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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. Min. Sanità 26/03/1991
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Art. 1--Attività di controllo1. I controlli sanitari ed interni sulle acque destinate al consumo umano debbono conseguire una o più delle finalità riportate nell' allegato I al presente decreto, del quale fa parte integrante. |
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Art. 2.--Mappatura degli impianti di acquedotto1. Per i fini di cui all' art. 1, i soggetti gestori di impianti di acquedotto, su conformi direttive delle autorità regionali da emanarsi entro un anno dall' entrata in vigore del presente decreto, redigono e t |
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Art. 3.--Controlli sanitari1. Nell' ambito dello svolgimento dei controlli sanitari le unità sanitarie locali-- servizio igiene pubblica o servizio similare--anche sulla base delle risultanze analitiche e delle valutazioni eventualmente fornite dai presidi e servizi multizonali: a) emettono il giudizio di qualità e di idoneità d' uso sul |
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Art. 4--Giudizio di qualità e di idoneità d' uso1. Il giudizio di qualità sull' acqua destinata al consumo umano, fondato sulle risultanze dell' esame ispettiv |
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Art. 5.--Provvedimenti cautelativi contingibili ed urgenti1. Qualora sia richiesta da esigenze di tutela della salute degli utenti della risorsa idrica, il sindaco adotta i provvedimenti cautelativi, contingibili ed urgenti proposti dall' unità sanitaria locale che ha effettuato e/o verificato i controlli igien |
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Art. 6.--Approvvigionamento idrico d ' emergenza1. Nell' ambito della previsione di misure atte a rendere possibile un approvvigionamento idrico d' e |
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Art. 7.--Rapporti con le regioni1. Le regioni trasmettono al Ministero della sanità entro il 31 gennaio di ciascun anno, una d |
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Art. 8.--Attività di vigilanza1. Ferme restando le attribuzioni delle amministrazioni dello Stato e degli enti territoriali e locali definite dalla vi |
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Art. 9.--Comitato permanente1. Al fine di un migliore esame di tutta la problematica concernente le acque destinate al consumo umano, é costituito un comitato permanente di studio, presieduto dal direttore generale dei servizi d' igiene pubblica del Ministero della sanità e composto: da un rappresentante del Ministero dell' agricoltura e delle foreste; |
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Art. 10.--Competenze delle province autonome1. I compiti affidati alle regioni dal presente decreto si intendono conferiti, per il Trentino-Alto |
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ALLEGATO I--GENERALITÀL' emissione di un giudizio sulla qualità di un' acqua deve sempre basarsi su una ponderata valutazione dell' insieme dei dati analitici relativi ai parametri organolettici, fisici, chimici, chimico-fisici e microbiologici opportunamente integrati dalle risultanze dell' esame ispettivo. Esame ispettivo ed analisi di laboratorio devono infatti raggiungere, nel loro complesso, una o più delle seguenti finalità: A) Controllo delle caratteristiche igien |
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ALLEGATO II--ESAME ISPETTIVO |
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1) PRELIMINARI SULLA RACCOLTA DEI DATI CIRCA GLI APPROVVIGIONAMENTI IDRICIA cura dei gestori degli impianti d' acquedotto sia pubblici che privati, si provvede su conformi direttive delle autorità regionali, al censimento, alla regis |
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2) CONTROLLO DELLE CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO DI ATTINGIMENTOFermo restando che le opere di captazione devono essere conformi in sede di progettazione, costruzion |
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A) Pozzi1) Occorre verificare che i pozzi impiegati per l' approvvigionamento idrico offrano le necessarie garanzie igieniche di protezione delle falde attraversate. |
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B) Sorgenti1) Occorre verificare che l' opera di captazione raggiunga la scaturigine geologica della risorsa idrica e comunque sia realizzata in modo da evitare infiltrazioni di acque superficiali. 2) Occorre verificare che i manufatti di presa, accessibili per le dovute ispezioni, siano realizzati |
