Determ. Aut. Vigilanza LL.PP. 21/05/2003, n. 12

Con la determinazione l’Autorità di Vigilanza sui LL.PP. fornisce chiarimenti in merito alla fattispecie della cessione di ramo d’azienda tra SOA. L’Autorità, con la determinazione n. 13 del 12.06.2002, si era già espressa positivamente in merito all’ammissibilità delle operazioni di trasformazione riguardanti SOA autorizzate, con particolare riferimento alle operazioni di fusione per incorporazione.
La cessione di ramo d’azienda di una SOA ad altra SOA è fattispecie sostanzialmente uguale a quella della fusione per incorporazione, vista l’equiparazione dal unto di vista pratico degli effetti che ne derivano, effetti che comportano la successione universale tra il cedente ed il cessionario.
Dette operazioni di cessione devono essere accompagnate dalla comunicazione all’Autorità, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 34/2000, della cessazione dell’attività da arte della SOA cedente, ai fini della revoca dell’autorizzazione ai sensi dell’art. 10 del citato D.P.R. 34/2000.
I contratti stipulati dalla SOA cedente e non ancora giunti a conclusione con il rilascio dell’attestazione si trasferiscono automaticamente alla SOA acquirente, ai sensi dell’art. 2558 del Codice civile. La SOA acquirente subentra inoltre in tutti i contratti stipulati per l’esercizio dell’azienda che non abbiano carattere personale.
Va infine ricordato che vale quanto già precisato dall’Autorità per l’ipotesi di fusione per incorporazione, e cioè che le attestazioni rilasciate dalla società cedente continuano a mantenere la stessa efficacia e durata. Tuttavia, la SOA cessionaria deve procedere a ritirare le attestazioni rilasciate dalla SOA cedente sostituendole con altre proprie attestazioni che devono riportare obbligatoriamente la dicitura «sostituisce l’attestazione n. …../…….».