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Sent.C. Cass. 21/06/2000, n. 8424

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1. Consulenza tecnica d'ufficio - In materia di indennità di esproprio - Valutata inaccettabile dal giudice - Motivazione necessaria.
1. In materia di valutazione di immobili ai fini della liquidazione dell'indennità di esproprio o del risarcimento del danno da occupazione appropriativa, il giudice, qualora ritenga inaccettabili i criteri adottati e le valutazioni espresse dal C.T.U., può disattenderne le conclusioni, ma non può determinare il valore venale dell'area acquisita sulla base del valore accertato da altra sentenza avente ad oggetto un diverso settore della medesima particella catastale, senza dare atto se la destinazione urbanistica dell'intero terreno sia rimasta immutata, quali siano state le conclusioni del C.T.U., quali i contrasti delle parti sul valore accertato dal consulente e i motivi per i quali gli stessi sarebbero stati superati con l'adozione del valore indicato.

1a. Sul dissenso del giudice, che deve essere adeguatamente motivato, dalle conclusioni del C.T.U. ved. Cass. 2 maggio 2000 n. 209 [R=W2MA00209](La motivazione del giudice che dissente dalle conclusioni del C.T.U. deve essere priva di errori di diritto e di difetto di logica).

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