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Sent.C. Cass. 19/04/2006, n. 9048

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1. Appalti ll.pp. - Dipendenti dell'appaltatore - Azione diretta contro il committente - Ex art. 1676 C.c. per il pagamento di retribuzioni - Effetti.
1. Qualora gli ausiliari dell'appaltatore si rivolgano, anche in via stragiudiziale, al committente per ottenere il pagamento di quanto ad essi dovuto, per l'attività lavorativa svolta nell'esecuzione dell'opera appaltata o per la prestazione dei servizi, il committente diviene, ai sensi dell'art. 1676 Cod. civ., diretto debitore nei confronti degli stessi ausiliari, con la conseguenza che è tenuto, solidalmente con l'appaltatore, fino alla concorrenza del debito per il prezzo dell'appalto e non può più pagare all'appaltatore stesso e, se paga, non è liberato dall'obbligazione verso i suddetti ausiliari. Poichè lo scopo della citata norma di cui all'art. 1676 Cod. civ. è proprio quello di determinare l'indisponibilità del credito dell'appaltatore nei confronti del committente, al fine di garantire i lavoratori che hanno prestato la loro attività lavorativa nella realizzazione dell'opera, dal momento in cui le pretese dei lavoratori siano portate a conoscenza del committente, gli effetti sostanziali di tale domanda possono essere ricondotti alla richiesta del tentativo di conciliazione presentata ai sensi dell'art. 410 Cod.proc.civ. che sia resa conoscibile al committente, in quanto tale tentativo non configura soltanto una condizione di procedibilità, ma, dall'atto in cui la relativa istanza è comunicata alla controparte, è idoneo ad interrompere la prescrizione e a sospendere il decorso di ogni termine di decadenza.

1. Ved. 18 ottobre 2005 n. 20153;[R=W18O0520153] 5 settembre 2005 n. 17761;[R=W5S0517761] 21 gennaio 2004 n. 967;[R=W21GE04967] 9 agosto 2003 n. 12048 R; 10 marzo 2001 n. 3559 R; 10 luglio 1984 n. 4051.[R=W10L844051]
[Cod. civ. 1676 (n); Cod.proc.civ. art. 410]

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