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C) Laghi naturali e bacini artificialiOccorre verificare che l' opera di presa sia disposta a distanza dal fondo tale da evitare apprezzabi |
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D) Corsi d' acquaOccorre verificare che l' ubicazione dell' opera di presa tenga conto del regime idrologico del corso |
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3) CONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI TRASPORTO, RACCOLTA E DISTRIBUZIONEGli impianti di trasporto, raccolta e distribuzione devono essere conformi in sede di progettazione, |
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A) Opere di trasportoPremesso che per opera di trasporto si intende la canalizzazione per il trasporto della risorsa idrica dall' opera di presa al serbatoio di accumulo ovvero all' impianto di potabilizzazione, le unità sanitarie locali, in collaborazione con i competenti uffici tecnici comunali coadiuvati, se del caso, dai gestori dell' impianto d' acquedotto, devono assicurare i controlli periodici di congruità di seguito elencati: 1) occorre verificare le interazion |
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B) SerbatoiPremesso che per serbatoi si intendono gli impianti di raccolta delle acque captate, le unità sanitarie locali, in collaborazione con i competenti uffici tecnici comunali coadiuvati, se del caso, dai gestori dell' impianto d' acquedotto, devono assicurare i periodici controlli di congruità di seguito elencati: 1) occorre verificare, nel caso di serbatoi interrati, che sia stabilita al loro esterno un' area di rispetto sulla quale siano imposte limitazioni d' uso e che all' intorno del serbatoio siano previste opere per l' allontanamento delle acque meteoriche, di scorrimento superficiale e di falda; |
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C) Reti di distribuzionePremesso che per rete di distribuzione si intende il complesso delle canalizzazioni, site a valle delle opere di adduzione e dei serbatoi, che mettono a disposizione degli utenti acqua potabile e che per esse valgono le medesime raccomandazioni fatte per le opere di trasporto alla precedente lettera A) di questo stesso paragrafo 3) e tenuto altresì conto che |
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4) RICERCA DI NUOVE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICOAllorché si intende attuare la ricerca e lo sfruttamento di nuove risorse per l' approvvigionamento idrico sono necessarie l' autorizzazione alla ricerca e captazione e/o la concessione alla derivazione. A tal fine é necessaria, a cura del richiedente, la presentazione di un progetto di ricerca corredato di uno studio idrogeologico, completo dell' area interessata e di una relazione tecnica contenente, tra l' altro, le caratteristiche del |
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ALLEGATO III--CONTROLLO Dl QUALITÀIl controllo analitico di un' acqua per uso potabile, e quindi la sorveglianza sulle sue caratteristiche qualitative dal punto di captazione ai rami terminali della rete di distribuzione, ha come scopo fondamentale la tutela della salute pubblica. Per questo motivo tutti gli esami di laborator |
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1) MODALITÀ DI PRELIEVO, CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEI CAMPIONII campioni devono essere prelevati, conservati e trasportati in modo da evitare alterazioni che possa |
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A) Parametri organolettici, chimico-fisici, indesiderabili e tossiciI prelievi devono essere effettuati in contenitori puliti e sufficientemente risciacquati con lo stesso tipo di acqua da prelev |
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B) Parametri microbiologiciI prelievi devono essere effettuati in contenitori sterili. Qualora le acque in esame contengano cloro residuo, le bottiglie di prelievo dovranno contenere una soluzione al 10% di sodio tio |
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2) TIPI DI CONTROLLO ED INDAGINI ANALITICHELe unità sanitarie locali debbono disporre una diversificazione degli accertamenti analitici, |
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A) Controllo delle caratteristiche di qualità dell' acqua alla captazionea) Indagini preliminari su acque di nuova utilizzazione. Anche allo scopo di avere elementi informativi sulla necessità o meno di un trattamento di potabilizzazione e/o di disinfezione nonché sulla sua tipologia, é sempre necessario effettuare almeno per la durata di un anno una serie di analisi atte a definire la fisionomia dettagliata dell' acqua e le sue variazioni legate sia alle diverse condizioni di precipitazioni meteoriche che alle eventuali interferenze con insediamenti agricolo-zootecnici od industria |
