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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Circ. Min. LL.PP. 19/04/1995, n. 482
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PremessaIl vigente quadro normativo in materia di vigilanza sulla progettazione, costruzione ed esercizio delle dighe, quale risulta in seguito alle innovazioni introdotte con D.L. 8 agosto 1994, n. 507, convertito nella L. 21 ottobre 1994, n. 584, prevede la seguente ripartizione di competenze: |
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1. Attribuzioni "a regime".1.1. Relativamente alle "grandi dighe" occorre in primo luogo precisare che, ai sensi dell'art. 24, comma 1, lettera e), del D.P.R. 24 gennaio 1991, n. 85, restano in via definitiva riservate agli uffici decentrati di questa amministrazione le seguenti competenze: a) trasmissione al Servizio nazionale dighe, per l'approvazione di competenza, ai sensi dell'art. 1, comma 2, del D.P.R. n. 1363/1959, e successive modifiche ed integrazioni, del progetto di massima dell'opera di sbarramento, allegato alla domanda di concessione di derivazione d'acqua, ed acquisizione della intervenuta pronuncia agli atti dell'istruttoria sulla istanza medesima. Su tale adempimento poco si ha da osservare, rappresentando il necessario punto di congiunzione tra l'istruttoria per la concessione di derivazione d'acqua e quella concernente l'approvazione dei progetti delle relative opere (di massima ed esecutivo) dello sbarramento che si intende realizzare; |
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2. Attribuzioni in via transitoria relativamente alle "grandi dighe".Per quanto concerne l'assetto delle competenze nell'attuale periodo transitorio, si ricorda che, a norma dell'art. 28 del D.P.R. n. 85/1991, come modificato dall'art. 5 comma 2, del D.L. n. 507/1994, gli uffici decentrati di questa amministrazione, oltre alle attribuzioni di cui al paragrafo precedente, continuano, come è noto, ad esercitare i compiti previsti dagli articoli 11, 16, 17 e 18 del regolamento n. 1363/1959, relativamente alle "grandi dighe". Al riguardo è bene precisare che non tutte le attribuzioni in mater |
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