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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Emilia Romagna: dal 14/06/2018 è esecutivo l'atto unico sull’edilizia residenziale pubblica
La redazione dell’atto unico approvato con la Deliberaz. C.R. Emilia Romagna 06/06/2018, n. 154 ha rappresentato anche l’occasione per apportare alcuni chiarimenti e modifiche a fini interpretativi e di coerenza dell’intera disciplina e per rivedere il requisito della “impossidenza”, prevedendo che coloro che richiedono l’alloggio erp non devono essere proprietari di un alloggio, sia esso ubicato nel territorio italiano che in qualsiasi altro paese. Sarà compito dei Comuni verificare l’esistenza di questo requisito attraverso la dichiarazione Isee (che tiene conto del reddito, del patrimonio e delle caratteristiche del nucleo, per numerosità e tipologia) presentata al momento della domanda per ottenere l’alloggio Erp.
Più chiarezza e trasparenza nei criteri per accedere e continuare a risiedere negli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp), grazie al riordino di tutti gli atti e di tutte le norme approvate negli anni dalla Regione.
Il provvedimento stabilisce che la facoltà concessa ai Comuni di emettere la dichiarazione decadenza per i casi in cui il superamento dei limiti di reddito sia contenuto entro il 20% è prorogata fino e non oltre al 30/06/2020.
Previsto, inoltre, prevedere che i limiti di reddito siano aggiornati, sulla base dell'andamento dei prezzi al consumo quale risulta dalle determinazioni ISTAT, ai sensi dell'art. 15, comma 2, L.R. Emilia Romagna 24/2001 dal dirigente del Servizio regionale competente per materia con cadenza triennale.
Più chiarezza e trasparenza anche nel calcolo dei canoni di affitto.
La delibera assembleare è pubblicata nel BURERT n. 174 del 14/06/2018, data dalla quale sarà esecutiva.
“Il tema dell’accesso, e soprattutto, della permanenza nelle case di Edilizia residenziale pubblica sono stati al centro delle politiche abitative di questa Giunta”- spiega la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, con delega alle politiche abitative, Elisabetta Gualmini “Temi sui quali si è intervenuti in modo significativo, ma diversificato nel corso di questa legislatura. Per questo abbiamo ritenuto di riunire in un Atto Unico le norme per l’accesso e la permanenza negli alloggi Erp. Stessa cosa per quanto riguarda la determinazione del canone di locazione. Tutto questo per dare un contributo di chiarezza e trasparenza su un tema complesso e di grande delicatezza. Infine, abbiamo scelto di considerare come discriminante per l’accesso alla casa pubblica il non avere, da parte del richiedente, nessun’altra casa in proprietà. In Italia o all’estero. E questo per un evidente principio di equità e di giustizia sociale. Una misura già adottata dalle altre Regioni” - chiude Gualmini - “e che abbiamo condiviso con tutte le parti in causa, dagli enti locali all’Acer fino ai sindacati”.
- Testo della D. Ass. Emilia Romagna 06/06/2018, n. 154 (Atto unico sull'edilizia residenziale pubblica)
- Testo coordinato della L.R. Emilia Romagna 08/08/2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)
- Vedi anche: Social housing - I primi passi dell’edilizia residenziale sociale (ERS)