Circ. Ag. Entrate 12/03/2010, n. 12/E

Si segnala il chiarimento fornito al punto 3.9, secondo il quale l cessione di immobili strumentali in corso di costruzione da parte di una impresa edile ad un’altra impresa edile, seppure da assoggettare regolarmente ad Iva con aliquota ordinaria, non rientra nell'ambito applicativo della disposizione di cui all'art. 10 del D.P.R. 633/1972, comma 1, n. 8-ter), e di conseguenza sconta le imposte di registro ed ipo-catastali in misura fissa.

L'Agenzia ha richiamato in proposito la precedente Circolare 01/03/2007, n. 12/E, con la quale è stato precisato che la cessione di un fabbricato, effettuata da un soggetto passivo d’imposta in un momento anteriore alla data di ultimazione del medesimo, è esclusa dall’ambito applicativo dei nn. 8-bis) e 8-ter) dell’art. 10 del D.P.R. 633/1972, in quanto trattasi di un bene ancora nel circuito produttivo la cui cessione deve essere in ogni caso assoggettata ad Iva con applicazione dell'aliquota ordinaria.

Nel caso in esame pertanto non si applicano, rispettivamente, l’art. 1-bis della Tariffa allegata al D. Leg.vo 347/1990 (imposta ipotecaria proporzionale del 3%) e l’art. 10 del D. Leg.vo 347/1990, comma 1 (imposta catastale proporzionale dell’1%), in quanto le disposizioni citate si applicano agli atti che comportano trasferimento di proprietà di beni immobili strumentali ai sensi dell’articolo 10 del D.P.R. 633/1972, comma 1, n. 8-ter), da cui, come sopra ribadito, sono esclusi i fabbricati non ultimati.
Di conseguenza risulta pienamente operante, nella fattispecie rappresentata, il principio di alternatività tra IVA e imposte di registro, ipotecaria e catastale, per cui queste ultime sono dovute in misura fissa, mentre invece la eventuale successiva cessione dell’immobile ultimato effettuata dalla seconda impresa edile sconterà le imposte catastale ed ipotecaria in misura proporzionale.

A questa cessione andrà inoltre applicato il regime dell'inversione contabile.