Risoluz. Ag. Entrate 01/02/2017, n. 15/E

Con il documento di prassi l’Agenzia delle entrate chiarisce che le agevolazioni per la c.d. “piccola proprietà contadina” - disposte dall’art. 2, comma 4-bis, del D.L. 194/2009, convertito in legge dalla L. 25/2010 ed in base alle quali gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze, qualificati agricoli in base a strumenti urbanistici vigenti, posti in essere a favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale, sono soggetti alle imposte di registro ed ipotecaria nella misura fissa ed all'imposta catastale nella misura dell'1% - estese anche ai trasferimenti in favore di proprietari di masi chiusi di cui alla L.P. Bolzano 17/2001 dall’art. 1, comma 906, della L. 208/2015, si applicano in quest’ultimo caso a prescindere dalla circostanza che gli stessi rivestano la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale e risultino iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. La norma prevede infatti, quali condizioni cui subordinare l´agevolazione in esame, che l’acquirente sia proprietario di un maso chiuso, di cui alla citata L.P. Bolzano 17/2001, e che si dedichi alla coltivazione abituale dello stesso.