarmente approvato dal punto di vista dimensionale, prestazionale e delle prescrizioni urbanistiche ed edilizie.

2. Il medesimo certificato vale altresì come dichiarazione di abitabilità o usabilità, di cui all'art. 221 del T.U. delle leggi sanitarie approvato con R.D. 27 luglio 1934, n. 1265.

3. Ai fini del rilascio del certificato di conformità edilizia, i controlli sull'opera eseguita sono finalizzati alla sola verifica della rispondenza della stessa agli elaborati di progetto appro

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Art. 11 - Prescrizioni tecniche

1. Le opere edilizie devono rispondere:

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Art. 12 - Prescrizioni relative alla qualità formale e compositiva dell'opera edilizia

1. La qualità formale e compositiva dell'opera è verificata, con le mod

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Art. 13 - Requisiti tecnici delle opere edilizie

N6

1. I requisiti tecnici delle opere edilizie, definiti ai sensi della lett. b), comma 1, dell'art. 11, sono individuati dallo schema di regolamento edilizio tipo di cui al comma 1 dell'art. 2. Essi sono suddivisi in due gruppi:

a) requisiti cogenti: sono requisiti obbligatori su tutto il territorio regionale, in quanto essenziali per la sicurezza e la salute degli utenti;

b) requisiti raccomandati: sono requisiti tesi a garantire una più elevata qualità delle opere edilizie.

2. Il regolamento edilizio comunale disciplina i requisiti tecnici cogenti delle opere edilizie, in conformità a q

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Art. 14 - Modalità di controllo

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Art. 15 - Commissione edilizia comunale

1. La Commissione edilizia è l'organo consultivo del Comune nel settore urbanistico ed edilizio. Essa esprime pareri in tutti i casi previsti da leggi o dal regolamento edilizio comunale.

2. Il regolamento edilizio comunale disciplina la composizione, il funzionamento, le articolazioni e le integrazioni della Commissione edilizia sulla base dei principi indicati nel presente articolo, fatte salve le disposizioni contenute nelle leggi vigenti, riguard

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Art. 16 - Adeguamento ed approvazione del regolamento edilizio comunale

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TITOLO III - DISPOSIZIONI FINANZIARIE E FINALI
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Art. 17 - Copertura finanziaria

1. Agli oneri derivanti da quanto previsto dall'art. 3 della presente legge la Region

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Art. 18 - Abrogazione e modifica di precedenti disposizioni

1. Gli articoli 50, 60 e 62 della L.R. 7 dicembre 1978, n. 47 R e successive modificazioni sono abrogati.

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Allegato

Questo allegato contiene la lista dei requisiti a cui fare riferimento per la definizione dei contenuti tecnici del regolamento edilizio comunale.

Tali requisiti sono raggruppati in "famiglie" in relazione alle esigenze al cui soddisfacimento fanno riferimento. Esse sono quelle proposte dalla direttiva CEE 89/106 sui prodotti da costruzione, a cui è stata aggiunta una ulteriore "famiglia" riferita alle esigenze di "fruibilità e disponibilità di spazi ed attrezzature".

Le "famiglie" di requisiti considerate sono pertanto le seguenti:

1) resistenza meccanica e stabilità;

2) sicurezza in caso di incendio;

3) igiene, salute e ambiente;

4) sicurezza nell'impiego;

5) protezione contro il rumore;

6) risparmio energetico e ritenzione del calore;

7) fruibilità e disponibilità di spazi ed attrezzature.

I requisiti sono inoltre suddivisi nei tre gruppi di cui al comma 2 dell'art. 13 della legge, e precisamente in:

- gruppo A) - requisiti cogenti generali;

- gruppo B) - requisiti cogenti particolari;

- gruppo C) - requisiti raccomandati.

Ogni singolo requisito è, inoltre, contraddistinto da un codice a tre valori, costituito da:

- il grado di cogenza (A, B o C);

- la "famiglia" di riferimento (da 1 a 7);

- un numero progressivo di identificazione del requisito (da 1 a n).

Ciascun requisito, infine, viene messo in relazione al proprio ambito di applicazione, che può fare riferimento agli spazi edificati (sistema ambientale) o agli oggetti che delimitano e costituiscono questi ultimi (sistema tecnologico).

