Alle Direzioni regionali:
Affari istituzionali ed Avvocatura
Agricoltura
Attività produttive
Cultura, Turismo e Sport
Opere pubbliche, difesa del suolo, economia montana e foreste
Programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia
Risorse umane e patrimonio
Sanità
Trasporti, infrastrutture, mobilità e logistica
Alle Province piemontesi
Ai Comuni piemontesi
Agli Sportelli unici per le attività produttive
Ai Gestori del Servizio idrico integrato
e p.c. Alle Associazioni di categoria interessate
All’Agenzia per la protezione dell’ambiente
Al Ministero dell’Ambiente, Tutela del territorio e del mare
Al Ministero della Pubblica amministrazione e semplificazione
Al Ministero dello Sviluppo economico
RISPETTIVE SEDI
Il 29 maggio u.s. è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59 R, recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale, mediante il quale viene data attuazione a quanto disposto dall’articolo 23 del d.l. 5/2012 R (c.d. “Semplifica Italia”) convertito, con modifiche, dalla l. 35/2012.
Alla pubblicazione del decreto ha fatto seguito un’intensa attività interregionale, coordinata dalla Regione Piemonte in qualità di capofila per l’ambiente, volta ad un raffronto e ad un’interpretazione condivisa di alcuni punti critici della norma, riguardo ai quali si erano registrate diversificate opinioni non solo tra le Regioni, ma anche tra le Amministrazioni provinciali.
A seguito dell’attività interregionale predetta, culminata nella nota del Coordinamento tecnico della Commissione ambiente ed energia della Conferenza delle Regioni e Province autonome che ha posto all’attenzione dei competenti Ministeri le problematiche interpretative più urgenti emerse dalla lettura del decreto, è stata emanata la circolare del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che risolve alcune delle problematiche interpretative sollevate (Circolare 7 novembre 2013, prot. n. 0049801).
La circolare interpretativa ministeriale non risolve tuttavia tutti i dubbi lasciati aperti dal decreto 59/2013 e, soprattutto, non supplisce a quell’esigenza di coordinamento degli aspetti amministrativi e gestionali che solo la Regione può esprimere in maniera unitaria per tutto il territorio di riferimento.
È impellente dunque rispondere a questa esigenza