D. P.R. 24/05/1988, n. 236

Il presente decreto stabilisce i requisiti di qualità delle acque destinate al consumo umano,

Per acque destinate al consumo umano si intendono tutte le acque, qualunque ne sia l’origine, allo

I requisiti di qualità delle acque sono valutati sulla base dei valori e delle indicazioni relativi ai parametri di cui all’allegato

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Sono di competenza statale le funzioni concernenti:

a) promozione, consulenza, indirizzo e coordinamento delle attività connesse con l’applicazione del presente decreto;

b) le modifiche, le variazioni

Alle regioni competono le seguenti funzioni

a) previsione di misure atte a rendere possibile un approvvigionamento idrico di eme

Negli allegati II e III sono indicati, rispettivamente i modelli e le frequenze minime di campionamen

Per verificare la buona qualità delle acque destinate al consumo umano sono esercitati inoltre controlli periodici:

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I soggetti gestori di impianti acquedottistici devono dotarsi di laboratori gestionali interni, anche

Per uniformare le attività di controllo su impianti di acquedotto ricadenti nell’area di

Ai soli fini dell’elaborazione dei programmi di prevenzione mirata alla tutela della salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente naturale le ditte intestatarie delle regi

Il valore massimo ammissibile di superamento delle concentrazioni massime ammissibili stabilite per i parametri indicati nell’allegato I pu&ograv

Deroghe al presente decreto possono essere disposte dalla regione competente nelle seguenti circostanze:

a) situazioni relative alla natura ed alla struttura dei terreni dell’area della quale è tributaria la risorsa idrica

Le deroghe sono disposte dall’autorità regionale per un limitato periodo di tempo, anche su segnalazione dei comuni interessati.

L’esercizio dei poteri di deroga comporta che, contestualmente alle misure indicate dall’amministrazione statale, la regione adotti il piano di intervento di cui

Il termine stabilito per l’osservanza dell’allegato I può essere prorogato in presenza di situazioni eccezionali relative a gruppi di abitati geograficamente delimitati.

La proroga è disposta con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro dell’ambiente, su richiesta dalla regione interessata.

Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque in violazione delle disposizioni del presente decreto fornisce al consumo umano acque che non presentano i requisiti di qualità previsti dall’allegato I è punito con l’ammenda da lire duecento

Dalla data di entrata in vigore del presente decreto cessa l’applicazione delle disposizioni di

Parte di provvedimento in formato grafico

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