Par. Aut. Vigilanza Contratti Pubbl. 07/04/2011, n. 66

In data 9 dicembre 2010 è pervenuta l’istanza di parere indicata in epigrafe, con la quale la società Acquedotto del Fiora S.p.A., in qualità di stazione appaltante, ha rappresentato di aver indetto la procedura aperta per l’affidamento dei lavori in oggetto, con il criterio del prezzo più basso ed esclusione automatica dalla gara delle offerte anomale ai sensi dell’art. 122, comma 9 del D.Lgs. n. 163/2006R, e di aver riscontrato la partecipazion

Con l’istanza di parere in oggetto viene portata all’attenzione dell’Autorità la questione concernente il corretto metodo di calcolo del c.d. “taglio delle ali”.

Come rappresentato nella narrativa in fatto, in base alle previsioni della lex specialis, la Commissione di gara doveva adottare quale criterio di aggiudicazione quello del prezzo più basso, ai sensi dell’art. 82, comma 2, lett. a) del D.Lgs. n. 163/2006 R, applicando poi la procedura di cui agli artt. 86, comma 1, e 122, comma 9, del medesimo decreto legislativo. In forza del combinato disposto di queste due ultime disposizioni, al fine dell’esclusione automatica delle offerte cd. anomale negli appalti sottosoglia, sono da ritenersi tali tutte le offerte che presentano “un ribasso pari o superiore alla media aritmetica dei ribassi percentuali di tutte le offerte ammesse, con esclusione (cd. taglio delle ali) del dieci per cento, arrotondato all'unità superiore, rispettivamente delle offerte di maggior ribasso e di quelle di minor ribasso, incrementata dello scarto medio aritmetico dei ribassi percentuali che superano la predetta media” (art. 86, comma 1 del D.Lgs. n. 163/2006).

Al riguardo questa Autorità ha pi&

ritiene, nei limiti di cui in motivazione, che l’operato della stazione appalta