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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Veneto: approvato il Piano regionale delle attività di cava (PRAC)
Il Consiglio Regionale del Veneto, dopo 36 anni ha finalmente dato attuazione all’articolo 4 della L.R. Veneto 44/1982, che prevedeva l’approvazione del Piano regionale di attività di cava (PRAC) entro 150 giorni. Pertanto a pochi giorni di distanza dall’approvazione della nuova Legge sulle cave, (L.R. Veneto 16/03/2018, n. 13 pubblicata sul BURV 16/03/2018, n. 27) e in attuazione dell’articolo 7 della L.R. Veneto 13/2018, il 20/03/2018 è stato approvato anche il PRAC (Delib. C.R. Veneto 20/03/2018, n. 32 pubblicata sul BURV 27/03/2018, n. 31).
Il PRAC, che è in vigore dal 28/03/2018, assolve allo scopo di integrazione ed armonizzazione con il testo normativo e rappresenta uno strumento fondamentale di pianificazione regionale.
Il provvedimento è composto da:
- Allegato A: Relazione tecnica;
- Allegato B: Norme tecniche attuative;
- Allegato C: Cartografia;
- Allegato D: Rapporto Ambientale;
- Allegato E: Sintesi non tecnica;
- Allegato F: Studio per la valutazione di incidenza ai sensi del D.P.R. 357/1997.
L’Assessore all’Ambiente Bottacin esprime soddisfazione dell’avvenuta tempestiva approvazione del Piano e afferma che: “Posso ora certamente dire con soddisfazione che in questo senso abbiamo pienamente centrato l’obiettivo, a iniziare dalla riduzione del consumo del suolo. In tal senso mi piace ricordare come la gran parte del fabbisogno dei prossimi dieci anni, quantificato in 80 milioni di metri cubi, sarà il frutto di demolizioni, opere pubbliche e estrazioni già autorizzate, mentre solo una minima parte, consistente in un quantitativo massimo di 12,5 milioni di metri cubi sarà frutto di nuove estrazioni”. (…) “L’avevo detto in occasione dell’approvazione della legge nei giorni scorsi, e lo ribadisco (…) che l’aspetto più importante è quello del NO a nuove cave. Con questo piano abbiamo infatti certificato che ci saranno autorizzazioni solo per ampliamenti di cave esistenti e nemmeno per quelle esistenti, salvo le eccezioni di Verona e Vicenza, relativamente a sabbia e ghiaia. Abbiamo inoltre volutamente specificare che non si si potrà scavare sottofalda e nemmeno si potranno destinare siti di cava a discariche. Ogni autorizzazione inoltre potrà essere prorogata solo una volta”.