Deliberaz. G.R. Piemonte 27/03/2023, n. 36-6674

Premesso che:

in attuazione della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE (DQA), che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, e della normativa nazionale di recepimento, decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., è elaborato il Piano di Gestione di distretto idrografico, strumento conoscitivo, strategico e operativo per raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici previsti dalla stessa direttiva;

per il Distretto padano è attualmente vigente il Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po 2021 - terzo ciclo (PdG Po 2021), adottato con Deliberazione della Conferenza Istituzionale Permanente dell'Autorità distrettuale n. 4 del 20 dicembre 2021, a cui ha fatto seguito il decreto n. 94/2022 del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po del 27 luglio 2022 di adozione delle misure di salvaguardia, nelle more dell’approvazione definitiva del Piano medesimo;

con deliberazione del Consiglio Regionale del 2 novembre 2021, n. 179-18293 è stato, inoltre, approvato il Piano di Tutela regionale delle Acque (PTA 2021), documento regionale di specificazione del PdG Po, con cui condivide obiettivi e strategie di azione per la salvaguardia e il risanamento delle acque superficiali e sotterranee;

il programma di misure del PdG Po e del PTA contiene, tra l'altro, misure afferenti alla tematica del riequilibrio del bilancio idrico dei corsi d'acqua e, in particolare, una misura specifica denominata “Revisione del DMV (Deflusso Minimo Vitale), definizione delle portate ecologiche e controllo dell'applicazione sul territorio", finalizzata a ridefinire le modalità di quantificazione operativa dei deflussi minimi vitali dei corsi d’acqua, a suo tempo indicate dall’Autorità distrettuale del fiume Po con deliberazione n. 7 del 3 marzo 2004, al fine di conseguire il mantenimento in alveo del Deflusso Ecologico (DE), inteso come il regime idrologico funzionale al mantenimento di struttura e composizione ottimali della comunità biologica presente nei corsi d'acqua, per il raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti ai sensi dell'art. 4 della DQA e individuati nella pianificazione di settore; la misura intende costituire un indirizzo comune per tutti gli attori, pubblici e privati, allo scopo di integrare i comportamenti, le azioni, le decisioni in uno schema predefinito e proporzionale alla severità dei fenomeni di scarsità;

le indicazioni in merito al rilascio del deflusso in alveo sono state riprese dall'articolo 35, comma 5, delle Norme del PTA 2021 ("Deflusso ecologico e deflusso minimo vitale"), che ha previsto l'adozione di specifiche disposizioni di attuazione per la definizione delle modalità di calcolo e di applicazione del deflusso ecologico, in coerenza con quanto previsto a livello distrettuale; con successivo D.P.G.R. del 27 dicembre 2021, n. 14/R, è stato, quindi, approvato il regolamento regionale recante “Disposizioni per l’implementazione del deflusso ecologico” a partire dalle indicazioni contenute nella deliberazione della Conferenza istituzionale permanente dell’Autorità di bacino del fiume Po n. 4 del 14 dicembre 2017 (“Direttiva per la determinazione dei deflussi ecologici a sostegno del mantenimento/raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dal Piano di Gestione del Distretto idrografico e successivi riesami e

N1

Indirizzi generali per la sperimentazione del rilascio del deflusso ecologico e la gestione dinamica degli scenari di scarsità idrica a supporto dell'azione degli utenti e delle autorità concedenti sul territorio regionale.

Il presente documento, elaborato in attuazione dell'articolo 10 del Regolamento 14/R del 27 dicembre 2021, recante disposizioni per l'implementazione del deflusso ecologico, nonché ad integrazione delle disposizioni contenute nella D.G.R. n. 27-4395 del 22 dicembre 2021, con cui sono state approvate, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, delle Norme del PTA 2021, le "Linee di indirizzo regionali per la gestione dinamica degli scenari di scarsità idrica", riporta gli indirizzi generali per l'attivazione di sperimentazioni sui corpi idrici superficiali del territorio regionale e individua ulteriori indirizzi per la gestione di situazioni di severità idrica in relazione ad eventuali minori rilasci temporanei in alveo a valle dei prelievi.

Indirizzi definiti al fine di ridurre gli impatti ambientali e supportare l'azione degli utenti e delle autorità concedenti:

- incentivare l'approccio sperimentale volontario all'applicazione del DE, di durata almeno triennale, sulla base di accordi con utenti che si impegnino a gestire un programma di rilasci concordato con l'autorità concedente e le comunità locali, nel rispetto delle metodologie indicate da ISPRA, dall'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po e dalla Regione Piemonte;