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B) Controllo del trattamento effettuatoVanno controllati con opportuna frequenza temporale tutti quei parametri che sono rappresentativi ai fini del rilevamento del trattamento di potabilizzazione e/o disinfenzione. Se l |
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C) Controllo dell' acqua in distribuzioneNegli allegati I, II e III al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236, sono riportati, rispettivamente. i r |
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3) CASI PARTICOLARI1) Qualora sia richiesto dalle caratteristiche idrogeologiche del bacino di alimentazione delle acque o da interferenze di scarichi agricolo-zootecnici od industriali od urbani con la risorsa idrica, é sempre indispensabile controllare la presenza nell' acqua di composti, sostanze, o microrganismi, normalmente assenti, che possano rappresentare un fattore di rischio per la popolazione: in tale ipotesi occorre procedere ad indagini mirate, allargando, con la frequenza di campionamento dovuta, il ventaglio delle indagini anche a parametri non compresi nell' all |
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ALLEGATO IV--PROCEDURE OPERATIVE |
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1) CRITERI GENERALIIl complesso dei controlli sulle risorse idriche potabili precedentemente descritto a partire dalle opere di captazione per terminare alla messa a disposizione gli utenti dell' acqua potabile deve essere finalizzato all' acquisizione di ogni utile informazione relativa alle caratteristiche di qualità destinata al consumo umano. Gli elementi conoscitivi così raccolti debbono infatti fornire le basi per programmi di tutela delle risorse da possibili degradi o contaminazioni ovvero portare all' individuazione delle necessità e delle priorità degli interventi correttivi o di risanamento sia in condizioni di emergenza che a medio-lungo periodo. A tale scopo é necessario che le attività di sorveglianza, forzatamente multidiscip |
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2) CASI PARTICOLARI1) L' unità sanitaria locale che accerti un progressivo degrado qualitativo dell' acqua esaminata ne dà comunicazione tempestiva al comune e/o alla regione, procede, in collaborazione, ove necessario, con i competenti uffici tecnici comunali e/o provinciali e/o regionali coadiuvati, se del caso, dai gestori dell' impianto d' acquedotto, all' individuazione della natura e delle cause del processo e promuove presso le competenti autorità l' adozione degli opportuni atti necessari alla salvaguardia ed alla promozione della qualità della risorsa idrica. 2) Il presidio e servizio multizonale di prevenzione che accerti indici di contaminazione nell' acqua esaminata ne dà comunicazione tempestiva all' unità sanitaria locale. Nell' evenienza descritta, l' unità sanitaria locale propone al comune e/o alla regione e/o al gestore l' adozione dei provvedimenti cautelativi sulle acque necessari alla tutela della salute degli utenti; procede, in collaborazione ove necessario, con i competenti uffici tecnici comunali e/o provinciali e/o regionali coadiuvati, se del caso, dai gestori dell' impianto d' acquedotto, all' individuazione della natura e delle cause del processo promuove presso le competenti autorità l' adozione degli opportuni atti necessari al risanamento ed alla promozione della qualità della risorsa idrica compromessa.
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ALLEGATO V--COMPITI DEI GESTORl DELL' IMPIANTOPer l' effettuazione dei controlli e delle misure sulle acque destinate al consumo umano i tecnici delle unità sanitarie locali e dei presidi e servizi multizonali di prevenzione devono avere libero accesso agli impianti. Detto personale, inoltre, deve poter effettuare tutti i controlli richiesti, nonché consultare registri e raccogliere tutte le necessarie informazioni. I proprietari nonché gli addet |
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ALLEGATO Vl--GIUDIZIO Dl QUALITÀ E DI IDONEITÀ D' USOAi sensi della presente normativa le acque destinate al consumo umano debbono rispondere ai requisiti indicati nell' allegato I al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236: 1) L' unità sanitaria locale sulla base del riscontro analitico relativo all' acqua, alla captazione o a livello di impianto di trasporto, trattamento o raccolta propone al sindaco o al presidente della giunta regionale, a seconda dei casi, l' adozione o meno di provvedimenti cautelativi (quali, ad esempio, la so |
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