Per maggior chiarezza, vengono forniti nel seguito i modelli di scomposizione del sistema ambientale e del sistema tecnologico ed, alla fine della lista dei requisiti, una tabella riepilogativa dei requisiti stessi e dei rispettivi ambiti di applicazione.




MODELLO DI SCOMPOSIZIONE DEL SISTEMA TECNOLOGICO

SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL SISTEMA TECNOLOGICO

Classi di unità tecnologiche

Unità tecnologiche

Classi di elementi tecnici

Struttura portante (3.1)

Struttura di fondazione (3.1.1)

3.1.1.1. Strutture di fondazione dirette

3.1.1.2. Strutture di fondazione indirette


Struttura di elevazione (3.1.2)

3.1.2.1. Strutture di elevazione verticali

3.1.2.2. Strutture di elevazioni orizzontali ed inclinate

3.1.2.3. Strutture di elevazione spaziali


Struttura di contenimento (3.1.3)

3.1.3.1. Strutture di contenimento verticali

3.1.3.2. Strutture di contenimento orizzontali

Chiusura (3.2)

Chiusura verticale (3.2.1)

3.2.1.1. Pareti perimetrali verticali

3.2.1.2. Infissi esterni verticali


Chiusura orizzontale inferiore (3.2.2)

3.2.2.1. Solai a terra

3.2.2.2. Infissi orizzontali


Chiusura orizzontale su spazi esterni aperti (3.2.3)

3.2.3.1. Solai su spazi


Chiusura superiore (3.2.4)

3.2.4.1. Coperture

3.2.4.2. Infissi esterni orizzontali

Partizione interna (3.3)

Partizione interna verticale (3.3.1)

3.3.1.1. Pareti interne verticali

3.3.1.2. Infissi interni verticali

3.3.1.3. Elementi di protezione


Partizione interna orizzontale (3.3.2)

3.3.2.1. Solai

3.3.2.2. Soppalchi

3.3.2.3. Infissi interni orizzontali


Partizione interna inclinata (3.3.3)

3.3.3.1. Scale interne

3.3.3.2. Rampe interne

Partizione esterna (3.4)

Partizione esterna verticale (3.4.1)

3.4.1.1. Elementi di protezione

3.4.1.2. Elementi di separazione


Partizione esterna orizzontale (3.4.2)

3.4.2.1. Balconi e logge

3.4.2.2. Passerelle


Partizione esterna inclinata (3.4.3)

3.4.3.1. Scale esterne

3.4.3.2. Rampe esterne

Impianto di fornitura servizi (3.5)

Impianto di climatizzazione (3.5.1)

3.5.1.1. Alimentazione

3.5.1.2. Gruppi termici

3.5.1.3. Centrali di trattamento fluidi

3.5.1.4. Reti di distribuzioni e terminali

3.5.1.5. Reti di scarico condensa

3.5.1.6. Canne di esalazione


Impianto idrosanitario (3.5.2)

3.5.2.1. Allacciamenti

3.5.2.2. Macchine idrauliche

3.5.2.3. Accumuli

3.5.2.4. Riscaldatori

3.5.2.5. Reti di distribuzione acqua fredda e terminali

3.5.2.6. Reti di distribuzione acqua calda e terminali

3.5.2.7. Reti di ricircolo dell'acqua calda

3.5.2.8. Apparecchi sanitari


Impianto di smaltimento liquidi acque fecali (3.5.3)

3.5.3.1. Reti di scarico

3.5.3.2. Reti di scarico acque domestiche

3.5.3.3. Reti di scarico acque meteoriche

3.5.3.4. Reti di ventilazione secondaria


Impianto di smaltimento aeriformi (3.5.4)

3.5.4.1. Alimentazione

3.5.4.2. Macchine

3.5.4.3. Reti di canalizzazione


Impianto di smaltimento solidi (3.5.5)

3.5.5.1. Canne di caduta

3.5.5.2. Canne di esalazione


Impianto di distribuzione gas (3.5.6)

3.5.6.1. Allacciamenti

3.5.6.2. Reti di distribuzione e terminali


Impianto elettrico (3.5.7)

