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01/02/2022

Cessione del credito per spese sostenute in anni diversi

L’applicazione della disciplina relativa alla cessione del credito Superbonus per spese sostenute in anni diversi segue il principio di cassa (Interpello 56/2022), con tutte le conseguenze pratiche che ne derivano.

Nel presente contributo si discute nuovamente - alla luce del nuovo Interpello 31 gennaio 2022, n. 56 -della possibilità di chiudere uno Stato di avanzamento lavori (SAL) finalizzato alla cessione del credito o allo sconto in fattura, ai fini del Superbonus 110%, utilizzando ai fini del raggiungimento dell’importo minimo del 30% prescritto dalla normativa spese sostenute “a cavallo d’anno”, quindi ad esempio parte nel 2021 e parte nel 2022.

INTERPELLO 56/2022 AGENZIA DELLE ENTRATE - Nel caso di specie, l’istante intende avvalersi della cessione del credito corrispondente alla detrazione maturata per interventi agevolabili al 110%, specificando che nell’anno 2021 ha già versato acconti per i lavori e che, nell'anno 2022, verserà altri acconti e il saldo. Il primo SAL sarà emesso nel 2022 e si riferirà sia alle spese sostenute nel 2021 che nel 2022. Tanto premesso, con lo strumento dell’Interpello sono stati chiesti chiarimenti riguardo le spese sostenute a cavallo di due anni (2021-2022) e in particolare se queste, riferite ad un unico SAL, siano cedibili.

L’Agenzia delle entrate - dopo aver ricordato che per esercitare l'opzione per la cessione del credito corrispondente al Superbonus è necessario che il SAL si riferisca ad almeno il 30% dell'intervento complessivo (vedi anche Stati di avanzamento lavori (SAL) Superbonus 110%: modalità di calcolo ed esempi) - ha confermato la possibilità di rendicontare nel SAL il corrispettivo maturato fino a quel momento (spese sostenute quindi sia nel 2021 che nel 2022) , ma ha tuttavia sottolineato che “l'opzione potrà essere esercitata solo per l'importo corrispondente alla detrazione spettante con riferimento agli importi pagati nell'anno 2022, in applicazione del cd. criterio di cassa”. Per gli acconti corrisposti nell'anno 2021, invece, l'Istante può fruire del Superbonus nella dichiarazione dei redditi relativa a tale periodo d'imposta e, eventualmente, optare per la cessione del credito corrispondente alle successive rate di detrazione non fruite.

DUBBI E CONSEGUENZE PRATICHE - L’Agenzia delle entrate - nell’Interpello 56/2022 - sembra voler chiarire quindi che il SAL possa contenere spese sostenute in anni diversi, non fornendo tuttavia delucidazioni sul fatto che la preclusione relativa alla possibilità di cedere le spese sostenute nel 2021 si riferisca solo al caso in cui il contribuente non trasmetta la comunicazione entro il 16/03, oppure sia generalizzata.

Come spesso accade, l’Agenzia delle entrate risponde ma non chiarisce.

Su tale importante questione abbiamo espresso il nostro parere nell’articolo cui si rinvia (vedi SAL per Superbonus con spese sostenute in due anni diversi) e in cui affermiamo la possibilità di chiudere il SAL anche con spese sostenute nel 2021 + 2022, purché ovviamente entro la scadenza per l'invio della comunicazione all'AdE quindi entro il 16/03/2022.

Dalla redazione