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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Circ. Min. Interno 25/05/2012, n. 7213
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Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- Lett. Circ. Min. Interno 22/06/2016, n. 7888
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PREMESSAIl decreto 5 agosto 2011 R, emanato in virtù del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 R art. 16, comma 4, stabilisce le procedure ed i requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’interno. In particolare l’art. 4 disciplina i programmi e l’organizzazione dei corsi di prevenzione incendi che è necessario seguire e superare per poter iscriversi nei predetti elenchi, mentre l’art. 7 fissa i requisiti per il mantenimento dell’iscrizione in tali elenchi. In ottemperanza all’art. 4, comma 1, e all’art. 7, comma 3, del predetto decreto, questa Amministrazione ha definito l’articolazione ed il programma del corso di base, nonché dei corsi e seminari di aggiornamento condividendoli con i Consigli Nazionali delle professioni elencate nell’art. 3 dello stesso decreto. |
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Allegato 1 CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATO ALLA ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL’INTERNO (D.M. 5 agosto 2011, art.4)Le disposizioni relative al settore della prevenzione incendi, basate storicamente su un approccio prettamente prescrittivo, si sono arricchite nel corso degli ultimi anni di strumenti normativi fondati sulla valutazione del rischio di incendio e sull’approccio prestazionale. Con questi strumenti, la progettazione antincendio si è diversificata determinando una maggiore libertà, da parte del professionista, nell’individuazione delle soluzioni più idonee a contemperare la funzionalità ed economicità delle opere con gli obiettivi della sicurezza antincendio sanciti dalle leggi di settore. Sulla scorta di tali premesse, il corso si pone l’obiettivo di fornire ai professionisti le principali indicazioni metodologiche per definire, fin dalla fase ideativa, i requisiti di sicurezza antincendio integrati con gli altri requisiti di progetto. E, in questa ottica, si è scelto di dare al corso un taglio che prediliga anche l’aspetto pratico, tale da fornire gli strumenti per l’approccio più idoneo alle reali necessità peculiari del settore della sicurezza antincendio. INQUADRAMENTO DIDATTICO Il corso si articola in dodici moduli formativi, non modificabili in termini di numero ed argomenti. In relazione alla complessità degli argomenti trattati è stato previsto, per alcuni moduli, un test di verifica di apprendimento, a carattere didattico e non valutativo, la cui modalità di espletamento verrà stabilita dal docente in raccordo con la direzione del corso. Inoltre, al termine dei moduli 9, 10 e 11 i discenti devono confrontarsi con la predisposizione di un progetto di prevenzione incendi sotto la guida del docente. Complessivamente il percorso formativo minimo è di 120 ore. Resta ferma la facoltà del soggetto proponente, in relazione a specifiche esigenze territoriali e/o di comparto, di inserire ulteriori argomenti o approfondire quelli previsti nei singoli moduli, per una durata complessiva maggiore. Affinché il corso consenta di acquisire i necessari elementi conoscitivi finalizzati alla attività professionale nel settore della prevenzione incendi con particolare riguardo alla attività certificativa e possa instaurarsi un efficace comunicazione fra docente e discenti, i partecipanti non devono superare le 40 unità N1. La frequenza delle lezioni ha carattere obbligatorio e non possono, pertanto, essere ammessi a sostenere l’esame finale i discenti che abbiano maturato assenze superiori al 10% delle ore complessive di durata del corso stesso. Ai fini del raggiungimento del monte ore minimo per l’ammissione all’esame finale, il soggetto organizzatore del corso può prevedere, prima dell’esame, moduli didattici integrativi per i discenti aventi necessità. Parte del corso è destinata all'acquisizione delle nozioni di più frequente applicazione che connotano la sicurezza antincendio delle attività soggette ai procedimenti di prevenzione incendi. Tale obiettivo viene raggiunto con lo svolgimento dei moduli 9 e 10, nei quali i professionisti, oltre ad approfondire la conoscenza delle regole tecniche, si confrontano, mediante esercitazioni pratiche, con l'adeguamento degli edifici ai requisiti richiesti dalle specifiche regole tecniche. I dodici moduli che compongono il corso trattano i seguenti argomenti: 1. Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 2. Fisica e chimica dell’incendio 3. Tecnologia dei materiali e delle strutture di protezione passiva 4. Tecnologia dei sistemi e degli impianti di protezione attiva 5. Procedure di prevenzione incendi e sicurezza equivalente 6. Approccio ingegneristico e sistema di gestione della sicurezza 7. Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro 8. Attività a rischio di incidente rilevante 9. Attività di tipo civile 10. Attività di tipo industriale 11. Progettazione in mancanza di regole tecniche 12. Visita presso una attività soggetta CONTENUTI MINIMI DEL CORSO Per ciascun modulo viene indicato il numero minimo delle lezioni in cui lo stesso si articola, con gli argomenti da sviluppare per ciascuna di queste. Modulo 1 -Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi Il primo modulo è suddiviso in tre lezioni: una di carattere introduttivo finalizzata a fornire un preliminare quadro di insieme degli obiettivi e dei criteri generali di sicurezza antincendio, nonché evidenziare i capisaldi della progettazione antincendio; una che illustra le direttive comunitarie che hanno diretta ricaduta sulla prevenzione incendi ed una di inquadramento generale sulle leggi e i regolamenti che disciplinano la sicurezza antincendio, ivi compreso il ruolo dei professionisti antincendio. Lezioni: 1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNVVF. In questo ambito vengono analizzati gli obiettivi della prevenzione incendi, introdotti i criteri generali per la valutazione del rischio di incendio e per la individuazione delle misure preventive, protettive e di esercizio necessarie per mitigare il rischio. Inoltre, viene illustrata l’organizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in merito alle competenze nel settore della prevenzione incendi. 