Sent.C. Stato 05/02/2007, n. 458

1. La regola dell’anonimato dei progetti di un’opera pubblica presentati in un concorso ha la funzione di garantire l’imparzialità delle valutazioni della commissione giudicatrice, in applicazione del principio generale secondo il quale l’esame discrezionale, anche di natura tecnica, delle offerte deve essere sottratto ad ogni possibile interferenza connessa alla conoscenza dell’identità dei professionisti concorrenti. Peraltro l’apposizione sulla busta contenente la documentazione dello stesso motto riportato sugli elaborati non costituisce violazione del principio dell’anonimato dal momento che non consente oggettivamente alcun collegamento tra i concorrenti, i cui nominativi sono contenuti in una separata busta sigillata, e gli elaborati di progetti.