- la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2000/60/CE del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;
- il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 concernente il «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali», in attuazione del Capo I della l. 15 marzo 1997, n. 59 «Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed Enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa»;
- il d.p.c.m. 12 ottobre 2000, pubblicato sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 30 dicembre 2000, n. 303, nel quale lo Stato ha individuato i beni, le risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire alle Regioni ed agli Enti locali per l’esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di demanio idrico;
- l’Accordo Stato–Regioni–Enti locali del 1° febbraio 2001, relativo alle «Modalità organizzative e procedure per l’applicazione dell’art. 52 della legge n. 388/2000», ha, tra l’altro, stabilito che «l’effettivo esercizio delle funzioni conferite dal d.lgs. 112/1998 decorre dalla data di pubblicazione dei d.p.c.m. di trasferimento delle relative risorse alle regioni ed agli Enti locali [……]»;
- il supplemento ordinario n. 43 della Gazzetta Ufficiale 21 febbraio 2001, n. 31, nel quale è stato pubblicato il d.p.c.m. 22 dicembre 2000 «Trasferimento dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative per l’esercizio delle funzioni conferite dal d.lgs. 112/1998, alla regione Lombardia ed agli enti locali della regione»; pertanto da tale data decorre l’effettivo esercizio di tali funzioni;
- il d.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 «Norme in materia ambientale», in particolare la parte terza «Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche» e successive modifiche e integrazioni;
- il Piano di gestione delle acque 2021-2027 dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (PdGPo 2021), approvato con d.p.c.m. del 7 giugno 2023;
- la «Direttiva per la determinazione dei deflussi ecologici a sostegno del mantenimento-raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dal Piano di gestione del distretto idrografico e successivi riesami e aggiornamenti (Direttiva deflussi ecologici)», adottata con deliberazione n. 4 del 14 dicembre 2017 della Conferenza istituzionale permanente dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po;
- la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche», in particolare l’art. 53 ter «Disposizioni per l’applicazione del deflusso minimo vitale»;
- il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2 «Disciplina sull’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua», in particolare l’art. 15 «Deflusso minimo vitale»;