1.2 Direttive comunitarie con ricaduta sulla prevenzione incendi. La lezione tratta del requisito della sicurezza in caso di incendio per i prodotti da costruzione, introdotto dalla Direttiva 89/106/CEE e dal relativo documento interpretativo e ripreso dal Regolamento (UE) n. 305/2011 R del Parlamento Europeo. 1.3 Legislazione sulla sicurezza antincendi. Nella lezione si sviluppa un sintetico quadro dei principali provvedimenti legislativi e regolamentari che disciplinano la materia, accennando anche al processo evolutivo che ha interessato il settore dal 1941 ad oggi. Vengono inoltre evidenziati, in relazione agli obiettivi di sicurezza stabiliti dalle leggi di riferimento, le modalità di applicazione delle misure preventive e protettive finalizzate a compensare il rischio di incendio per il settore della prevenzione incendi e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Viene infine analizzato il ruolo, le competenze e le connesse responsabilità dei professionisti che si occupano di progettazione, realizzazione e certificazione nel settore della prevenzione incendi. Modulo 2 -Fisica e chimica dell’incendio Il secondo modulo è articolato in tre lezioni: nella prima sono trattati i principi della combustione e vengono descritte le caratteristiche delle sostanze pericolose in relazione alle fonti di innesco; nella seconda si affronta l’argomento della estinzione e delle sostanze estinguenti; nella terza lezione vengono descritte le modalità per ridurre la probabilità di accadimento dell’incendio attraverso le misure di prevenzione. Completa il modulo un test di verifica dell’apprendimento Lezioni: 2.1 Generalità sulla combustione e sostanze pericolose. Vengono analizzati, puntualmente, tutti i parametri, gli elementi coinvolti nell’innesco e nella propagazione dell’incendio (combustione, prodotti e reagenti, reazione di combustione, fonti di innesco ed energia di attivazione, campo di infiammabilità, temperatura di infiammabilità, temperatura di accensione, temperatura di combustione, prodotti della combustione, curva tempo-temperatura, sostanze pericolose combustibili ed infiammabili -caratteristiche e classificazione-, esplosioni di miscele infiammabili di gas, vapori e polveri). 2.2 Sostanze estinguenti. Partendo dalla classificazione dei fuochi vengono descritti i meccanismi che influenzano l’estinzione dell’incendio e illustrate le peculiarità delle sostanze estinguenti (acqua, acqua frazionata/nebulizzata, schiume, polveri, gas inerti) effettuando le necessarie comparazioni fra le varie sostanze estinguenti. Completano l’argomento alcuni cenni sui nuovi prodotti e sulle procedure per la loro omologazione o approvazione ai fini antincendio. 2.3 Misure di prevenzione degli incendi. Viene introdotto il concetto di rischio di incendio ed evidenziati i criteri generali di compensazione del rischio attraverso le misure di prevenzione. 2.4 Test di verifica di apprendimento. Modulo 3 -Tecnologia dei materiali e delle strutture di protezione passiva Il terzo modulo, articolato in quattro lezioni, affronta le misure di protezione passiva finalizzate a ridurre i danni derivanti da un incendio. Le recenti innovazioni nel settore della resistenza al fuoco sono affrontate sia dal punto di vista normativo che da quello progettuale, con l’obiettivo di rendere più comprensibile agli operatori la valutazione della resistenza al fuoco ed il calcolo del carico di incendio. Per quanto concerne la reazione al fuoco viene particolarmente approfondito il passaggio dalla classificazione nazionale alla classificazione europea dei materiali. Vengono inoltre trattate le altre misure di protezione passiva inerenti: l’ubicazione dell’attività, il dimensionamento delle vie di esodo con le relative m |
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Allegato 2 CORSI E SEMINARI DI AGGIORNAMENTO IN PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATI AL MANTENIMENTO DELL’ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL’INTERNO (D.M. 5 agosto 2011, art.7)L'art. 7 del D.M. 5 agosto 2011 R stabilisce che per il mantenimento dell'iscrizione negli elenchi del Ministero dell'interno, i professionisti devono effettuare corsi e seminari di aggiornamento in materia di prevenzione incendi della durata complessiva di almeno 40 ore nell'arco di 5 anni, a decorrere dalla data di iscrizione nell'elenco ovvero, per coloro che risultano già iscritti alla data di entrata in vigore del decreto, dal 27 agosto 2011 N3. Sia i seminari che i corsi devono avere durata congruente con gli argomenti che si intendono trattare affinché gli stessi siano affrontati compiutamente ed in modo esaustivo. I seminari devono essere monotematici, a carattere informativo, senza limite al numero di partecipanti, avere una durata non inferiore a 3 ore e non superiore a 6 ore. Per il raggiungimento delle 40 ore i professionisti possono seguire un numero di seminari che totalizzino non più del 30 % del monte ore complessivo previsto nei cinque anni. I corsi possono affrontare più argomenti ed essere articolati in moduli di non più di 4 ore, con un minimo di 2 e un massimo di 4 moduli per corso. Al fine del riconoscimento del monte ore, i corsi devono concludersi con il superamento di un test finale. Affinché i corsi di aggiornamento consentano di acquisire i necessari elementi conoscitivi finalizzati |
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ALLEGATO 3a Modello fac-simile di richiesta approvazione corso baseParte di provvedimento in formato grafico |
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ALLEGATO 3b Modello fac-simile di richiesta autorizzazione corsi e/o seminari di aggiornamento |
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