Sent. CGAR. Sicilia 24/11/1988, n. 191

1. Sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo sulla controversia in materia di revisione di prezzi negli appalti pubblici, nella quale non si dibatte sull'ammontare del compenso revisionale, bensì sul metodo di calcolo. 2. Il ricorso amministrativo al Ministero dei lavori pubblici previsto dall'art. 4 D.L.vo 6 dicembre 1947 n. 1501 e successive modificazioni ha ad oggetto esclusivamente le determinazioni con le quali l'amministrazione nega o accorda parzialmente la revisione dei prezzi; pertanto, anche nel caso in cui le determinazioni impugnate stano state adottate in applicazione di clausole illegittime del bando di gara o del contratto di appalto, la parte ricorrente non è tenuta ad impugnare i provvedimenti contenenti dette clausole. 3. Nel caso in cui non si applichi l'art. 1 L. 10 dicembre 1981 n. 741, che prevede il programma di lavori a fini revisionali, la revisione dei prezzi deve essere operata con riguardo all'andamento effettivo dei lavori, essendo ammissibile l'applicazione del metodo teorico lineare soltanto se l'amministrazione abbia contestato all'appaltatore irregolarità o ritardi nell'andamento dei lavori.