Bollo nei contratti pubblici su domanda di partecipazione e contratto

Con la risposta a Interpello 17/05/2021, n. 347, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che ai contratti pubblici stipulati in forma di scrittura privata secondo varie modalità procedurali possibili (come ad esempio l’accordo quadro, i singoli contratti stipulati sulla base dell’accordo quadro medesimo, l’ordine diretto di acquisto stipulato in adesione a convenzioni Consip, ecc.), si applica l’imposta di bollo fin dall’origine ai sensi dell’art. 2 della Tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. 642/1972.
Ciò perché non è sufficiente che un atto o documento sia redatto sotto forma di corrispondenza, per essere sottoposto al pagamento dell’imposta bollo solo in caso d’uso ai sensi dell’art. 24 della Tariffa, dal momento che in presenza di atti per i quali è dovuta a pena di nullità la forma scritta, l’imposta è dovuta sin dall’origine.
Tali conclusioni sono conformi a quelle già raggiunte con la Risoluzione 16/12/2013, n. 9/E, nella quale peraltro si specifica che quanto sopra vale anche per il documento di stipula firmato digitalmente solo dall'amministrazione, che è sufficiente ad instaurare il rapporto contrattuale (lo scambio di documenti digitali tra l’amministrazione e l’operatore configura solo una particolare procedura prevista per la stipula di della scrittura privata).

L’Interpello ha ulteriormente precisato quanto già noto, e cioè che:
- nel caso in cui l'adesione alla procedura di gara cosiddetta “aperta”, necessiti di una formale domanda di partecipazione da parte dell'operatore economico invitato, la stessa deve essere assoggettata all'imposta di bollo ai sensi dell'articolo
- ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 642/1972, comma 1, lettera a), il “foglio” si intende composto da quattro facciate, la “pagina” da una facciata.

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