Bollettino di Legislazione Tecnica UE n. 3/2012

Il decreto recepisce la Direttiva 2010/30/UE in materia di etichettatura dei prodotti connessi all'energia, che ha abrogato la precedente direttiva in materia, la Direttiva 92/75/CEE del Consiglio, del 22/09/1992, concernente l'indicazione del consumo di energia e di altre risorse degli apparecchi domestici, mediante l'etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti, attuata dalle norme recate dal D.P.R. 09/03/1998, n. 107.
Nel quadro di armonizzazione istituito dall'Unione europea, le nuove norme stabiliscono le misure nazionali sull'informazione degli utilizzatori finali, realizzata in particolare mediante etichettatura e informazioni uniformi sul prodotto, sul consumo di energia e, se del caso, di altre risorse essenziali durante l'uso, nonché informazioni complementari per i prodotti connessi all'energia, in modo che gli utilizzatori finali possano scegliere prodotti piu' efficienti.
Il decreto si applica ai prodotti che hanno un notevole impatto diretto o indiretto sul consumo di energia e, se del caso, su altre risorse essenziali durante l'uso, e non si applica ai seguenti prodotti:

• prodotti usati;
• mezzi adibiti al trasporto di cose o di persone;
• piastrina, o l'equivalente della piastrina, indicante la potenza, apposta per motivi di sicurezza sui prodotti.

Nell'ambito di contratti pubblici di importo pari o superiore alle soglie comunitarie, di cui alla parte II del D. Leg.vo 163/2006, che non rientrano nei settori di cui agli artt. 17-19, 22-25 e 30, se un prodotto è contemplato da un atto delegato le amministrazioni aggiudicatrici sono tenute, ove possibile, soltanto i prodotti che soddisfano i criteri di conseguimento dei livelli massimi di prestazione e di appartenenza alla migliore classe di efficienza energetica, salvo i casi in cui prevalgono diverse esigenze di efficienza in termini di costi, fattibilità economica, idoneità tecnica e adeguata concorrenza.

Con il presente decreto, il Ministero dello Sviluppo economico ha modificato la definizione di rifacimento per gli impianti di cogenerazione riportata nel D.M. 25/11/2011, il quale disciplina l’incentivazione degli impianti di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) nuovi e per il rifacimento di quelli esistenti.

Il decreto in commento integra la definizione di “rifacimento” per gli interventi che installano componenti non presenti nell'unità prima dell'intervento e che ne modificano l'assetto impiantistico, realizzando un ciclo combinato laddove era presente un ciclo semplice (costituito da una turbina a vapore o da una turbina a gas con annessa caldaia a recupero).

Inoltre, il decreto amplia la definizione vigente per comprendere le unità di cogenerazione costituite da una pluralità di componenti della stessa tipologia, operanti nell'ambito dello stesso stabilimento industriale, pur se installati in posizione de-localizzata rispetto al corpo centrale dell'unita' dedicato alla produzione di energia elettrica.

Il decreto approva le linee guida per la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali, ai sensi dell'art. 8 del D. Leg.vo 35/2011.
Le linee guida sono in vigore dal 08/09/2012, data dalla quale cessano di avere efficacia le precedenti, contenute nella Circ. Min. LL.PP. 08/06/2001, n. 3699.

Le linee guida stabiliscono i criteri e le modalità per l'effettuazione dei controlli della sicurezza stradale sui progetti e delle ispezioni di sicurezza sulle infrastrutture esistenti, e per l'attuazione del processo per la classificazione della sicurezza della rete stradale.