Sent. C. Cass. pen. 12/09/2007, n. 34412

1. In edilizia, la natura precaria del manufatto ai fini del non necessario preventivo rilascio del permesso di costruire, non può essere desunta dalla temporaneità della destinazione data all’opera né dal fatto che si tratti di un manufatto smontabile e non infisso al suolo, ma deve riconnettersi ad una destinazione materiale dell’opera stessa ad un uso realmente precario per fini specifici, contingenti e limitati nel tempo, con la conseguente e sollecita eliminazione dei manufatti alla cessazione dell’uso; è pertanto necessario il rilascio del permesso di costruire non soltanto per i manufatti tradizionalmente ricompresi nelle attività murarie, ma anche per le opere di ogni genere con le quali si intervenga sul suolo e nel suolo, indipendentemente dal mezzo tecnico con il quale sia stata assicurata la stabilità del manufatto che può essere soltanto infisso o appoggiato al suolo; infatti la stabilità non va confusa con la non rimovibilità della struttura o con la perpetuità della funzione ad esso assegnata, ma si estrinseca nella oggettiva destinazione dell’opera per il soddisfacimento di bisogni non provvisori.