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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. P.R. 24/05/1988, n. 236
D. P.R. 24/05/1988, n. 236
- Corte costituzionale, sentenza 01/04/1993, n. 139
- D. Leg.vo 11/05/1999, n. 152
- D. Leg.vo 18/08/2000, n. 258
- D. Leg.vo 03/04/2006, n. 152
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Art. 1 - Principi generaliIl presente decreto stabilisce i requisiti di qualità delle acque destinate al consumo umano, |
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Art. 2 - Campo di applicazionePer acque destinate al consumo umano si intendono tutte le acque, qualunque ne sia l’origine, allo |
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Art. 3 - Requisiti di qualitàI requisiti di qualità delle acque sono valutati sulla base dei valori e delle indicazioni relativi ai parametri di cui all’allegato |
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Articolo 4 - Aree di salvaguardia delle risorse idriche |
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Articolo 5 - Zona di tutela assoluta |
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Articolo 6 - Zona di rispetto |
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Articolo 7 - Zone di protezione |
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Art. 8 - Competenze stataliSono di competenza statale le funzioni concernenti: a) promozione, consulenza, indirizzo e coordinamento delle attività connesse con l’applicazione del presente decreto; b) le modifiche, le variazioni |
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Art. 9 - Competenze regionaliAlle regioni competono le seguenti funzioni a) previsione di misure atte a rendere possibile un approvvigionamento idrico di eme |
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Art. 10 - Frequenze di campionamento e metodi di analisiNegli allegati II e III sono indicati, rispettivamente i modelli e le frequenze minime di campionamen |
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Art. 11 - ControlliPer verificare la buona qualità delle acque destinate al consumo umano sono esercitati inoltre controlli periodici: |
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Art. 12 - Controlli sanitari |
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Art. 13 - Controlli interniI soggetti gestori di impianti acquedottistici devono dotarsi di laboratori gestionali interni, anche |
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Art. 14 - Controllo degli acquedottiPer uniformare le attività di controllo su impianti di acquedotto ricadenti nell’area di |
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Art. 15 - Impiego degli antiparassitariAi soli fini dell’elaborazione dei programmi di prevenzione mirata alla tutela della salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente naturale le ditte intestatarie delle regi |
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Art. 16 - Valore massimo ammissibileIl valore massimo ammissibile di superamento delle concentrazioni massime ammissibili stabilite per i parametri indicati nell’allegato I pu&ograv |
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Art. 17 - DerogheDeroghe al presente decreto possono essere disposte dalla regione competente nelle seguenti circostanze: a) situazioni relative alla natura ed alla struttura dei terreni dell’area della quale è tributaria la risorsa idrica |
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Art. 18 - Esercizio della derogaLe deroghe sono disposte dall’autorità regionale per un limitato periodo di tempo, anche su segnalazione dei comuni interessati. L’esercizio dei poteri di deroga comporta che, contestualmente alle misure indicate dall’amministrazione statale, la regione adotti il piano di intervento di cui |
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Art. 19 - ProrogaIl termine stabilito per l’osservanza dell’allegato I può essere prorogato in presenza di situazioni eccezionali relative a gruppi di abitati geograficamente delimitati. La proroga è disposta con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro dell’ambiente, su richiesta dalla regione interessata. |
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Art. 20 - Competenza delle regioni speciali e province autonomeSono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e |
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Art. 21 - SanzioniSalvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque in violazione delle disposizioni del presente decreto fornisce al consumo umano acque che non presentano i requisiti di qualità previsti dall’allegato I è punito con l’ammenda da lire duecento |
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Art. 22 - Disposizioni finaliDalla data di entrata in vigore del presente decreto cessa l’applicazione delle disposizioni di |
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Allegato I - Requisiti di qualità. Elenco dei parametriParte di provvedimento in formato grafico |
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Allegato II - Modelli e frequenze delle analisi delle acque destinate al consumo umanoParte di provvedimento in formato grafico |
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Allegato III - Metodi analitici di riferimentoParte di provvedimento in formato grafico |
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