3.5.7.1. Alimentazione

3.5.7.2. Allacciamenti

3.5.7.3. Apparecchiature elettriche

3.5.7.4. Reti di distribuzione e terminali


Impianto di telecomunicazioni (3.5.8)

3.5.8.1. Alimentazione

3.5.8.2. Allacciamenti

3.5.8.3. Reti di distribuzione e terminali


Impianto fisso di trasporto (3.5.9)

3.5.9.1. Alimentazione

3.5.9.2. Macchine

3.5.9.3. Parti mobili

Impianto di sicurezza (3.6)

Impianto antincendio (3.6.1)

3.6.1.1. Allacciamenti

3.6.1.2. Rilevatori e trasduttori

3.6.1.3. Reti di distribuzione e terminali

3.6.1.4. Allarmi


Impianto di messa a terra (3.6.2)

3.6.2.1. Reti di raccolta

3.6.2.2. Dispersori


Impianto parafulmine (3.6.3)

3.6.3.1. Elementi di captazione

3.6.3.2. Rete

3.6.3.3. Dispersori


Impianto antifurto ed antiintrusione (3.6.4)

3.6.4.1. Alimentazione

3.6.4.2. Rivelatori e trasduttori

3.6.4.3. Rete

3.6.4.4. Allarmi

Attrezzatura interna (3.7)

Arredo domestico (3.7.1)

3.7.1.1. Pareti contenitore *


Blocco servizi (3.7.2)


Attrezzatura esterna (3.8)

Arredi esterni collettivi (3.8.1)



Allestimenti esterni (3.8.3)

3.8.3.1. Recinzioni *


Impianti esterni (3.8.4)*

3.8.3.2. Pavimentazione esterna *

* Da definire, elenco non esaustivo


FAMIGLIE DI REQUISITI


1) Requisiti di resistenza meccanica e stabilità

Proposizione esigenziale secondo Direttiva 89/106 CEE

L'edificio deve essere concepito e realizzato in modo tale che le azioni cui può essere sottoposto durante la costruzione e l'utilizzazione non provochino:

a) il crollo dell'intero edificio o di una sua parte;

b) deformazioni di importanza inammissibile;

c) danni alle altre parti dell'opera o alle attrezzature principali o accessorie in seguito a una deformazione di primaria importanza degli elementi portanti;

d) danni accidentali sproporzionati alla causa che li ha provocati.


2) Requisiti di sicurezza in caso di incendio

Proposizione esigenziale secondo Direttiva 89/106 CEE

L'edificio deve essere concepito e costruito in modo che, in caso di incendio:

a) la capacità portante dell'edificio possa essere garantita per un periodo di tempo determinato;

b) la produzione e la propagazione del fuoco e del fumo all'interno delle opere siano limitate;

c) la propagazione del fuoco ad opere vicine sia limitata;

d) gli occupanti possano lasciare l'opera o essere soccorsi altrimenti;

e) sia presa in considerazione la sicurezza delle squadre di soccorso.

Dovranno quindi in particolare essere controllati: la infiammabilità dei materiali della costruzione, la dotazione di impianti, il contenuto degli edifici, la prossimità di punti di rischio; la compartimentazione, i tempi di propagazione tra i locali, la resistenza al fuoco delle partizioni, la reazione al fuoco delle partizioni, con riferimento a combustibilità, infiammabilità, velocità di propagazione della fiamma etc.


3) Requisiti di igiene, salute e ambiente

Proposizione esigenziale secondo Direttiva 89/106 CEE

L'opera deve essere concepita e costruita in modo da non compromettere l'igiene o la salute degli occupanti o dei vicini e in particolare in modo da non provocare:

a) sviluppo di gas tossici;

b) presenza nell'aria di particelle o di gas pericolosi;

c) emissione di radiazioni pericolose;

d) inquinamento o tossicità dell'acqua o del suolo;

e) difetti nell'eliminazione delle acque di scarico, dei fumi o dei rifiuti solidi o liquidi;

f) formazione di umidità su parti o pareti dell'opera.


4) Requisiti di sicurezza nell'impiego

Proposizione esigenziale secondo Direttiva 89/106 CEE

L'opera deve essere concepita e costruit

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